PIAZZA AFFARI SI PRENDE UNA NUOVA BATOSTA - IL FTSE PERDE QUOTA 18MILA PUNTI E CHIUDE GIU’ DELL’1,75% - TUTTA COLPA DI FIAT (-3,7%) E DELLE BANCHE, CHE INCASSANO LA TIRATA DI ORECCHIE DI DRAGHI

Carlotta Scozzari per Dagospia

Niente da fare per Piazza Affari: anche oggi ha terminato in rosso, mettendo a segno la quinta seduta di fila al ribasso e confermando così il trend sempre negativo del mese di dicembre. Come scrive l'esperto di Kairos Alessandro Fugnoli nel suo report settimanale "Il rosso e il nero", "i recenti dati positivi sull'occupazione e la produzione industriale americane hanno seminato nervosismo tra i cultori del Quantitative easing (ossia dell'immissione di liquidità sui mercati da parte della Federal Reserve, ndr) come fonte di inesauribili rialzi di borsa. Dopo mesi al galoppo il mercato sente istintivamente avvicinarsi il momento di una correzione ed è portato a piccole ondate di panico quando vede dati troppo positivi. La correzione verrà, come sempre - prevede Fugnoli - ma non è detto che sia imminente".

Nel dettaglio, a Piazza Affari, la giornata si è conclusa con l'indice Ftse Mib in discesa dell'1,75% a 17.993,12 punti, scendendo così al di sotto della barriera dei 18mila punti e realizzando la peggiore performance europea, per colpa soprattutto dell'andamento negativo del settore bancario. All'interno del comparto, deboli soprattutto Bper (-3,59%), Mps (-3,17%), Bpm (-3,12%) e Intesa Sanpaolo (-3,42 per cento). Oggi, il numero uno della Banca centrale europea (Bce), Mario Draghi, ha auspicato che le risorse in arrivo dalle aste (Ltro) a tassi di interesse stracciati siano utilizzate dagli istituti di credito per finanziare l'economia e non per realizzare profitti.

Ma il fanalino di coda del Ftse Mib è stata Fiat (-3,71 per cento). Le azioni del gruppo automobilistico guidato da Sergio Marchionne, tra le altre cose, hanno scontato i dati sulla produzione e vendita di auto in Brasile, che hanno registrato un deciso calo nel mese di novembre. Tra le peggiori performance, anche Buzzi Unicem (-3,34%) e Telecom Italia (-2,63 per cento). Proprio oggi, la società della telefonia guidata da Marco Patuano ha riunito un consiglio di amministrazione che ha esaminato la decisione dell'Antitrust brasiliana di bocciare il rafforzamento di Telefonica nella cassaforte controllante Telco.

Nel paniere principale, gli unici titoli che hanno chiuso la seduta di giovedì con segno positivo sono stati Autogrill (+1,52%), Gtech (+1,13%) e soprattutto Fondiaria-Sai (+2,32 per cento). Mentre Atlantia, Campari e Tod's hanno terminato perfettamente invariate rispetto alla seduta precedente.

 

MARIO DRAGHI IN UN CENTRO COMMERCIALE marCHIONNE E ELKANN big LOGO BUZZI UNICEM jpeg

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO