alessandro michele

NELLA MODA CI SONO POCHE IDEE MA CONFUSE: DOPO AVERLO CACCIATO DA GUCCI UN ANNO E MEZZO FA, KERING RIESUMA ALESSANDRO MICHELE PER VALENTINO – LA SCENA DELLA MODA SI INTERROGA SU QUALE STRANA PARTITA STIA GIOCANDO PINAULT. IL CEO DI KERING SI DICE FELICE DELLA NOMINA, VALENTINO-GIAMMETTI PURE. CHISSA' CHE NE PENSANO DI ALESSANDRO MICHELE GLI EMIRI DEL QATAR (DOVE L'OMOSESSUALITÀ È UN REATO), CHE HANNO IN MANO IL 70% DELLA MAISON...

1. PER IL MARCHIO GLI ANALISTI SOGNANO IL GUCCI-BIS

Estratto dell'articolo di Federica Camurati per “Milano Finanza”

alessandro michele 2

 

Con Alessandro Michele al timone creativo, Gucci ha più che triplicato i ricavi. Da 3 a 10 miliardi di euro in meno di dieci anni. Lo stilista romano troverà la formula vincente per far decollare anche Valentino? È ciò su cui si interroga il mercato. Indubbiamente, le aspettative sono ambiziose.

 

«Questa nomina conferma come l’obiettivo del deal tra Kering e Mayhoola for investments di luglio fosse quello di ampliare sul mercato l’impatto di Valentino il cui fatturato, al momento, non rispecchia la percezione della maison», spiega a MFF Dario Minutella, partner di Kearney […] L’esercizio 2022 è stato infatti archiviato con un fatturato di 1,4 miliardi di euro. Pochi, se paragonati ai numeri di altri competitor che negli ultimi anni sono cresciuti in maniera più importante.

 

alessandro michele 3

«Si può ipotizzare che un rilancio creativo fosse già nel radar nel momento in cui è stato siglato l’accordo di acquisizione da parte di Kering. La nomina di Michele è una sfida, ma immagino sia una scelta soprattutto commerciale legata alla sua capacità di interpretare i consumatori.

 

Mi aspetto che avrà un impatto positivo sui numeri». Impatto che non sarà tuttavia visibile almeno fino all’anno prossimo, dal momento che i primi drop della sua collezione di debutto non arriveranno nelle boutique prima della fine dell’anno. […]

 

 

2. ALESSANDRO MICHELE LO STILISTA DELLE STAR FIRMA PER VALENTINO

Estratto dell'articolo di Maria Corbi per “La Stampa”

[…] Alessandro Michele piace per quella sua barba da profeta (d'altronde è lui a dire che «la bellezza è una pratica religiosa») il glamour hippie chic, gli anelli che gli coprono tutte le dita, ma soprattutto per aver saputo cambiare la narrativa della moda, immergendola non solo nella society, ma anche nelle battaglie sociali, liberandola dalle gabbie di genere.

alessandro michele 2

 

Strettissimo il suo rapporto con le star, da Jared Leto a Harry Styles e Dakota Johnson, Lady Gaga, Gwineth Paltrow, Gus van Sant con cui ha girato un film. E nella musica in prima fila Billie Eilish e i Måneskin che hanno scalato l'Olimpo della fama in abiti Gucci.

D'altronde per Alessandro Michele il sogno era il Cinema: «Volevo fare il costumista, alla moda ci sono arrivato quasi per caso».

 

[…] ecco allora il link con Valentino Garavani, anche lui adorato dai divi di ieri ma anche da quelli di oggi. E in questo solco si costruirà la nuova stagione della maison che vedrà la luce solo a settembre, a Parigi, durante le sfilate di Alta Moda. «Provo un'immensa gioia e avverto un'enorme responsabilità», dice lo stilista.

 

francois henri pinault marco bizzarri alessandro michele

«Una maison de couture che ha la parola "bellezza" scolpita su una storia collettiva in cui si fondono peculiare eleganza, raffinatezza e grazia estrema». È stato Jacopo Venturini, CEO Valentino a volere Alessandro (hanno lavorato insieme da Gucci): «Il suo talento, la sua creatività, la sua profonda intelligenza sempre legata ad una meravigliosa leggerezza, scriveranno un altro capitolo della Maison Valentino».

 

alessandro michele 1

Ma niente nostalgia, sentimento che i grandi gruppi hanno fatto diventare «commerciale» e oggi uno dei problemi del sistema. Gucci disse addio a Michele perché troppo poco nostalgico, distante dall'estetica sexy-glam portata da Tom Ford.

 

Mentre oggi il creativo arriva da Valentino per rivoluzionare i codici. Ennio Flaiano direbbe: «poche idee ma confuse». Soprattutto perché Gucci appartiene al gruppo Kering che ha una partecipazione anche in Valentino con l'intenzione di acquisire il brand entro il 2028.

 

francois henri pinault kering

Quindi il nuovo direttore creativo ha avuto il via libera di François-Henri Pinault, Presidente e Chief Executive Officer di Kering «felice della nomina». Una decisione che contraddice la precedente (mandarlo via) dopo che in questi mesi si è delineata una crisi del lusso profonda con un calo delle vendite e i fatturati che reggono solo per l'aumento di valore, ossia per l'aumento esponenziale che c'è stato dei prezzi.

 

alessandro michele

 

 

Si richiama all'ovile il ragazzo dalle «uova d'oro» per lo stesso motivo per cui è stato mandato via un anno e mezzo fa quando era considerato troppo forte rispetto al marchio, un fuoriclasse capace di stravolgere i canoni della moda, di inventare, di trasgredire, di stupire, cosa che la moda in mano alla Finanza non è più capace di fare.

 

C'è un altro «ma» in questa nomina legato al fatto che i proprietari in carica della Valentino sono gli emiri del Qatar, paese dove l'omosessualità è un reato. Mentre Alessandro Michele «ricama» il suo stile con messaggi inclusivi. Ma come si dice? «Business is business».

alessandro michele 8MICHELE - BACKSTAGE DI GUCCI EPILOGUE - ALESSANDRO MICHELE - PALAZZO SACCHETTI alessandro michele 9pinaultgucci by alessandro michele 1gucci by alessandro michele 2alessandro michele 3gucci by alessandro michele 3Gucci alessandro michele

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...