MILANO FRENA (-0,4%), DEBITO RECORD: 2022 MLD €

1 - BORSA: MILANO FRENA CON UE, REALIZZI SU GENERALI, VOLA BPER
(ANSA) - Seduta in calo per il mercato di Piazza Affari. Il listino, in scia all'andamento di Wall street e all'incertezza a livello europeo in attesa di segnali dal consiglio europeo di Bruxelles, ha lasciato lo 0,43% a 16.061 punti.

BANCHE CONTRASTATE, VOLA LA BPER. Nella giornata dei conti di UniCredit (+0,58%), archiviati con un utile di 865 milioni, il comparto bancario si è mosso a più velocità. Sugli scudi la Bper, volata del 10,48% dopo il più sette di giovedì. Segno più anche il Banco (+4,2%) in attesa dei conti che verrano pubblicati a breve. Deboli invece Mediobanca (-3%), Intesa Sanpaolo (-1,68%) e Ubi Banca (-1%). Tra gli assicurativi, vendite su Generali (-2,9%) all'indomani della volata per i conti del 2012.

BENE A2A, GIU' ENEL ED ENI. Nel comparto dell'energia, forti acquisti su A2A che ha guadagnato il 5,84%, al fianco di Saipem (+2%). Hanno frenato invece le 'big', Eni ed Enel, che hanno perso, rispettivamente, l'1,41 e dell'1,21 per cento. Mezzo punto percentuale in ribasso per Tenaris (-0,51%), mentre ha fatto peggio Enel Green Power (-1,52%).

CHI SALE & CHI SCENDE. Tra gli altri, ancora in rialzo Salvatore Ferragamo (+2,26%), seguita nel lusso da Tod's (+0,99%) e Luxottica (+0,78%). Segni positivi anche per Pirelli (+1,45%) e Telecom (+2,31%). Nella galassia Fiat (+0,67%) infine Exor ha guadagnato lo 0,59 per cento mentre Industrial è stata la peggiore del listino principale con una flessione del 3 per cento.

2 - DEBITO P.A.: BANKITALIA, A GENNAIO VOLA AL NUOVO RECORD DI 2.022,7 MLD
Radiocor - A gennaio il debito delle amministrazioni pubbliche e' aumentato di 34 miliardi rispetto al mese precedente, raggiungendo un nuovo massimo storico pari a 2.022,7 miliardi. Lo rende noto la Banca d'Italia nel supplemento al Bollettino statistico 'Finanza pubblica'. A dicembre 2012 il debito delle amministrazioni pubbliche si era attestato a 1.988,65 miliardi.

Il fabbisogno, pari a 0,9 miliardi, ha contribuito, rispetto a dicembre, all'aumento del debito (il cui stock torna ora sopra i duemila miliardi, soglia gia' sfondata in ottobre e novembre 2012). Invece l'emissione di titoli sopra la pari e l'apprezzamento dell'euro nel complesso hanno operato in senso opposto per 0,5 miliardi.

Nel mese di gennaio il sostegno dei Paesi dell'area dell'euro in difficolta' (si tratta della quota di competenza dell'Italia dei prestiti erogati dall'EFSF) e' stato pari a 0,4 miliardi (complessivamente tale sostegno ha raggiunto i 43 miliardi). Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali e' aumentato di 34,5 miliardi, quello delle Amministrazioni locali e' diminuito di 0,5 miliardi e quello degli Enti di previdenza e' rimasto sostanzialmente invariato.

3 - DEFICIT: MERKEL, GIUSTO CHE ITALIA ABBIA SPAZI SU INVESTIMENTI PUBBLICI
( Il Sole 24 Ore Radiocor) - 'E' pienamente giusto che l'Italia con un deficit pubblico sotto il 3% possa avere maggiore spazio sugli investimenti come stabilito dalla parte preventiva delle regole del patto di stabilita''. Lo ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel, alla conferenza stampa dopo la conclusione del Vertice Ue.

4 - E17: INFLAZIONE CALA ALL'1,8% A FEBBRAIO, AL 2 NELLA UE
Radiocor - Nell'Eurozona l'inflazione ha rallentato il passo all'1,8% annuo in febbraio rispetto al 2& di gennaio. Il dato conferma la stima diffusa lo scors o 1 marzo. Lo annuncia Eurostat precisando che nella Ue l'inflazione si e' contratta al 2%, dal 2,1% di gennaio.

