MILANO CHIUDE A +1,9% - SPINTA DA FIAT (+6,8%) - MARPIONNE CONFERMA I TARGET - LO SPREAD RESTA ALTO A 387 - IL FMI TAGLIA LE STIME ITALIANE - LIGRESTI & SCARPARO IN LOVE PER NASCONDERE IL SILURAMENTO DA MEDIOBANCA - PER BOLLORÉ UNA CANDIDATA DONNA - ORSI: “FINMECCANICA HA CONTINUATO AD ASSORBIRE GENTE” (CE NE SIAMO ACCORTI) - S&P: VIVA IL DEBITO TURCO - FITCH: LA GRECIA FALLIRÀ, MA NON USCIRÀ DALL’EURO - BPM: SU ARPE IN ORDINE SPARSO…

1 - BORSA MILANO: NON TEME S&P, POSITIVA CON FIAT...
(ANSA)
- Piazza Affari conclude una seduta volatile sui massimi della giornata (Ftse Mib +1,91%), senza soffrire del taglio rating dell'Italia da parte di Standard&Poor's, in parte già inglobato nelle quotazioni. Dopo un avvio debole il listino milanese ha recuperato terreno col resto d'Europa, ha frenato dopo le stime non confortanti dell'Fmi e ha poi ripreso quota insieme a Wall Street.

RALLY FIAT. A spingere gli indici ha contribuito Fiat (+6,82%), che si è messa a correre grazie alla conferma dei target a fine anno dall'a.d Sergio Marchionne a Londra. Bene anche Fiat Industrial (+2,41%) ed Exor (+2,96%). Nella scuderia, fuori dal paniere principale, scivola invece la Juve (-4,03%), estromessa dal segmento Star di Piazza Affari dopo aver riportato perdite superiori a un terzo del capitale sociale.

CEDE BPM, POSITIVE LE ALTRE BANCHE. Cede Bpm (-1,89%) alla vigilia del Cda sulla nuova governance mentre si muovono in rialzo ma con passo alterno le altre banche: Ubi (+2,8%), Mediobanca (+2,34%), Banco Popolare (+1,91%), Intesa (+1,73%). Più cauta Unicredit (+0,49%).

ITALCEMENTI LA PEGGIORE. Italcementi è il titolo peggiore della seduta (-3,99%) mentre Mediaset (+3,43%), Luxottica (+3,24%) e Terna (+3,15%) fanno meglio dell'indice.

2 - SPREAD BTP-BUND A QUOTA 387 PUNTI BASE...
(LaPresse)
- Cala la pressione sui titoli di Stato italiani ma rimane comunque alta. Lo spread tra Btp decennali e Bund si attesta a 387 punti base dopo la chiusura dei mercati europei. Il tasso dei Btp è al 5,65%. Stamattina il differenziale di rendimento tra i buoni del Tesoro italiani e quelli tedeschi aveva superato i 400 punti base sulla scia del downgrade del debito dell'Italia da parte di Standard & Poor's. Lo spread dei Bonos spagnoli con i Bund è a 359 punti base, con il tasso dei titoli di Madrid che si attesta al 5,37%.

3 - BORSE EUROPEE: LONDRA +1,98%, FRANCOFORTE +2,88%, PARIGI +1,5%...
(LaPresse)
- Chiusura positiva per le principali Borse europee, con l'indice Ftse 100 di Londra che sale dell'1,98% a 5.363,71 punti, il Dax di Francoforte che cresce del 2,88% a 5.571,68 punti e il Cac 40 di Parigi che mostra un incremento dell'1,5% a 2.984,05 punti. A Madrid, l'Ibex sale dell'1,7% a 8.362,2 punti.

4 - ORSI (FINMECCANICA): DAL 2009 ASSUNTE 3MILA PERSONE NONOSTANTE CRISI...
(LaPresse)
- "Dal 2009 ad oggi, nonostante la crisi, sono state assunte tremila persone, quindi Finmeccanica continua ad assorbire gente". Così l'amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, in audizione davanti la commissione Lavoro del Senato. L'ad ha sottolineato che "dal 2002 al 2011 abbiamo assunto oltre 19mila persone" e che "il 30% dei dipendenti ha meno di 35 anni".

