ADDIO POP CORN, AL CINEMA MANGEREMO INVOLTINI PRIMAVERA - IL GRUPPO CINESE “DALIAN WANDA” HA COMPRATO LA STATUNITENSE “AMC” PER 2,6 MLD $ (IL PIÙ GRANDE AFFARE TRA USA E CINA), DIVENTANDO IL PRIMO PROPRIETARIO DI SALE CINEMATOGRAFICHE AL MONDO - IN CINA C’È UNA LEGGE CHE LIMITA LE PELLICOLE STRANIERE: DA DOMANI, I FILM IN USCITA NELLE SALE DI MEZZO MONDO LI DECIDERÀ PECHINO?…

Tobia De Stefano per "Libero"

Da oggi i cinefili occidentali dovranno aggiornare il loro vocabolario alla voce "Wanda". Non più solo il nome del pesce che ha ispirato la commedia cult con Jamie Lee Curtis e Kevin Kline, ma soprattutto un gruppo cinese, specializzato nel divertimento e nella cultura, che abbandonando qualsiasi timore reverenziale è sbarcato dai maestri americani, ha messo sul piatto 2,6 miliardi di dollari (il più grande deal tra i due Paesi) e si è comprato il colosso dei multiplex Usa, Amc (American Multi-Cinema).

Tradotto: è diventato il primo proprietario mondiale di cinema. Lo dicono i numeri: agli 86 multiplex e 730 schermi cinesi, l'impero fondato da Wang Jianlin (il sesto uomo più ricco del Paese) potrà aggiungere la dote a stelle e strisce di 346 multisale e oltre 5.000 schermi tra Stati Uniti e Canada (tanto per capirsi, nel solo 2011 circa 200 milioni di persone hanno acquistato un biglietto per le sale Amc). E lo sottolineano da Pechino: l'obiettivo del governo è arrivare entro il 2040 a quota 40.000 schermi, poco più dei 39.500 attualmente esistenti negli States.

Insomma, il Dragone ha abbattutto un altro tabù. Vada per l'industria, passi pure per il sistema delle banche e dei servizi, ma che pure lo spettacolo diventi appannaggio dell'ex Celeste Impero è davvero il segno del mondo che cambia. Della ricchezza, che a ritmi vertiginosi, si sposta verso l'Asia. Anche perché il progetto Wanda è di quelli ambiziosi. Wang Jianlin e compagni vogliono investire altri 500 milioni di dollari per finanziare le iniziative strategiche di Amc.

Certo, il magnate cinese manterrà il quartier generale a Kansas City e non intende stravolgere il lavoro quotidiano, ma non è difficile immaginare un progetto fatto di sinergie con le altre attività del gruppo che spaziano dagli hotel di lusso ai negozi fino alla produzione di film e alla distribuzione (per un giro d'affari di 16,7 miliardi di dollari all'anno). «Questa acquisizione - evidenzia il magnate - contribuirà a rendere Wanda proprietario di un cinema veramente globale. Noi condividiamo con Amc la passione per la crescita dell'industria cinematografica in tutto il mondo».

E qui si svela forse la vera strategia del Dragone. Perché i film si vedono, e quindi servono i multisala, ma soprattutto si "creano". A Hollywood, per esempio. E cosa c'è di meglio di una florida azienda cinematografica capace di far concorrenza alle major di Hollywood per promuovere la cultura cinese? Vedremo. Per adesso ci sono le parole di alcuni analisti del settore che pronosticano l'ingresso del cinema americano nel gigantesco mercato cinese. Un pronostico, appunto. Perché, ancora oggi a Pechino è in vigore una legge che limita l'apertura alle pellicole straniere. Ne possono entrare solo venti. E non è detto che in futuro le cose cambino.

 

wanda center tower Dalian Wanda Chairman Wang Jianlin Logo of Dalian Wanda jpeg

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...