5 - UNICREDIT: NEL 2012 TORNANO UTILE (865 MLN) E DIVIDENDO (9 CENT)
Radiocor - UniCredit ha chiuso il 2012 con un utile di 865 milioni contro un rosso di 9,2 miliardi l'anno prima e contro attese del mercato di 1,2 4 miliardi. Come annuncia la banca in una nota, il cda di UniCredit propone la distribuzione di riserve di profitto di 9 centesimi per azione (6 centesimi le attese) dopo la mancata remunerazione del 2011. Nel quarto trimestre dell'anno scorso UniCredit ha accusato una perdita di 553 milioni contro un utile di 114 milioni e attese di un rosso di 173 milioni.

I ricavi si sono attestati a 25 miliardi nel 2012 (+0,1% annuo), di cui 0,8 miliardi da operazioni di riacquisto, contro i 25,6 miliardi del consensus. Nel trimestre i ricavi si attestano a 5,7 miliardi (-5,6% annuo e -6,1% trimestrale), di cui 39 milioni da riacquisto, contro 6,07 miliardi nelle attese. Gli accantonati su crediti hanno pesato per 9,6 miliardi (+67,7% annuo) sull'intero esercizio 2012, malgrado un impatto in parte controbilanciato da 2 miliardi di affrancamento dell'avviamento ai fini fiscali, e per 4,6 miliardi nel trimestre (3,2 volte quanto accantonato nel quarto trimestre 2011 e 2,6 volte il totale del terzo trimestre).

6 - DRAGHI, IN ITALIA PRODUTTIVITA' AI MINIMI EUROZONA
(ANSA) - La crescita della produttività in Italia è al palo, ai minimi fra i 'Big' dell'Eurozona come Germania, Francia, Spagna, mentre crescono a un tasso simile gli stipendi. Lo ha mostrato, attraverso dei grafici appena pubblicati dalla Bce, il presidente Mario Draghi durante un intervento ieri sera al Consiglio Ue.

Nel documento pubblicato sul sito della Bce Draghi indica fra le priorità una "riforma dei contratti per i Paesi con pressanti problemi di competitività", oltre a una "revisione dei mercati dei prodotti (liberalizzazioni, ndr) e del lavoro per verificarne la compatibilità con la partecipazione all'unione monetaria". Occorre inoltre "una piena realizzazione della normativa sul mercato unico", dice il presidente della Bce. L'intervento di Draghi, dopo aver passato in rassegna la discesa in recessione dei Diciassette (in media), la disoccupazione quasi ovunque in rialzo rispetto al gennaio 2007 (salvo che in Belgio, Malta e Germania) , si concentra sul deficit corrente di una serie di Paesi fra cui Italia e Francia, indice di una perdita di competitività.

L'Italia figura la seconda peggiore dopo la Grecia fra i 17 quanto al rapporto debito Pil nel 2012, mentre è in posizione intermedia, superata in meglio da Austria, FInlandia, Lussemburgo, Estonia e Germania) per quanto riguarda il deficit. Il caso-competitività dell'Italia e della Francia è evidente dai grafici successivi sul 'gap' crescente fra crescita degli stipendi e produttività. Fatto 100 il 1999, l'Italia nel 2012 presentava un indice di produttività inchiodato a 105, la Francia inferiore a 110, la SPagna a 115, la Germania poco sotto 110. DI contro, lo stipendio per impiegato è volato a circa 140 in Italia e Francia, a quasi 150 in SPagna, fermandosi a 120 in Germania.

7 - GRUPPO 24 ORE: NEL 2012 RICAVI CONSOLIDATI A 430,9 MILIONI (-7,9%)
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Ricavi consolidati pari a 430,9 milioni di euro nel 2012 per il Gruppo 24 Ore, in diminuzione del 7,9%, principalmente per effetto della contrazione dei ricavi pubblicitari (-16%) e dei ricavi dell'area Software (-7,8%) che hanno risentito dello sfavorevole andamento del mercato.

Il risultato netto di gruppo e' pari a -45,8 milioni, in diminuzione di 37,4 milioni verso l'anno precedente, dopo accantonamenti una tantum e oneri di ristrutturazione per 28,1 milioni di euro (liquidazione Alinari, svalutazione Business Media, ristrutturazione delle reti e canali di vendita, razionalizzazione della gestione degli immobili, revisione del processo produttivo, oneri di ristrutturazione del personale). Nel 2012 sono stati avviati interventi per una ulteriore diminuzione dei costi con impatto nel 2013 pari a oltre 30 milioni di euro. La posizione finanziaria netta e' positiva per 5,3 milioni di euro.

8 - GRUPPO 24 ORE: RICAVI DIGITALI PARI AL 31,4% DEL TOTALE
(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Le copie vendute carta/digitale de Il Sole 24 Ore nel 2012 crescono complessivamente del 7,1% rispetto al 2011. Il risultato del 2012 si e' consolidato nel gennaio 2013 posizionando Il Sole 24 Ore come primo quotidiano digitale con 46.190 copie giornaliere e terzo assoluto nella classifica carta/digitale Ads (280.187 copie) a gennaio 2013. Nel 2012 sono piu' che raddoppiati gli abbonamenti digitali pagati che hanno superato le 40 mila copie a dicembre e la diffusione cartacea del quotidiano si e' attestata a 260 mila copie.

I ricavi digitali complessivi (135,4 milioni di euro) ammontano al 31,4% dei ricavi totali e posizionano il gruppo a livello dei grandi player internazionali del settore editoriale. Il risultato e' frutto dell'alleanza operativa tra l'Area Editrice e l'Area Tax & Legal, che ruota intorno alla valorizzazione dei contenuti informativi del Sole 24 Ore, e ai progressi dell'Area Software. In particolare, i ricavi digitali di Tax & Legal salgono del 13,8% e per la prima volta superano quelli cartacei dell'area attestandosi al 52% dei ricavi (45% nel 2011). Il sito www.ilsole24ore.com nel 2012 e' cresciuto del 37% nei browser unici medi giorno e del 56% nelle pagine medie giorno. La versione mobile del sito e' cresciuta del 59% nei browser unici medi giorno e del 63% nelle pagine viste medie giorno (fonte: Nielsen Site Census).

9 - BANCO POPOLARE: PERDITA 2012 SFIORA IL MILIARDO
(ANSA) - Il Banco Popolare chiude il 2012 con una perdita che sfiora il miliardo di euro per effetto del rosso di Agos Ducato e delle rettifiche su crediti richieste dalla Banca d'Italia. Il risultato del gruppo è in perdita per 945 milioni di euro.

In particolare, da Agos-Ducato, la joint-venture nel credito al consumo controllata dal Credit Agricole, il Banco ha riportato una perdita d'esercizio di 516 milioni (400 mln nel quarto trimestre e 116 mln sui nove mesi). Per quanto riguarda invece il rischio di credito, su cui la Banca d'Italia ha acceso un faro su un campione di banche, nel corso dell'ultimo trimestre sono state registrate rettifiche di valore su crediti per 683,5 milioni portando l'ammontare complessivo dell'addebito al conto economico a tale titolo per l'intero esercizio 2012 a 1,2 miliardi. Queste rettifiche, spiega la banca veronese, "trovano la propria ragione principale nella persistenza della crisi sistemica, che nel 2012 ha accresciuto in misura rilevante le difficoltà già precedentemente accusate da imprese e famiglie nel far fronte agli impegni assunti".

L'ammontare delle rettifiche rilevate nel quarto trimestre comprende, quindi, una quota che si ritiene avere carattere "straordinario" ragionevolmente stimata nell'ordine di 400 milioni, con un conseguente impatto negativo a livello di ultima riga del conto economico per 275 milioni. A queste voci si aggiunge infine l'impatto di natura "esclusivamente contabile" derivante dalla volatilità del merito creditizio delle banche italiane. Il miglioramento del merito creditizio del Banco, spiega la nota, registrato rispetto a fine 2011 ha comportato una rivalutazione delle passività finanziarie di propria emissione e u

10 - MPS, SPUNTA BALDASSARRI TRA I SOCI OCCULTI DI GINORI
G. Pao. per "La Stampa" - C'è un filo che lega la vicenda Mps al crac Richard Ginori. E il filo passa per Gianluca Baldassarri, l'ex responsabile dell'area finanza di Mps attualmente in carcere. Baldassari, come racconta lui stesso ai pm di Siena il 21 febbraio scorso, aveva investito 1 milione di euro di soldi propri nella Starfin, la holding che controllava Richard Ginori. Un investimento ben celato, effettuato attraverso una holding di Madeira, la Kurasi Investments, alla quale faceva capo il 4,25% di Starfin. A capo della Starfin c'era Roberto Villa, già alla Gdp, amico di lunga data e conterraneo di Baldassarri.

 

Federico Ghizzoni Unicredit Merkel e MontiDraghi, Merkel e Monti il sole ventiquattro orebanco popolareGIANLUCA BALDASSARRI jpeg

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