andrea orcel mps monte dei paschi di siena

MONTE DEI PACCHI DI SIENA - L'AMMINISTRATORE DELEGATO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, HA RIBADITO AL TESORO CHE NON HA NESSUNA INTENZIONE DI ACQUISIRE PER INTERO MPS – UNICREDIT SAREBBE DISPOSTA A PARTECIPARE SOLO A UNO SPEZZATINO, RILEVANDO FILIALI IN TOSCANA E LOMBARDIA, IN UN'OPERAZIONE CHE COINVOLGA ALTRI SOGGETTI...

Andrea Orcel

 

Rosario Dimito per "il Messaggero"

 

Estate calda per il futuro del Montepaschi, alle prese da una parte con l' esito degli stress test, altamente incerto, atteso il 30 luglio come per gli altri istituti, che potrebbe condizionare la ricerca di un partner da scegliere per fine anno. A questo proposito, non è stato chiarificatore il primo contatto formale fra Andrea Orcel, ad di Unicredit e il Mef dove il dossier è seguito da Alessandro Rivera, tenutosi due settimane fa.

 

monte dei paschi di siena

La banca di Piazza Gae Aulenti è al tavolo del Mef su Mps da quando c' era il precedente titolare del Tesoro, dopo che Intesa Sp aveva portato a termine l' acquisizione di Ubi. Da fonti istituzionali filtra che la conversazione fra Orcel e il Tesoro è avvenuta in un clima di grande cordialità anche se il neo amministratore delegato del gruppo paneuropeo ha ribadito la sua freddezza sull' acquisizione, nel senso che Mps non è tra le priorità di Unicredit perchè in queste settimane è impegnato in una radicale riorganizzazione del gruppo dove non potrà trovare spazio nessuna operazione straordinaria diversa dal riposizionamento del business.

monte-dei-paschi-di-siena-sede

 

E comunque Orcel ha ribadito che non può condividere il piano che ha in mente il governo: acquistare a fermo il pacchetto di maggioranza (64%), poi lanciare l' opa, pur in un percorso agevolato da concessioni, come la norma del Sostegni bis sulle Dta computabili a capitale, pari al 2% degli attivi del soggetto più piccolo: in questo caso i crediti fiscali massimi si attesterebbero a 2,3 miliardi al netto della fee del 25% applicabile. Questa norma scatta nelle fusioni da deliberare entro il 31 dicembre 2021 e da perfezionare entro l' anno successivo.

 

MUSTIER SI FECE AVANTI

ana botin andrea orcel in tribunale

Oltre questa agevolazione, il governo sarebbe disponibile a farne altre (sul contenzioso pregresso, Npl, garanzie sulla bancassurance, su crediti che potrebbero diventare deteriorati), a fronte di un intervento diretto nel capitale, come d' altronde il Tesoro ha concordato nell' autunno 2017 con la Dg Comp in occasione della ricapitalizzazione precauzionale da 5,4 miliardi.

 

andrea orcel

Se, dopo aver risistemato dal punto di vista organizzativo e funzionale Gae Aulenti, il Mef avesse ancora necessità di trovare una soluzione per Siena, il banchiere romano cresciuto nell' investment banking di Merrill Lynch e Ubs, in procinto di guidare tre anni fa il Santander, salvo il tardivo ripensamento di Ana Botin che ora deve rispondere di una maxi-richiesta di danni in tribunale, alla sua prima esperienza in una banca commerciale, sarebbe disposto a partecipare a uno spezzatino rilevando filiali in Toscana e Lombardia, in un' operazione di cui il mercato discute da mesi coinvolgendo soggetti più o meno convinti come Intesa Sp, Banco Bpm, Bper, Poste, Mcc.

 

MONTE DEI PASCHI

Ora che le parti si sono finalmente parlate direttamente e non più tramite intermediari, per il governo forse è meglio perché può preparare un piano B che potrebbe aver bisogno di passaggi autorizzativi con la Dg Comp e Bce, partendo però dalle pagelle degli stress test del prossimo mese perchè potrebbero accertare una particolare situazione patrimoniale rispetto alla disponibilità del cda di varare una ricapitalizzazione fino a 2,5 miliardi.

 

andrea orcel di unicredit

Tra Tesoro e Unicredit le interlocuzioni sono antiche. Si apprende ora che alla fine di luglio 2020 Jean Pierre Mustier bussò alla porta di via XX Settembre manifestando la disponibilità di Unicredit a esaminare, a certe condizioni, l' acquisto di Montepaschi. Al Mef capirono che quella disponibilità era la risposta all' opas di Intesa Sp su Ubi che consolidò la leadership di Ca' de Sass in Italia.

 

I colloqui andarono avanti per mesi, a metà ottobre Piercarlo Padoan fu cooptato nel cda come presidente in pectore e anche l' ex ministro partecipò alle conversazioni che si sono interrotte a fine novembre a seguito del ribaltone al vertice. Infine, la Borsa fiuta il risiko. Da quanto è arrivato Orcel il titolo Unicredit è salito del 21% (Mustier dopo cinque anni è uscito con un saldo negativo del 20%), mentre negli ultimi tre mesi Banco Bpm è cresciuto del 19,3% e Mps è rimasto pari.

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …