pietro labriola giancarlo giorgetti tim sparkle cavi sottomarini

DO UT MEF – IL MINISTERO DELL’ECONOMIA ASSUMERÀ DA SOLO IL CONTROLLO DI SPARKLE, LA SOCIETÀ DEI CAVI SOTTOMARINI DI TIM. LE OPZIONI SONO DUE: UN’ACQUISIZIONE DEL 100% A FRONTE DI UNA VALUTAZIONE INTORNO AI 700 MILIONI, OPPURE LASCIARE A TIM UNA QUOTA. LA SECONDA OPZIONE PERMETTEREBBE A TELECOM DI DECONSOLIDARE LA SOCIETÀ, MA EVITARE UNA MINUSVALENZA (E SAREBBE ANCHE UN SOTTERFUGIO PER DARE, INDIRETTAMENTE, PIÙ SOLDI A VIVENDI, INSODDISFATTA DELLA CESSIONE A KKR DI NETCO)

Estratto dell’articolo di Federico De Rosa per il “Corriere della Sera”

 

GIANCARLO GIORGETTI A DAVOS

Cambia l’offerta per Sparkle. Il ministero dell’Economia, che assumerà da solo il controllo della società dei cavi internazionali di Tim, giovedì sera ha inviato al gruppo telefonico una proposta che contiene una doppia opzione.

 

Via XX Settembre […] ha confermato l’intenzione di rilevare subito il 100% dei cavi sottomarini, a fronte di una valutazione in linea con quella indicata a ottobre, che si aggira attorno ai 700 milioni o, in alternativa, propone a Tim di mantenere una quota e quindi di rinunciare a una parte dell’incasso, con la possibilità però di partecipare alla futura creazione di valore.

 

TIM SPARKLE

La partecipazione in Sparkle è in carico a 850 milioni di euro e questa seconda opzione potrebbe consentire a Tim di deconsolidare comunque la società dei cavi internazionali, con la possibilità di evitare una minusvalenza se la nuova trattativa che si aprirebbe portasse a una valutazione in linea con quella attualmente iscritta in bilancio.

 

Il consiglio di Tim in agenda per il 7 febbraio dovrà valutare le due possibilità. La proposta del Mef prevede «di negoziare una diversa opzione, con possibili adeguamenti delle condizioni contrattuali, nel caso Tim mantenesse una quota minoritaria per un determinato arco temporale e supportasse la realizzazione del piano strategico», ha spiegato il gruppo telefonico in un comunicato.

 

PIETRO LABRIOLA

Dunque il processo di vendita […] porterebbe all’avvio di una nuova trattativa, che oltre al prezzo riguarderebbe con ogni probabilità anche la governance di Sparkle. I tempi della vendita dovrebbero in ogni caso allungarsi e, se dovesse prevalere l’orientamento di mantenere una quota nella società dei cavi, andranno oltre la scadenza dell’attuale consiglio, prevista per il 23 aprile.

 

Come ha spiegato il ceo di Tim, Pietro Labriola, la cessione di Sparkle non ha effetti sul piano di riduzione del debito, che verrà completato con la vendita della rete nazionale (NetCo) a Kkr, Adia (il fondo sovrano di Abu Dhabi), Mef ed F2i, attesa per l’estate.

 

VINCENT BOLLORE

Due settimane fa il governo ha dato il via libera ai sensi del golden power alla cessione, che a breve arriverà all’esame dell’Antitrust Ue con cui Kkr sta già dialogando per preparare la notifica.

 

All’Authority si è rivolta anche Vivendi, primo azionista di Tim, contraria alla vendita della rete, con una lettera in cui chiede di accertare il ruolo del Mef nell’operazione e se ha quale rilievo il fatto che abbia la maggioranza in Cdp, a cui fa capo Open Fiber, concorrente del gruppo telefonico sulla rete in fibra.

VINCENT BOLLORE CON UNA SUORA rete sparkle

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...