AFFARI IN LIEVE RIALZO (+0,1%), SPREAD A 418 - CROLLA IL PETROLIO - STRESS TEST SPAGNOLI: ALLE BANCHE SERVONO MASSIMO 62 MLD € - FINLANDIA E OLANDA EUROFALCHI: “NIENTE PROROGHE ALLA GRECIA” - GERMANIA: FRENA L’ECONOMIA, CALANO LE ENTRATE FISCALI - BLACKOUT DI TWITTER - POLILLO: MANCANO 4 MLD, LI COPRIREMO CON LA SPENDING REVIEW - FIAT FARÀ RICORSO CONTRO LA SENTENZA POMIGLIANO - T.IMERESE, LA UIL ANNUNCIA L’ABBANDONO DI DR MOTOR, CHE SMENTISCE…

1 - GRECIA, FINLANDIA E OLANDA: NO A PIÙ TEMPO PER RISPETTO IMPEGNI
(LaPresse/AP) - Il ministro alle Finanze olandese Jaan Kees de Jager e il suo omologo finlandese Jutta Urpilainen, a margine dell'Eurogruppo in Lussemburgo, hanno respinto l'idea di dare alla Grecia ulteriore tempo per l'applicazione di misure di austerità e riforme. "Non credo sia una buona idea", ha detto Urpilainen arrivando all'incontro.

Spagna, Irlanda: Mancanza di certezza su richiesta aiuti agita mercati
(LaPresse/AP) - "Non c'è una richiesta (sugli aiuti al settore bancario da parte della Spagna, ndr) e non c'è certezza sulla cifra richiesta: credo che questo agiti i mercati". Lo ha dichiarato il ministro alle Finanze dell'Irlanda, Michael Noonan, a proposito, a margine dell'Eurogruppo in Lussemburgo.

2 - SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 418 PUNTI, TASSI A 5,72%
(ANSA) - Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi si stabilizza in chiusura a 418,8 punti con un tasso di rendimento al 5,72%. Il differenziale dei Bonos spagnoli è appena sotto la soglia dei 500 punti, a 499,5, con un rendimento del 6,52%.

3 - BORSA, LA GIORNATA:MIB RESISTE A CALO FINALE, OK GALASSIA FONSAI
(LaPresse) - Piazza Affari riesce a mantenersi sopra la parità nonostante azzeri quasi i guadagni nella fase finale delle contrattazioni. A pesare l'andamento negativo di Wall Street per i deludenti dati macro Usa, tra cui i dati sulle richieste per i sussidi di disoccupazione, saliti la scorsa settimana di 2mila a 387mila. La Borsa di Milano in chiusura mostra un Ftse Mib in rialzo dello 0,14% a 13.751,63 punti e un Ftse All-Share in crescita dello 0,11% a 14.712,57 punti.

Nell'ultima parte delle contrattazioni sono tornate anche a salire le pressioni sul mercato obbligazionario di Italia e Spagna, con i rispettivi spread dei titoli decennali con il Bund tedesco che si sono posizionati a 421 punti base e a 507 punti. I mercati avevano sperato comunque che la Fed agisse ieri con più decisione per stimolare l'economia statunitense, con un quantitative easing e una conseguente dose massiccia di liquidità. Invece gli investitori si sono dovuti accontantare di un ampliamento del programma di Twist che agirà abbassando i tassi a lungo termine cercando di abbassare il costo del credito all'economia reale.

In questo contesto, chiusura negativa per le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra perde lo 0,99% a 5.566,36 punti, il Dax di Francoforte lascia lo 0,77% a 6.343,13 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un calo dello 0,39% a 3.114,22 punti. A Madrid, l'indice Ibex perde lo 0,33% a 6.773,5 punti, mentre ad Atene il Ftse Athex 20 mostra un buon rialzo del 2,09% a 231,75 punti.

Tornando a Milano, tra i bancari registrano acquisti Mps (+3,08% a 0,2039 punti), Mediobanca (+2,3% a 3,296 euro) e Unicredit (+1,96% a 2,702 euro), mentre limita il calo Intesa Sanpaolo (-0,09% a 1,049 euro). In affanno chiude Mediaset (-2,49% a 1,37 euro), anche in scia al bilancio 2011 di Fininvest approvato ieri dall'assemblea che ha deliberato di non distribuire alcun dividendo e ha preso atto di un calo dell'utile a 7,5 milioni di euro. Nella galassia Berlusconi, bene invece Mediolanum (+4,59% a 2,732 euro).

Debole Fiat (-0,56% a 3,908 euro). Da fonti aziendali si è appreso che il Lingotto farà riscorso contro la sentenza del Tribunale di Roma che ha condannato la Fiat per condotta discriminatoria a Pomigliano. Tra gli altri titoli balza A2a (+3,25% a 0,4381 euro), mentre è debole Eni (-0,18% a 16,39 euro), nonostante la firma sugli accordi con Rosneft relativi alle società che opereranno gli asset del Mar Nero e del Mare di Barents.

