PIAZZA AFFARI A +1,8%, SPREAD CALA A 410, VOLANO MPS E BANCARI - FISCO: 7500 EVASORI TOTALI (MAI PAGATO UN EURO DI TASSE), 21 MLD € NASCOSTI - E LA GRECIA PUBBLICA I NOMI DI 4MILA EVASORI - LAGARDE: ITALIA RISCHIA CRISI DI SOLVIBILITÀ SENZA PROTEZIONI - MERKEL SPINGE SUL FONDO SALVA-STATI - SLITTA CDA FONSAI, LE COOP DI UNIPOL IN RIUNIONE - L’UE DICE SÌ ALLE SANZIONI ALL’IRAN, PRONTA LA RAPPRESAGLIA (SUICIDA) DI TEHERAN PER FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL GREGGIO - MEDIASET SENZA PREMIER IN BALIA DEL MERCATO - BLACKBERRY TRACOLLA IN BORSA…

1 - BORSA, LA GIORNATA: BENE MILANO SPINTA DA BANCHE, VOLA MPS
(LaPresse) - Giornata positiva per la Borsa di Milano nel giorno in cui si apre la due giorni Ue, con Eurogruppo stasera ed Ecofin domani. L'indice Ftse Mib sale dell'1,76% a 15.907,52 punti e il Ftse All-Share mostra un incremento dell'1,92% a 16.842,39 punti. Secondo le indiscrezioni circolate oggi, la Germania e la Francia avrebbero in mente di assumere una strategia comune per ammorbidire le richieste dell'Autorità bancaria europea (Eba) agli istituti di credito.

Per evitare un blocco del credito all'economia reale, Berlino e Parigi vorrebbero superare la scadenza di giugno per le operazioni di rafforzamento di capitale delle banche, che devono portare entro quella data il Core Tier 1 al 9%. Nel frattempo in Grecia sono in corso i colloqui per la svalutazione del debito con i creditori privati. Entrando al vertice di Bruxelles, il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, ha detto di attendersi un accordo sul debito di Atene entro questa settimana.

Il mercato sembra aver apprezzato lo sforzo per le liberalizzazioni attuato dal governo Monti. Anche lo spread ta Btp e Bund a 10 anni è sceso intorno ai 410 punti base, ai minimi da oltre un mese. In questo contesto, chiusura in rialzo per le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra sale dello 0,94% a 5.782,56 punti, il Dax di Francoforte cresce dello 0,5% a 6.436,62 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un incremento dello 0,51% a 3.338,42 punti. A Madrid, l'indice Ibex sale dello 0,67% a 8.619,6 punti.

A Milano i bancari volano. Nel comparto decollano Banca Montepaschi (+14,04% a 0,2623 euro), cui l'Eba ha chiesto un rafforzamento patrimoniale di circa 3,2 miliardi di euro e che il nuovo direttore generale, Fabrizio Viola, aveva già detto di non voler attuare tramite un aumento di capitale. Nel resto del comparto acquisti sostenuti anche su Unicredit (+10,44% a 3,66 euro), Intesa Sanpaolo (+5,43% a 1,456 euro), Ubi Banca (+5,89% a 3,416 euro), Mediobanca (+5,49% a 4,96 euro) e Banco Popolare (+3,05% a 1,046 euro).

Nel comparto industriale bene Finmeccanica (+6,15% a 3,524 euro), Fiat Industrial (+1,72% a 8,1 euro) e Fiat (+1,72% a 4,496 euro). Vendite invece per la controllata di Finmeccanica, Ansaldo Sts (-1,28% a 7,32 euro). Tonico il titolo di Buzzi Unicem (+2,02% a 8,33 euro), con la pubblicazione su 'Affari & Finanza' di Repubblica delle stime sull'esercizio fiscale del gruppo, con un Ebitda a circa 420 milioni in crescita del 9% e un utile netto che dovrebbe attestarsi intorno ai 70 milioni di euro. Debole Snam (-1,04% a 3,23 euro) dopo il decreto liberalizzazioni che prevede un prossimo scorporo da Eni (+0,64% a 17,28 euro).

Giornata positiva per Pirelli (+0,83% a 7,28 euro), che ha annunciato oggi l'accordo volontario con il ministero dell'Ambiente per ridurre l'impatto sul clima di produzione e impiego dei propri pneumatici. A siglare l'intesa, con il ministro, Corrado Clini, c'era il presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, che ha sul riassetto di FonSai ha detto che "il patto si rinnova nel 2013, vedremo". Fuori dal paniere principale la compagnia assicurativa segna un lieve incremento dello 0,22% a 0,675 euro.

