
MONTEZEMOLO SCRIVE A 'REPUBBLICA': NON CONTO UN CIUFOLO! - ''I SOCI ARABI ENTRANO IN UNICREDIT NEL 2010 E MONTEZEMOLO DIVENTA VICEPRESIDENTE SOLO NEL 2012. IN ALITALIA È PRESIDENTE SENZA DELEGHE OPERATIVE'' - IL TUTTO PER DIRE CHE NON È COLPA SUA CHE SE GLI EMIRI HANNO PERSO CENTINAIA DI MILIONI NEGLI INVESTIMENTI ITALIANI. QUINDI PRENDE RICCHISSIMI STIPENDI PER NON FARE UNA BENEAMATA MAZZA!
Scrive Montezemolo a ''Repubblica'', in merito a questo articolo
Gentile dr. Alberto Statera
e pc. gentile Direttore
In merito al commento pubblicato oggi a sua firma su Affari e Finanza, intitolato "Montezemolo, gli emiri e i cammelli che non bevono", desideriamo fornire, anche a beneficio dei suoi lettori, alcuni dati e circostanze che smentiscono la tesi, forzata, di investimenti sfortunati legati al rapporto tra gli arabi e lo stesso Montezemolo.
Per quanto riguarda Unicredit, il fondo Aabar comunica nel giugno del 2010 di possedere il 4,991% del capitale, e a quell'epoca Montezemolo non aveva alcun ruolo nella banca, ne' diretto, ne' indiretto.
A febbraio del 2012 dopo l'aumento di capitale, il fondo arabo dichiara di possedere il 6,5% del capitale, ma e' solo nel maggio del 2012 che l'assemblea di Unicredit nomina Montezemolo amministratore delegato non esecutivo, in sostanza quindi semplice membro del Consiglio d'amministrazione, mentre nell'ottobre 2012 il Cda lo nomina vicepresidente.
Quanto ad Alitalia, invece, le ricordiamo che il presidente Montezemolo ha assunto l'incarico nel novembre 2014 con l'avvio della "nuova" Compagnia. Da allora, a parte il breve periodo di passaggio fra il precedente e l'attuale Ad, Montezemolo ha sempre ricoperto l'incarico di Presidente non esecutivo, quindi senza alcuna delega operativa.
Grazie per la cortese attenzione e un cordiale saluto
Ufficio Stampa di Luca di Montezemolo