PIAZZA AFFARI SALE (+0,33%) SUI NUOVI MASSIMI DAL 2011, PRIMA DELLA CRISI DELLO SPREAD. CHE NEL FRATTEMPO STA A 149 PUNTI - NUOVO CINEMA PER MPS: LE AZIONI GUADAGNANO UN ALTRO 20% E I DIRITTI, SU CUI E' STATO TRASFERITO GRAN PARTE DEL VALORE, CROLLANO DI UN ALTRO 7%

Carlotta Scozzari per Dagospia

 

GHIZZONI IN PIAZZA AFFARI CON GIORNALISTI GHIZZONI IN PIAZZA AFFARI CON GIORNALISTI

Benché senza fuochi d'artificio, ancora una seduta in positivo per Piazza Affari, che si porta così sui nuovi massimi dal 2011. Quando cioè era esplosa la crisi dello spread e l'allora premier Silvio Berlusconi era stato costretto a cedere il posto al governo tecnico di Mario Monti. Il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,33% a 22.502,97 punti, mentre lo spread tra rendimenti dei decennali italiani e tedeschi ha chiuso a 149 punti, in leggero rialzo rispetto a ieri.

 

All'interno del listino principale, Monte dei Paschi di Siena è stata nuovamente protagonista, nel secondo giorno dell'aumento di capitale da 5 miliardi: anche oggi le azioni non sono riuscite a fare prezzo durante la seduta se non durante l'asta finale, quando hanno guadagnato quasi il 20%, proprio come ieri, mentre i diritti, su cui è stato dirottato quello che fino a settimana scorsa era gran parte del valore del titolo, hanno incassato un altro secco calo del 7,35 per cento.

 

GABRIELE BASILICO FOTOGRAFA CATTELAN IN PIAZZA AFFARI GABRIELE BASILICO FOTOGRAFA CATTELAN IN PIAZZA AFFARI

Insomma, sulla banca guidata da Alessandro Profumo e Fabrizio Viola è andato in onda lo stesso copione di ieri, che vede le azioni, che valgono ormai poca roba, salire alle stelle e i diritti scendere in picchiata.

 

Fuori dal Ftse Mib, rimbalzano le azioni della genovese Carige (+7,24%) dopo che ieri la Fondazione prima socia ha venduto a un gruppo di investitori istituzionali il 10,86% del capitale, facendo scendere la partecipazione al 19%, in attesa che lunedì prenda il via l'aumento di capitale da 800 milioni.

 

BANCA CARIGE BANCA CARIGE

Tra le altre banche del Ftse Mib, debole il Banco Popolare, che ha ceduto l'1,28%, così come Bpm, giù del 2,14%, mentre Unicredit si è distinta nel settore con un guadagno dell'1,03 per cento.

 

In rialzo anche Enel (+1,29%), Stmicroelectronics (+1,75%), ma soprattutto Yoox, che con un balzo del 2,33% tenta di recuperare il terreno perso negli ultimi tempi. Tra le società della moda, debole Moncler per la seconda seduta di fila (-2,18 per cento).

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