2 - FONSAI: CDA SLITTA DA VENERDI' A DOMENICA 29 GENNAIO
Radiocor - Il consiglio di amministrazione di Fondiaria Sai, inizialmente previsto per il 27 gennaio, slitta a domenica 29. E' quanto apprende Radiocor da fonti vicine alla societa'. Non sono note al momento le motivazioni del rinvio. Il cda deve deliberare l'importo dell'aumento di capitale necessario alla compagnia per il ripristino degli indici di solvibilita'. L'ammontare era stato indicato dal consiglio di fine dicembre nella gamma tra 600 e 750 milioni di euro.

3 - UNIPOL-FONSAI: A BREVE VERTICE TRA COOPERATIVE IN VISTA CDA FINSOE
Radiocor - Nelle prossime ore i manager delle cooperative che controllano Finsoe si riuniranno a Bologna in vista del consiglio di amministrazione della holding previsto per mercoledi' 25 gennaio. Lo riferiscono a Radiocor fonti cooperative. Sul tavolo del board c'e' l'acquisizione da parte di Unipol di Fondiaria-Sai. Le grandi cooperative di distribuzione oggi controllano il gruppo assicurativo bolognese tramite Finsoe che possiede il 50,75% del capitale ordinario.

Dopo l'accorciamento della catena di controllo avvenuto lo scorso autunno, il primo socio della holding e' Holmo, che racchiudere le principali cooperative che fanno riferimento a Legacoop Bologna e Imola, con il 24,53% delle quote. Seguono Pantheon (Coop Adriatica) che controlla direttamente il 10,78%, Posto (Coop Nordest) con il 8,75% e Finpar Unip (Coop Estense) che ha il 8,62%.

4 - FISCO: 7.500 EVASORI TOTALI, NASCOSTI 21 MLD REDDITI
ANSA - Oltre 7.500 italiani che non hanno mai pagato un euro di tasse, redditi non dichiarati per oltre cinquanta miliardi, una cifra pari quasi al doppio dell'ultima manovra finanziaria del governo Monti, Iva evasa per otto miliardi. I dati dell'attività della Guardia di Finanza nel 2011 confermano una verità che tutti conoscono: l'Italia continua ad essere un paese di evasori fiscali. I numeri ufficiali sono impietosi e non è un caso che il presidente del Consiglio Mario Monti, fin dal giorno dell'insediamento, vada ripetendo che chi evade le tasse non solo danneggia tutti i cittadini onesti ma "offre ai propri figli un pane avvelenato" perché "li renderà cittadini di un paese non vivibile".

Senza contare che ogni volta che i numeri sul fenomeno sono resi pubblici, la credibilità dell'Italia all'estero subisce contraccolpi rilevanti. Ecco i dati, dunque: complessivamente, l'attività di contrasto messa in atto dalla Guardia di Finanza ha portato all'individuazione di redditi non dichiarati per oltre 50 miliardi e di Iva evasa per oltre 8 miliardi. L'evasione più consistente e sofisticata, spiegano dalle Fiamme Gialle, è quella che scaturisce "dalle triangolazioni fra società collocate nei paradisi fiscali, dalle intestazioni fittizie di patrimoni, dalle grosse operazioni elusive".

I militari hanno inoltre denunciato 12mila soggetti nell'ambito delle indagini sulle frodi e sui reati fiscali, per aver utilizzato o emesso fatture false (1.981 violazioni), per non aver versato l'iva (402), per aver omesso la dichiarazioni dei redditi (2.000), aver distrutto o nascosto la contabilità (oltre 2.000). Soggetti a cui sono stati sequestrati complessivamente 902 milioni. Ma non solo: a livello internazionale le Fiamme Gialle hanno scoperto redditi non dichiarati per circa 11 miliardi - frutto principalmente dei trasferimenti 'di comodo' delle residenze di persone e società nei paradisi fiscali e dello spostamento di capitali all'estero - e scoperto 7.500 evasori totali: in sostanza imprese e lavoratori autonomi che non hanno mai pagato un euro di tasse, non presentando le dichiarazioni annuali. Questi 'signori' hanno nascosto redditi per 21 miliardi.