5 - FINMECCANICA, ORSI:C'È INTERESSE PER ANSALDO BREDA,NESSUNO IN POLE...
(LaPresse)
- "C'è un interesse di General Electric" per l'acquisizione di Ansaldo Breda "ma non è la sola e nessuno è in pole position perchè non siamo ancora in questa fase". Orsi ha sottolineato che "Ansaldo Breda ha un nuovo management e stiamo facendo una valutazione delle capacità per poi vedere come mettere mano perchè continui a essere un punto di riferimento importante per il nostro Paese". A chi gli chiedeva se nell'eventuale operazione di vendita possa rientrare, oltre Ansaldo Breda, anche Ansaldo Sts, l'ad di Finmeccanica ha detto: "Ora stiamo guardando Breda, poi come si collocherà un'eventuale operazione futura lo vedremo".

6 - FMI: DEFICIT ITALIA A 1,1% PIL IN 2013, NON CI SARA' PAREGGIO BILANCIO...
Radiocor
- Il deficit italiano potra' 'stabilizzarsi nel 2012 e cominciare a calare nel 2013', attestandosi all'1% circa del Pil, 'il secondo valore piu' basso tra i Paesi del G7'. Nel Fiscal Monitor del Fondo Monetario Internazionale si legge che il deficit dovrebbe rimanere all'1,1% dal 2013 al 2016 e il nostro Paese non dovrebbe riuscire a raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. L'obiettivo resta tuttavia 'abbastanza vicino'. Il vero problema e' appunto la crescita: secondo il World Economic Outlook, il Pil italiano crescera' solo dello 0,6% nel 2011, calando ulteriormente a un +0,3% l'anno prossimo.

7 - FMI: DEFICIT ITALIA A 4% PIL IN 2011, DEBITO A 121,1%
'Riportare fiducia prima che dinamiche siano troppo avverse'

Radiocor - Washington, 20 set - In Italia gli sviluppi dei conti pubblici italiani del 2011 sono stati 'per larga parte in linea con gli obiettivi contenuti nella finanziaria', che prevedeva un calo del rapporto deficit-Pil dello 0,5% rispetto all'anno scorso. E'quanto si legge nel Fiscal Monitor, pubblicato durante il meeting annuale del Fondo Monetario Internazionale a Washington. Guardando ai numeri, il deficit italiano, dopo il 4,5% del 2010, si dovrebbe attestare al 4% del Pil nel 2011 e al 2,4% nel 2012 (rispettivamente lo 0,3% e l'1,1% in piu' rispetto alle stime dello scorso aprile).

Secondo il Fmi, il deficit dovrebbe 'stabilizzarsi nel 2012 e cominciare a calare nel 2013', attestandosi in quell'anno all'1% circa del Pil, 'il secondo valore piu' basso tra i Paesi del G7' (secondo il Fiscal Monitor dovrebbe rimanere all'1,1% dal 2013 al 2016).

Se ai numeri sul deficit si aggiunge che nel 2011 e 2012 arrivera' a maturazione debito rispettivamente per il 18,5 e il 21,1% del Pil, per l'anno in corso e il prossimo il fabbisogno di finanziamenti si attestera' rispettivamente al 22,6 e al 23,5% del Pil (calera' poi al 18,9% nel 2013, quando arrivera' a maturazione debito per il 17,7% del Pil). Per quanto riguarda invece il rapporto debito lordo-Pil, dopo il 119% del 2010, si dovrebbe passare al 121,1% quest'anno, al 121,4% l'anno prossimo.

8 - S&P: PER ITALIA CRESCITA 0,7% ANNUO FINO A 2014, POSSIBILE NUOVO TAGLIO...
Radiocor
- 'Abbiamo deciso di tagliare il rating dell'Italia dopo cinque anni dall'ultimo intervento per due ragioni principali, la prima e' l'ulteriore rallentamento dell'economia e il secondo e' il rischio concreto che il piano di consolidamento fiscale si riveli deludente'. Lo ha detto l'analista di S&P Moritz Kraemer nella conference call con gli analisti.

'Rispetto a maggio abbiamo ridotto significativamente le previsioni di crescita per l'economia italiana - ha detto - a una media di circa lo 0,7% annuo, quasi la meta' dell'1,3% previsto in precedenza'. Secondo Kraemer e' a rischio anche il programma di consolidamento perche' due terzi della manovra vengono dal fronte delle entrate ed e' da mettere in conto una riduzione della domanda esterna a causa della crisi globale e della domanda interna a causa dei programmi di austerita' varati'.

