NTV PREPARA UN AUMENTO DI CAPITALE DA 70 MILIONI, E CHIEDE ALLE BANCHE LA RINEGOZIAZIONE DEL DEBITO - KAIROS JULIUS BAER DIVENTA BANCA PRIVATA

1.KAIROS PRONTA A DIVENTARE UNA BANCA PRIVATA

Da "La Stampa"

 

KAIROS E JULIUS BAERKAIROS E JULIUS BAER

Kairos festeggia i suoi primi 15 anni e si prepara a diventare banca privata. La società di gestione indipendente, fondata e gestita da Paolo Basilico, conta di arrivare già nella seconda metà del prossimo anno alla trasformazione in banca. «Per poter sviluppare la parte di prestiti - ha detto ieri Paolo Basilico presentando i track record di questi primi tre lustri nel nuovo quartier generale, vicino a Piazza Cordusio a Milano – È l’ultimo tassello che ci manca per completare la gamma di servizi offerti».

 

Nel 2014 Kairos ha già raccolto un miliardo di euro con una crescita del 20% arrivando a gestire 6,5 miliardi. Un anno record ma Basilico assicura: «Continueremo a crescere del 10-15% l’anno». Nessuna quotazione in Borsa in vista, invece, e nessuna intenzione di diventare un polo aggregante nel settore del risparmio gestito in Italia.

barroso barroso

 

2.PARTERRE

Da "il Sole 24 Ore"

 

LE BCC TRADITE SUL FONDO SALVA-BANCHE

Trattate alla pari dei big quando c'è da mettere mano al portafoglio, ma non quando c'è da ricevere il salvagente. Le banche di credito cooperativo alzano la voce contro le posizioni recentemente assunte dalla Commissione europea sul Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie: secondo Federcasse, così come le federazioni cugine di Germania, Polonia e Austria, l'atto dell'esecutivo comunitario si discosterebbe dai principi e dagli obiettivi fissati nella Direttiva europea Bank Recovery Resolution, approvata a maggio.

 

SPORTELLO BANCARIO SPORTELLO BANCARIO

Il problema? Il meccanismo, così come ipotizzato, favorirebbe le banche "too big to fail" a rilevanza sistemica e penalizzerebbe quelle piccole, vanificando quel principio di proporzionalità che era stato uno dei principi guida della cornice normativa, "con il rischio di indebolire la costante e difficile azione delle banche cooperative di sostegno alle economie locali, alle famiglie ed alle Pmi", dice una nota congiunta diffusa ieri dalle tre associazioni. Che formulano alcune proposte concrete: un contributo forfait per le banche con attivi sono certe soglie e rivedere i fattori di rischio, inserendo tra quelli che li attenuano anche la stessa forma mutualistica. (Ma.Fe.)

 

John Elkann John Elkann

EXOR, SEQUANA E L'INIZIO DEL DISIMPEGNO

Exor ha comunicato alla Borsa francese la cessione di circa l'1,5% di Sequana e la conseguente discesa sotto il 15% dei diritti di voto. Un piccola operazione ma che il mercato sembra intendere come il segnale di un prossimo disimpegno. Possibile? Sulla carta la vendita non dovrebbe stupire. L'asset, si sa, risulta tra le partecipazioni non strategiche e quindi potenzialmente destinate alla vendita.

 

Per di più, a giugno scorso, Exor ha iniettato nelle casse del gruppo mezzi freschi per 11,1 milioni (l'intera partecipazione del 17% era iscritta nella semestrale per 18 milioni) per sostenere un piano di ristrutturazione destinato a rimettere in riga i conti dell'azienda. Con l'operazione, stante la capitalizzazione di ieri, la finanziaria ha incassato circa 2,25 milioni. Ossia più o meno il 20% di quanto messo sul piatto tre mesi fa. Tradotto, cedendo un altro 6% Exor recupererebbe quanto investito recentemente. E il restante 9% andrebbe quasi a pareggiare, manca qualche milione, il precedente valore di carico. (L.G.)

 

SAAB, ONDATA DI ESUBERI IN ATTESA DEI SALVATORI

SAABSAAB

Di chanche i cinesi della Nevs ne hanno avute diverse negli ultimi mesi per trovare una soluzione alla profonda crisi della controllata svedese Saab. L'ultima a fine agosto, quando un tribunale svedese aveva accettato una domanda di sospensione dal fallimento presentata proprio da Nevs, che sperava in tempi brevi di siglare accordi con alcuni investitori, tra cui (secondo indiscrezioni) l'indiana Mahindra e la cinese Dongfeng.

 

Di cavalieri bianchi tuttavia non se ha ancora notizia e lo storico produttore di auto ha quindi annunciato misure drastiche sul fronte dell'occupazione: saranno licenziati 200 addetti (un terzo della forza lavoro) presso lo stabilimento di Trollhattan, dove da maggio non vengono prodotte più vetture in attesa dell'esito dei «famosi» colloqui con gli investitori. Nel frattempo un amministratore nominato dal tribunale presenterà il piano di riorganizzazione a un incontro con i creditori di Saab, fissato per l'8 ottobre. (B.Ce.)

ANTONELLO PERRICONE ANTONELLO PERRICONE

 

3.SUSSURRI E GRIDA

Da il "Corriere della Sera"

 

NTV, IL NEGOZIATO CON GLI ISTITUTI E L’AUMENTO DI 70 MILIONI

(f.mas. ) Dovrebbe essere di circa 70 milioni — dunque un po’ meno dei 100 inizialmente ipotizzati — l’aumento di capitale cui i soci di Ntv saranno chiamati per rimettere in piedi il gruppo concorrente a Trenitalia nell’Alta Velocità con i treni Italo.

 

Diego della Valle Montezemolo ItaloDiego della Valle Montezemolo Italo

La cifra finale della ristrutturazione — cui lavora l’advisor Lazard — dovrà essere concordata con le banche (a cominciare da Intesa Sanpaolo, che è anche azionista al 20%), alle quali sarà richiesta una partecipazione sotto forma di rinegoziazione dei debiti, stralcio o conversione in azioni. Intanto dal punto di vista industriale il gruppo taglia dal 15 dicembre la tratta sperimentale adriatica (Rimini, Pesaro e Ancona), causa l’alto costo del pedaggio, per ampliare le tratte su Napoli da Venezia e raddoppiare a 12 i treni no-stop Roma-Milano, più redditizie.

 

carlo messina e moglie carlo messina e moglie

Resta il nodo della regolamentazione: Ntv aspetta ancora una risposta dell’authority sui Trasporti all’esposto presentato mesi fa sulla determinazione dei criteri del costo dei pedaggi e sulla loro determinazione, che Ntv vorrebbe fossro riscritti con una decisione definitiva e non con provvedimenti provvisori.

 

SABAF, QUEL BALZO IN BORSA DOPO IL DIVIDENDO STRAORDINARIO

(f.mas. ) Non è usuale trovare di questi tempi un titolo che renda l’8%. Da ieri a Piazza Affari c’è Sabaf, produttore di bruciatori e altri accessori per le cucine a gas e il lavaggio controllato da sempre dalla famiglia Saleri. Da ieri i Saleri saranno più ricchi grazie al dividendo straordinario di 1 euro per azione deciso dal consiglio. Il dividendo, 11,5 milioni totali, corrisponde appunto a un dividend yield dell’8%. Il titolo, che già aveva corso parecchio in Borsa, ieri ha segnato un rialzo del 4,59% a quasi 13 euro, nonostante il gruppo — come ricordano gli analisti di Equita sim — debba ricorrere all’indebitamento per finanziare l’esborso.

 

 

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...