5 - GRECIA, MINISTERO TESORO PUBBLICA I NOMI DI OLTRE 4MILA EVASORI
(LaPresse/AP) - Il ministero delle Finanze greco ha pubblicato i nomi di oltre 4mila evasori, parte di una campagna per cercare di combattere l'evasione fiscale. Tra le persone nella lista compaiono un ex magnate dei media e un famoso cantante. In cima all'elenco c'è un commercialista di 58 anni, che attualmente sta scontando oltre cento anni di carcere per frode fiscale; secondo il ministero deve allo Stato 950 milioni di euro.

6 - CRISI:MERKEL, NECESSARIO IMPLEMENTARE VELOCEMENTE FONDO SALVA STATI
Radiocor - La 'priorita'' e' l'attuazione dell'accordo sull'Esm, il fondo salva stati permanente, che deve diventare operativo 'piu' velocemente' e la Germania e' 'pronta' a farlo. E' quanto ha dichiarato alla stampa la cancelliera tedesca, Angela Merkel, spiegando che l'Efsf (l'attuale fondo salva stati che verra' sostituito dall'Esm) deve essere implementato in modo da diventare operativo. La Merkel ha inoltre sottolineato che 'il patto fiscale dovrebbe essere sottoscritto a marzo'.

7 - FMI: LAGARDE, ITALIA RISCHIA CRISI SOLVIBILITA' SENZA MAGGIORI FIREWALL
Radiocor - Italia e Spagna 'rischiano di andare verso una crisi di solvibilita'' se gli Stati della zona euro non appronteranno 'firewall', cioe' meccanismi di protezione dalla crisi, di maggiore entita'. Lo ha detto il direttore generale dell'Fmi, Christine Lagarde, in un discorso pronunciato davanti al Consiglio Tedesco degli Affari esteri.

8 - PETROBRAS, SI DIMETTE AD GABRIELLI. SOSTITUITO DA MARIA SILVA FOSTER
(LaPresse/AP) - Si è dimesso Sergio Gabrielli, amministratore delegato della compagnia petrolifera di Stato brasiliana Petrobras. È quanto si apprende da una nota pubblicata sul sito web della società, dove si legge che il presidente del consiglio di amministrazione ha già nominato un sostituto. Si tratta di Maria Silva Foster, ministro dell'Energia brasiliano, la cui nomina deve però ancora essere approvata dal board nel prossimo incontro fissato per il 9 febbraio prossimo. Il comunicato online non specifica quando Gabrielli lascerà effettivamente la carica.

L'ormai ex amministratore delegato di Petrobras dovrebbe entrare presto in politica a Bahia, suo Stato natale che si trova nel nordest del Brasile. Sotto la sua guida, Petrobras ha effettuato grandi scoperte di giacimenti petroliferi nella costa sudorientale del Brasile, dove secondo le stime ci sarebbero oltre 50 miliardi di barili di petrolio.

9 - IRAN: OK MINISTRI UE EMBARGO PETROLIFERO, SALVI INTERESSI ENI
Radiocor - I ministri degli esteri europei concordano sul via libera all'embargo petrolifero contro l'Iran per asciugare le risorse finanziarie necessarie per sostenere il programma nucleare. Lo hanno indicato fonti Ue che hanno specificato come il testo sottoposto dalla presidenza danese della Ue ha raccolto il consenso generale. Il testo sara' adottato formalmente, hanno indicato le stesse fonti, entro questa mattina. Gli interessi dell'Eni, che deve ricevere un pagamento da Teheran di 2 miliardi di dollari in petrolio, sono stati salvaguardati.

10 - IRAN,EX MINISTRO: BLOCCARE ESPORTAZIONI PETROLIO COSÌ PREZZI SALIRANNO
(LaPresse/AP) - L'Iran blocchi tutte le esportazioni di greggio, "in modo che i prezzi del petrolio salgano e le sanzioni europee possano collassare". È quanto ha suggerito l'ex ministro dell'Intelligence iraniano Ali Falahaian, dopo la notizia dell'embargo petrolifero imposto dall'Unione europea.

11 - SCIOPERO TIR, FIAT SOSPENDE ATTIVITÀ IN ALCUNI STABILIMENTI
(LaPresse) - A causa dei disagi sulle reti stradali e autostradali causati dalle proteste degli autostrasportatori domani sarà sospesa l'attività lavorativa, solo per il primo turno, negli stabilimenti Fiat di Pomigliano, Sevel, Cassino, Melfi e Mirafiori.

12 - MEDIASET SENZA PREMIER IN BALÃŒA DEL MERCATO
Andrea Greco per "Affari e Finanza - La Repubblica" - La perdita del controllo di Endemol non sembra aver peggiorato la performance di Mediaset in Borsa. Probabilmente il mercato aveva già scontato un tale evento nei mesi scorsi, quando le trattative con i creditori erano in pieno svolgimento.