'Per questo abbiamo lasciato l'outlook negativo - ha spiegato Kraemer - il che significa che vi sono oltre una possibilita' su tre di un nuovo downgr ade nel futuro'.

9 - MEDIOBANCA: J.LIGRESTI,DA CONTATTI PATTO CONFERMA CONTINUITA' IN CDA...
Radiocor
- 'I contatti che ho avuto in queste ore con gli altri membri del Patto di sindacato di Mediobanca hanno confermato la scelta di una linea di continuita''. Cosi' Jonella Ligresti, incontrata da Radiocor nel centro di Milano, in merito alla sua conferma nel consiglio di amministrazione di Mediobanca. La presidente del gruppo Fondiaria-Sai ha parole di apprezzamento nei confronti di Diego Della Valle che ha diffuso una nota in cui smentisce le voci di un suo ingresso nel board della banca di Piazzetta Cuccia in sostituzione dell'amica Jonella.

'Ho molto apprezzato le parole di Diego Della Valle sia per la costanza sia per la forma', ha sottolineato Jonella Ligresti che aggiunge: 'L'amicizia che esprime nei miei confronti e' naturalmente reciproca, profonda e di lunga data. Ancora una volta Diego ha dimostrato di possedere uno stile personale che nel mondo degli affari sembra oggi sempre piu' raro'. Della Valle aveva indicato in una nota: 'Jonella Ligresti e' una mia amica e per me i valori dell'amicizia e della lealta' vengono prima di ogni altra cosa. Reputo quindi assolutamente infondate le voci relative ad un mio ingresso in sostituzione di Jonella Ligresti'.

10 - MEDIOBANCA: BOLLORE', PER CDA INDICHERO' CANDIDATA DONNA...
Radiocor
- 'E' francese, donna, ha fatto un'eccellente carriera sia nel settore pubblico sia nel privato ed e' indipendente'. Questo l'identikit fornito da Vincent Bollore' della candidata per il cda di Mediobanca che sara' presentata del gruppo C degli azionisti esteri guidato dal finanziere ed industriale francese.

'Non posso dire chi e'', aggiunge Bollore' intercettato da Radiocor al suo arrivo a Milano, in vista delle riunioni degli organi di governance domani in Piazzetta Cuccia. Interpellato sulla possibilita' che Diego Della Valle entri nel cda di Mediobanca al posto di Jonella Ligresti, Bollore' si e' limitato a rispondere: 'Non so nulla. Sono appena arrivato. Devo ancora vedere Nagel e Pagliaro'.

11 - GRECIA, FITCH: DEFAULT CI SARÀ, MA ATENE NON USCIRÀ DALL'EUROZONA...
(LaPresse/AP)
- L'agenzia internazionale di rating Fitch si aspetta ancora che la Grecia andrà in default, ma non lascerà l'eurozona. "Il fallimento di gestire in una maniera decisiva la situazione in Grecia continua a minare la confidenza nella capacità delle istituzioni e dei leader europei di tenere sotto controllo una crisi più grande", ha scritto Fitch in un rapporto.

12 - GRECIA, VENIZELOS: FAR PARTE DELL'EUROZONA È UNA SCELTA IRREVOCABILE...
(LaPresse/AP)
- "Far parte dell'eurozona e dell'euro è una scelta nazionale irrevocabile e fondamentale della Grecia, per la cui salvaguardia il popolo greco sta facendo dei sacrifici, sapendo bene quanto è preziosa". Lo ha detto il ministro delle Finanze di Atene Evangelos Venizelos, smentendo la notizia di un giornale greco secondo cui il governo starebbe valutando un referendum sull'eventuale uscita del Paese dalla zona euro.

13 - TURCHIA: S&P ALZA RATING SU DEBITO IN LIRE A 'INVESTMENT GRADE'...
Radiocor
- S&P ha alzato il rating sul debito a lungo termine della Turchia in valuta locale (lire turche) a livello di investimento passandolo a BBB- da BB-. Positivo l'outlook, che dunque lascia la porta aperta a ulteriori aumenti del giudizio. Secondo il comunicato di S&P, alla decisione ha contribuito l'adeguato livello di capitalizzazione del sistema bancario turco. La maggior parte del debito sovrano del paese, inoltre, e' ormai emesso in lire turche a tassi nominali fissi.

