
IL PAESE DEL PAGHERÒ – IN ITALIA 22,3 MILIONI DI CONTRIBUENTI HANNO DEBITI CON IL FISCO. IL DIRETTORE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE, VINCENZO CARBONE, LANCIA L’ALLARME SU “L’ELEVATA RECIDIVITÀ DEI SOGGETTI CHE PRESENTANO CARICHI ISCRITTI A RUOLO: IL 60% DEI SOGGETTI È STATO ISCRITTO A RUOLO IN ALMENO 10 DIFFERENTI ANNUALITÀ” – IN TOTALE I CREDITI DA INCASSARE ARRIVANO 1.200 MILIARDI DI EURO, IL 40% DEI QUALI SONO DI “DIFFICILE RECUPERABILITÀ PER LE CONDIZIONI SOGGETTIVE DEL CONTRIBUENTE...”
FISCO, 22,3 MILIONI CONTRIBUENTI HA DEBITI, ALTA RECIDIVITÀ
(ANSA) - "I contribuenti con debiti residui da riscuotere, senza considerare eventuali coobbligati, sono circa 22,3 milioni, di cui circa 3,5 milioni persone giuridiche, e i restanti 18,8 milioni persone fisiche, di cui 2,9 milioni con un'attività economica".
Lo ha detto il direttore dell'Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate-Riscossione Vincenzo Carbone in audizione al Senato, evidenziando "l'elevata recidività dei soggetti che presentano carichi iscritti a ruolo (il 60% dei soggetti è stato iscritto a ruolo in almeno 10 differenti annualità)".
FISCO, IN MAGAZZINO 1.280 MILIARDI, 40% DIFFICILE RECUPERO
(ANSA) - "Complessivamente, il carico contabile residuo dei ruoli affidati dai diversi enti creditori, prima ai concessionari privati, poi a Equitalia e infine all'Agenzia delle entrate-Riscossione, nel periodo primo gennaio 2000-31 gennaio 2025, ammonta a 1.279,8 miliardi - dei quali 1.272,9 miliardi relativi a carichi affidati dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2024 - comprensivi anche dei carichi relativi agli ambiti provinciali della Regione Siciliana affidati fino al 30 settembre 2021 a Riscossione Sicilia spa".
Lo ha detto il direttore dell'Agenzia delle Entrate ed Agenzia delle entrate Riscossione Vincenzo Carbone in audizione alla commissione Finanze del Senato, precisando che "i crediti residui appaiono per circa il 40% del loro importo di difficile recuperabilità per le condizioni soggettive del contribuente".