Ma è un fatto che il gruppo media della famiglia Berlusconi sia valutato a Piazza Affari solo 2,6 miliardi a causa di una serie di eventi negativi che si sono susseguiti nel tempo. L'ultimo riguarda i dati dell'audience di dicembre che ha visto per la prima volta i canali generalisti Mediaset scendere sotto quota 30% di share (29,6% rispetto al 31,3% del mese precedente), contro il 35% della Rai, il 4,71% di Sky e il 3,87% di La7. Un fatto che renderà ancora più difficile raccogliere la pubblicità e che si aggiunge al mancato raggiungimento del pareggio operativo per i canali in payyv Premium che nel 2011 potrebbero perdere circa 70 milioni.

In Spagna, poi, Telecinco sta scontando il rafforzamento sul mercato di Antena 3La Sexta e il difficile momento economico del paese. Se non altro, fino all'autunno scorso, Mediaset poteva in qualche modo contare sulla presenza di Silvio Berlusconi al governo. Ora non più, come dimostra la decisione del governo Monti e del ministro Passera di annullare la gara del beauty contest per le nuove frequenze digitali. Insomma, i tempi son cambiati e se oggi Rupert Murdoch volesse comprare Mediaset spenderebbe molto meno di 15 anni fa.

13 - WALL STREET: RIM (BLACKBERRY) APRE IN FORTE CALO DOPO CAMBIO VERTICI
Radiocor - Nelle prime battute di scambi a Wall Street, il titolo di Research in Motion, la societa' canadese che produce il BlackBerry, si attesta in forte calo. Dopo avere perso in avvio il 4,23%, cede ora il 5,98%, 1,01 dollari, a 15,98 dollari per azione. Rim, che non e' ancora salita oltre i 16,41 dollari, si attesta ai minimi delle ultime 52 settimane ed e' lontanissima dai massimi dello stesso periodo a 70,54 dollari per azione. Gli investitori non hanno accolto con favore il cambio al vertice: i due fondatori Jim Balsillie e Mike Lazaridis hanno annunciato che lasceranno la carica di amministratori delegati per rimanere nel consiglio di amministrazione. Il nuovo A.d sara' Thorsten Heins, mentre Barbara Stymiest sara' il nuovo presidente.

14 - MPS: PRIVILEGIO CONTENUTO, PER LE RISPARMIO CONVERSIONE ALLA PARI
Radiocor - Un 'privilegio piuttosto contenuto' in termini di dividendi negli ultimi cinque anni. Questa la motivazione per cui agli azionisti di risparmio del Monte dei Paschi di Siena, il prossimo primo febbraio, verra' proposta, in assemblea, una conversione obbligatoria alla pari per le loro azioni in azioni ordinarie come si legge nei documenti predisposti per l'assembla consultati da Radiocor. Conversione 'opportuna e utile' per la banca e i suoi soci, si legge nella relazione del cda, in quanto 'semplifica' la struttura del capitale e consente una 'riduzione dei costi di gestione societaria'. Il privilegio sul dividendo peraltro, emerge dalla relazione, e' stato sempre rimesso a una decisione discrezionale dell'assemblea. Negli anni e' stato infinitesimale.

Nell'esercizio 2009, ad esempio: un solo centesimo mentre per i soci detentori di azioni ordinarie quello fu l'anno del dividendo zero. Non e' andata meglio l'anno scorso agli azionisti possessori delle risparmio quando e' stato p agato (sull'esercizio 2010) un monte dividendi complessivo di 631mila euro (0,0335 euro per azione). Tra gli azionisti di risparmio il piu' rilevante e', manco a dirlo, la Fondazione Mps (ha il 98,55% delle risparmio).

Nell'eventualita' che opti per il recesso si troverebbe una valutazione (prezzo fissato nei giorni scorsi dalla banca) che non e' da buttar via visto il periodo: 0,2741 euro, livello che il titolo a piazza Affari, nonostante il rally di oggi, ancora non riesce a riguadagnare. Da un eventuale recesso l'ente guidato da Gabriello Mancini incasserebbe poco piu' di 5 milioni. Se invece accettera' la conversione alla pari l'ente di palazzo Sansedoni vedra' la sua partecipazione rimpinguarsi e salire dall'attuale 45,07% al 45,17% delle ordinarie.

 

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