La societa' di rating ha inoltre reso noto che potrebbe alzare il giudizio sulla Turchia se il governo di Ankara riuscira' a ridurre l'attuale deficit delle partite correnti e a rallentare la crescita del credito interna senza mettere a repentaglio la stabilita' del suo sistema finanziario o la solidita' dei suoi conti pubblici.

14 - MANOVRA: MUSSARI, DA APPREZZARE MISURE PRESE MA NE SERVONO ALTRE...
Radiocor
- 'E' sicuro che dovremo fare di meglio e di piu' ma, intanto, cominciamo ad apprezzare quello che e' stato fatto'. Giuseppe Mussarti presidente dell'Abi, risponde cosi' a chi gli chiede un giudizio sulla manovra bis nel giorno del taglio del rating da parte di StanPoor's. una decisione, quella dell'agenzia di rating, che lascia perplesso Mussari: 'Diffido dei giudizi qualitativi e non quantitativi perche' i primi sono soggettivi'.

A giudizio del presidente dell'Abi 'il nostro Paese e' migliore di come viene descritto; finiamo l'anno con un avanzo primario migliore della Germania'. Quello fatto finora, prosegue Mussari con un implicito riferimento al Governo, 'non e' sufficiente; dobbiamo fare di piu' e di meglio - ribadisce - ma con raziocinio e i tempi giusti perche' siamo in una fase che non dipende solo da noi'. Mussari ricorda che c'e' 'un problema di crescita che puo' essere agevolata da misure in parte prese e da altre che mi auguro vengano prese, ma poi c'e' un tema di coesi one e di orgoglio nazionale'.

15 - ARPE IN BPM? FARE CHIAREZZA...
Da "Il Sole 24 Ore"
- Dalla fine di agosto i destini della Bpm sono intrecciati, nella stampa, a quelli dell'ex amministratore di Capitalia Matteo Arpe. Le voci di un possibile ingresso di quest'ultimo nella banca milanese sono state amplificate dai giornali che vi hanno visto le ragioni, addirittura, della modifica della corporate governance dell'istituto. Peccato che, finora, siano giunte al mercato indicazioni contrastanti. Arpe finora ha mantenuto il silenzio ma il presidente della banca Massimo Ponzellini non ha fatto altrettanto.

«Matteo Arpe? È benvenuto», ha detto il 2 settembre salvo poi aggiungere subito dopo che «non credo sia interessato». Nei giorni scorsi i sindacati hanno "aperto" a più riprese all'ex banchiere ma, venerdì scorso, il Cda ha considerato «prive di fondamento» le voci sul suo arrivo. Forse un po' di chiarezza, magari sollecitata dalla Consob, non guasterebbe. (R.Sa.)

16 - SIEMENS DELUDE I RUSSI CON L'ADDIO ALL'ATOMO...
Da "Il Sole 24 Ore"
- Non si fermano gli effetti a catena di business, anche in Europa, dell'incidente di Fukushima. L'ultimo riguarda la Siemens, il cui ceo Peter Loescher ha annunciato la rinuncia a ogni ambizione riguardante l'atomo. «Per noi questo capitolo è chiuso», ha dichiarato in una intervista a Der Spiegel, precisando che il gruppo tedesco si concentrerà solo sulle attrezzature per centrali convenzionali, dando l'addio ai progetti riguardanti gli impianti nucleari.

Una decisione finora rimasta in sospeso ma attesa, dopo che la Germania ha reso noto che entro il 2022 non avrà più centrali atomiche. Di conseguenza, finisce nel nulla la progettata joint venture tra Siemens e la Rosatom, dando un duro colpo all'obiettivo dei russi di diventare un player mondiale a tutto campo nell'energia nucleare. (S.Car.)

 

MARCHIONNEJohn Elkann GIUSEPPE ORSIGuarguaglini LAGARDE standard big JONELLA LIGRESTI della valle diego Vincent Bollorèevangelos-venizelosERDOGANGiuseppe Mussari ADS 9op 29 matteo arpeMASSIMO PONZELLINI

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)