1. MONTEZUMA OUT: ACCORDO PER IL DIVORZIO CON L’ONORE DELLE ARMI E MAXI LIQUIDAZIONE 2. E’ L’USCITA DI SCENA CHIESTA DA TORINO, ORMAI INEVITABILE DOPO I VAFFA DI MARPIONNE 3. LA SEPARAZIONE CONSENSUALE È L’ESITO PRINCIPALE DELL’INCONTRO DI IERI POMERIGGIO A MARANELLO. UN FACCIA A FACCIA NON BREVE CON MONTEZEMOLO INTENZIONATO A CHIEDERE UNA VIA D’USCITA ONOREVOLE IN CAMBIO DELLE DIMISSIONI. IN ALTERNATIVA, NON RESTAVA CHE LA STRADA DELLA CHIUSURA D’IMPERIO DEL RAPPORTO DA PARTE DI TORINO CON TUTTE LE CONSEGUENZE DI IMMAGINE E LEGALI CHE QUESTA CONCLUSIONE AVREBBE COMPORTATO 4. ALLA FINE È PREVALSA LA SCELTA DELLA CONCLUSIONE CONCORDATA: MONTEZEMOLO SI DIMETTE E MARCHIONNE-ELKANN APPREZZANO I SUOI 23 ANNI DI LAVORO NEL GRUPPO

Paolo Griseri per “La Repubblica”

 

Due comunicati emessi in contemporanea per annunciare quello che vorrebbe essere un divorzio consensuale. Da Torino e Maranello arriverà oggi il sigillo formale che chiude l’epoca di Luca di Montezemolo alla Ferrari e alla Fiat.

 

Sergio Marchionne e Luca di Montezemolo Sergio Marchionne e Luca di Montezemolo

Per Montezemolo il Cavallino «è l’esperienza professionale più importante», ciò «che ho amato di più, subito dopo la mia famiglia». Da Marchionne arriva «il riconoscimento a Luca per quel che ha dato in questi lunghi anni alla Fiat e alla Ferrari».

 

E’ l’uscita di scena chiesta da Torino, e ormai inevitabile dopo le dichiarazioni dell’amministratore delegato del Lingotto domenica a Cernobbio. E’ l’onore delle armi chiesto da Montezemolo perché anche nei momenti difficili i toni fanno la sostanza e non si chiude un capitolo durato 23 anni con una pubblica reprimenda sulla classifica delle monoposto al termine di un gran premio.

MARCHIONNE MONTEZEMOLOMARCHIONNE MONTEZEMOLO

 

La separazione consensuale è l’esito principale dell’incontro di ieri pomeriggio a Maranello, nella sala riunioni della palazzina direzionale della Scuderia. Un faccia a faccia non breve con Montezemolo intenzionato a chiedere una via d’uscita onorevole in cambio delle dimissioni. In alternativa, si ragionava ieri mattina a Maranello, non restava che la strada della chiusura d’imperio del rapporto da parte di Torino con tutte le conseguenze di immagine e legali che questa conclusione avrebbe comportato. Al termine è prevalsa la scelta della conclusione concordata: Montezemolo si dimette e il Lingotto apprezza i suoi 23 anni di lavoro nel gruppo.

MARCHIONNE MONTEZEMOLO YAKI ELKANN MARCHIONNE MONTEZEMOLO YAKI ELKANN

 

Domani pomeriggio, a Maranello, il passaggio di consegne tra il Presidente uscente e Marchionne dovrebbe essere ratificato dal consiglio di amministrazione. Una decisione che non dovrebbe essere assolutamente in discussione anche se sarebbe utile convincere a votarla i consiglieri indipendenti del Cavallino, come il manager di Apple Eduardo Humberto Cue. Ma soprattutto Marchionne dovrà convincere i tifosi di Maranello.

Marchionne John Elkann e Luca Cordero di Montezemolo Marchionne John Elkann e Luca Cordero di Montezemolo

Montezemolo Sergio Marchionne Montezemolo Sergio Marchionne

Ieri sera un sondaggio on line di Repubblica. itattribuiva il 70 per cento di preferenze a Montezemolo e solo il 30 all’ad del Lingotto. Nella nuova governance, oltre a Marchionne, arriveranno altri amministratori di Fca mentre è stato escluso un incarico non operativo a Lapo Elkann, ipotesi circolata con insistenza. Nel faccia a faccia di ieri Marchionne si sarebbe mostrato preoccupato di chiudere la partita in tempi brevi per evitare che la polemica finisca per pesare sullo sbarco di Fca a Wall Street. Quanto alla buonuscita di Montezemolo, alcuni calcoli parlano di un assegno di 14 milioni (pagati in 20 anni), altre voci ipotizzano una cifra molto più alta.

Montezemolo Montezemolo

Montezemolo Marchionne John ElkannMontezemolo Marchionne John Elkann

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