IL POSTINO DI ETIHAD PORTA LA LETTERA AD ALITALIA - DOPO LA BOCCIATURA DEI SOCI IL PRESIDENTE DI BPM GIARDA MINIMIZZA SULLA GOVERNANCE - SEAT SBORSA 4 MILIONI PER COMPRARSI IL GROUPON ITALIANO GLAMOO...

PARTERRE

Da ‘Il Sole 24 Ore'

IL POSTINO DI ETIHAD PORTA LA LETTERA AD ALITALIA
La lettera di Etihad per Alitalia è pronta. Il cda del vettore di Abu Dhabi l'ha approvata ieri, il postino dovrebbe recapitarla oggi a Fiumicino. Il documento formalizza le condizioni su cui intavolare la trattativa finale che, salvo imprevisti, dovrebbe portare all'ingresso dei soci arabi in Alitalia con il 40%, con un investimento fino a 550 milioni di euro. Le condizioni sono già note nella sostanza, ma anche le virgole sono importanti: c'è la richiesta di fare prima un accordo sindacale su 3.000 esuberi e di ridurre il debito bancario per 400 milioni con la conversione in capitale.

Forse la lettera d'intenti sarà sottoposta anche al governo, prima della firma dovrà esaminarla il cda di Alitalia, che potrebbe riunirsi dopo Pasqua. Etihad continua a crescere: ha chiuso il primo trimestre con un aumento del 27% dei ricavi a 1,4 miliardi di dollari e del 14% dei passeggeri a 3,2 milioni. Ha annunciato 8 nuove destinazioni, entro fine anno avrà una rete di 103 rotte. Alitalia invece non ha ancora annunciato i risultati 2013, né i conti (in rosso per più di 300 milioni) né il traffico (in calo). (G.D.)

BPM AL TEST DI BANKITALIA
La riforma della governance? «Avrebbe avuto effetto tra due anni: non ci sarebbe stato nessun effetto di breve-medio termine. Era più che altro un impegno...» ha detto ieri il presidente del Consiglio di Sorveglianza della Popolare di Milano, Piero Giarda, quasi a minimizzare la portata di quanto accaduto sabato, quando in un'assemblea ai minimi storici quanto a partecipazione non si è centrato il quorum necessario a rivedere lo statuto.

Oggi Giarda, insieme al presidente del CdG, Mario Anolli e il ceo Giuseppe Castagna è in Bankitalia per cercare di capire se la Vigilanza è dello stesso avviso. Se così fosse, chiuso l'aumento potrebbe essere vicina la rimozione di tutti o parte degli add-on, un prezioso viatico per il ritorno alla normalità di Piazza Meda. Con buona pace della riforma della governance, che a questo punto potrebbe essere tranquillamente archiviata in attesa di tempi migliori: non a caso l'idea di convocare una nuova assemblea in tempi brevi sembra ormai riposta in un cassetto. (Ma.Fe.)

EDISON-F2I IN ESCLUSIVA SULLE RINNOVABILI
A questo punto l'obiettivo è chiudere l'operazione in tempi brevi, possibilmente entro il primo semestre. F2i, come riportato da Radiocor, ha firmato un'esclusiva con Edison per trattare l'acquisto della maggioranza delle energie rinnovabili di Foro Buonaparte in Italia, un pacchetto sostanzioso che comprende circa 600 MW di impianti soprattutto eolici, con una porzione più limitata di solare.

Il fondo infrastrutturale dovrebbe rilevare una quota vicina al 70%; successivamente, la nuova società (in cui Edison ha fatto confluire tutti gli impianti rinnovabili in Italia, compresi quelli di Edf) potrebbe proporsi come polo aggregante, assorbendo via via operatori di piccoli dimensioni. Di fatto, si tratterebbe della prima mossa di carattere «straordinario» di Edison in Italia da quando i francesi di Edf sono saliti al 100% della società, anche se va ricordato che Foro Buonaparte ha comunque in corso un programma di investimenti da 1 miliardo di euro nel nostro Paese. (Ch.C.)

SEAT SBORSA 4 MILIONI PER COMPRARSI GLAMOO
I creditori di Seat Pagine Gialle sono rimasti con un pugno di mosche in mano, o quasi. La nuova ristrutturazione nell'ambito del concordato preventivo prevede infatti la conversione del debito in azioni mentre per i fornitori (creditori di classe D) si profila uno striminzito rimborso in denaro per un ammontare pari al 5% del credito vantato.

Ulteriore botta poi per gli azionisti che con la conversione subiranno una maxi-diluizione (dal 100% allo 0,25% della società) con contestuale nuova pesante perdita di valore delle azioni. In questo contesto, non certo roseo, l'ex monopolista ha deciso di investire 4 milioni delle proprie riserve di liquidità per acquisire il sito Glamoo, una sorta di Groupon all'italiana.

Un'operazione prevista - fa sapere la società - dal piano industriale sotteso alla manovra concordataria del gruppo Seat. Alla chiusura dell'accordo saranno pagati 50mila euro in contanti. Gli altri 3 milioni e 950 solo dopo l'omologa del Tribunale al concordato preventivo. (A.F.D.)

 

 

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