Fuori dal paniere principale, dopo i via libera condizionati di Antitrust e Isvap alla fusione tra Unipol (+3,37% a 19,3 euro) e le società della scuderia Ligresti, arrivati ieri, guadagnano Fonsai (+3,06% a 1,01 euro), Premafin (+3,9% a 0,2026 euro) e Milano Assicurazioni (+1,76% a 0,2783 euro). L'Agcm chiede che vengano recisi i legami delle società con Unicredit e Mediobanca, mentre l'Autorità sulle assicurazioni afferma che non devono esserci in cda, nella nuova realtà post fusione, membri riferibili alla famiglia Ligresti e che il margine di solvibilità deve restare almeno al 120%.

4 - PETROLIO: AFFONDA A LONDRA, BRENT SOTTO 90 DLR
(ANSA) - Il petrolio affonda a Londra. Le quotazioni del Brent sulla piazza londinese scendono sotto i 90 dollari al barile, per la prima volta dal 2010. A New York i prezzi del greggio Wti si attestano a 78,97 dollari al barile.

5 - SPAGNA: AUDIT, FABBISOGNO BANCHE 51-62 MLD IN SITUAZIONE STRESS
Radiocor - Le 14 banche spagnole con operazioni sul territorio nazionale prese in esame dall e societa' di consulenza Oliver Wyman e Roland Berger hanno un fabbisogno di capitale compreso tra 51 e 62 miliardi in una situazione di 'stress' di mercato e tenendo conto di tutti i segmenti di prestito. E' quanto scrive Oliver Wyman nel suo rapporto, mentre per Roland Berger le necessita' patrimoniali delle banche in esame sono pari a 51,8 miliardi, sempre in situazioni di mercato negative.

La valutazione si basa su un periodo di tre anni e il dato finale appare ben inferiore ai 100 miliardi di supporto massimo messo a disposizione dall'Europa per il sistema bancario iberico. I risultati dei due audit commissionati da Madrid sono stati diffusi dalle Autorita' spagnole che hanno preannunciato nel prossimo futuro un rapporto sul fabbisogno delle singole banche sulla base della loro capacita' di assorbimento di perdite potenziali nei prossimi anni.

Lo scenario peggiore, sul quale si basano le stime massime di necessita' patrimoniale per 51-62 miliardi e' peggiore di quello gia' ipotizzato dall'Fmi e parte da l presupposto di un calo del 6,5% del pil spagnolo e di una flessione del 26,4% dei prezzi degli immobili. Lo scenario di base, meno catastrofico, stima il fabbisogno delle 14 banche prese in esame in 16-25 miliardi per Oliver Wyman e di 25,6 miliardi per Roland Berger.

6 - TWITTER: BLACKOUT DEL SITO DI MICROBLOGGING, 'INGEGNERI AL LAVORO'
Radiocor - In panne il sito di social networking Twitter. 'E' possibile che gli utenti stiano sperimentando problemi di accesso a Twitter. I nost ri ingegneri sono attualmente al lavoro per risolvere la questione', si legge in un post sull'account del sito stesso. Il sito web risulta inaccessibile in varie parti del mondo, compresi gli Stati Uniti e l'Europa: non si riesce ad accedere alla home page e compare la pagina di errore del browser. Difficolta' di accesso anche dall'applicazione per cellulari (non si aggiornano i post). Per il momento non e' chiaro cosa stia causando i problemi.

7 - CONTI PUBBLICI: POLILLO, MANCANO 4 MLD, IN ARRIVO DL SPENDING REVIEW
Radiocor - 'Mancano all'appello circa quattro miliardi che dovremmo compensare con il risultato della spending review, di cui porteremo nei prossim i giorni il primo decreto-legge di tagli effettivi all'attenzione del Parlamento'. Lo ha affermato il sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo, rispondendo a un'interpellanza alla Camera.

8 - FIAT: AZIENDA, RICORSO CONTRO SENTENZA POMIGLIANO
(ANSA) - La Fiat presenterà ricorso contro la sentenza del Tribunale di Roma che ha dato ragione alla Fiom sulle discriminazioni nello stabilimento di Pomigliano. Lo si apprende dall'azienda che non fa per ora alcun commento sul merito della sentenza. Il ricorso dovrà essere presentato entro trenta giorni.

9 - FIAT: TERMINI IMERESE; UILM, DR MOTOR E' FUORI
(ANSA) - Dr Motor è definitivamente fuori dall'operazione di rilancio dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. Né dà notizia il segretario della Uilm di Palermo, Vincenzo Comella, a conclusione di una riunione al ministero dello Sviluppo alla quale hanno partecipato i segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm.

10 - TERMINI I.; ALTRA CIG A OPERAI E SOLUZIONE 640 ESODATI
(ANSA) - Via libera a un altro anno di cassa integrazione per gli operai della Fiat di Termini Imerese e soluzione per i 640 esodati. Di questo s'é discusso stamani nel corso della riunione al ministero per lo Sviluppo, che domani dovrebbe indicare la data di convocazione per far partire il tavolo di confronto con i sindacati.

11 - DR,SMENTIAMO USCITA,NO DISTURBATORI
(ANSA) - DR Motor Company smentisce "categoricamente le voci" che la vedono "fuori dall'operazione Termini Imerese". In una nota l'azienda spiega: "Continuiamo a lavorare per la ricapitalizzazione. Chery e il gruppo turco Mermerler hanno formalmente manifestato interesse. Basta con le azioni di disturbo alle nostre trattative".

"Sebbene si susseguano negli ultimi giorni e nelle ultime ore voci e notizie che vorrebbero Dr fuori dall'operazione Termini Imerese, la società non ha ricevuto al momento alcuna comunicazione ufficiale da parte di Invitalia né dal Ministero dello Sviluppo Economico", afferma l'azienda molisana. La Dr Motor company, aggiunge, "nonostante le quotidiane attività di disturbo, generate da voci di corridoio, piuttosto che da dichiarazioni che sistematicamente non trovano nessun riscontro istituzionale, sta continuando a portare avanti trattative per la ricapitalizzazione della società'".

12 - FIAT: INDUSTRIALI TORINO, SENTENZA PUO' ALLONTANARE DA PAESE
(ANSA) - "Una manifesta ed inaccettabile ingerenza nelle prerogative imprenditoriali". Così il presidente degli industriali di Torino, Gianfranco Carbonato, giudica la sentenza del Tribunale di Roma. "Le aziende - osserva - hanno già molti vincoli; pensare che i richiami al lavoro siano soggetti alle percentuali di iscrizione ai sindacati è grottesco e lede le più ovvie esigenze di organizzazione del lavoro e di flessibilità". Secondo Carbonato, "questo risultato matura però anche grazie all'atteggiamento della Fiom di fare del contenzioso giudiziario una linea politica antagonista, rinunciando al normale ruolo di sindacato".

"La sentenza, inoltre - osserva il presidente dell'Unione Industriale di Torino - alimenta irresponsabilmente una già forte sensazione di incertezza del diritto diffusa nel nostro Paese e, ancor più, accresce il sentimento di insicurezza nell'interpretazione delle norme da parte della magistratura. In un momento di per sé già difficilissimo, tale provvedimento può contribuire ad allontanare chi è intenzionato ad investire nel nostro Paese, a maggior ragione gli investitori esteri".

Secondo Carbonato "l'azienda ha richiamato parecchie centinaia di lavoratori, fra i quali anche alcuni iscritti alla Fiom, selezionati sulla base di criteri di competenza e professionalità", mentre "questa sentenza vorrebbe imporre, invece, alla Fiat di assumere 145 lavoratori a seconda dell'appartenenza ad una determinata sigla sindacale".

13 - GERMANIA, GOVERNO STIMA ECONOMIA IN FRENATA NEL 2012
(ANSA) - Il governo tedesco prevede una stagnazione dell'economia nel secondo trimestre 2012. Lo scrive il ministero delle Finanze nel suo rapporto mensile. Secondo gli esperti dell'esecutivo "dopo l'inattesa, decisa crescita del pil nel primo trimestre (+0,5%), per il resto dell'anno c'é da attendersi uno sviluppo moderato dell'attività economica".

14 - GERMANIA, A MAGGIO -4,3% ENTRATE FISCALI
(ANSA) - Primo stop, dopo anni di crescita ininterrotta, per le entrate fiscali in Germania: a maggio il governo federale e i Laender hanno incassato, con 40,26 miliardi di euro, il 4,3% in meno rispetto allo stesso mese del 2011. Lo ha reso noto oggi il ministero delle Finanze tedesco nel suo rapporto mensile, specificando che la riduzione delle entrate è dovuta a motivi tecnici, non al rallentamento dell'economia. Nei primi cinque mesi del 2011, tuttavia, le entrate fiscali erano state superiore del 9,2% rispetto al 2010.

15 - FACEBOOK: WSJ; CONGRESSO A SEC, RIVEDERE NORME IPO
(ANSA) - Il flop di Facebook mette in discussione le norme che regolano le ipo negli Stati Uniti. Un gruppo bipartisan di parlamentari - riporta il Wall Street Journal - chiede alla Sec, la Consob americana, di rivedere le regole vigenti perché l'ipo di Facebook ha dimostrato che le banche di investimento sono in grado di "dettare il prezzo considerando solo indirettamente l'offerta e la domanda sul mercato" scrive Darrell Issa, della commissione di supervisione e riforma del governo della Camera. Il presidente della sottocommissione bancaria del Senato, Jack Reed, ritiene che siano necessari dei cambi delle regole per rafforzare la fiducia degli investitori, calata in seguito all'esordio di Facebook.

 

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