ilva taranto

LA PROCURA TI CURA - ILVA: I MAGISTRATI SOSPETTANO UN SISTEMA DI ELUSIONE FISCALE IN SCAMBI INFRAGRUPPO. È STATO REGOLARE L'ANDAMENTO DEL TITOLO ARCELOR DOPO L'ANNUNCIO DEL DISIMPEGNO? CHE FINE HA FATTO IL MAGAZZINO DA MEZZO MILIARDO LASCIATO DAI COMMISSARI? - IL MINISTRO BOCCIA: ''BISOGNA CAPIRE SE SONO VERE LE PERDITE. CAPIRE DA CHI SONO STATE COMPRATE MATERIE PRIME CON PREZZI FUORI MERCATO. SE FOSSERO STATE COMPRATE DA ALTRE AZIENDE DELLA GALASSIA ARCELOR...''

 

Giuliano Foschini per “la Repubblica

 

ILVA DI TARANTO

Comunque vada a finire questa storia ArcelorMittal dovrà spiegare cosa è accaduto in questi dodici mesi di gestione dell' Ilva di Taranto. Lo dovrà spiegare agli operai, ai cittadini, alla politica. Ma soprattutto alla magistratura. Che, già nelle prossime ore, cercherà di trovare le risposte a qualche domanda: che fine ha fatto il magazzino da 500 milioni che i commissari avevano lasciato ai nuovi proprietari dell' Ilva? Sono stati rispettati tutti gli impegni presi nelle manutenzioni?

 

E ancora: è stato regolare l' andamento del titolo Arcelor sulle Borse estere dopo l' annuncio del disimpegno? Sono trasparenti le triangolazioni sulle vendite e gli acquisti con società estere del gruppo? Al momento non ci sono indagati. Ma i reati sul tavolo sono gravi, tanto da preveder il carcere: si va dalla bancarotta al 499 del codice che prevede pene fino a 12 anni per chi «cagiona un grave nocumento alla produzione nazionale». Dall' appropriazione indebita a reati fiscali e fallimentari.

ilva taranto 9

 

Alla questione Ilva-Arcelor stanno lavorando, in accordo, le procure di Milano e Taranto. La prima si occuperà dei possibili reati finanziari. La seconda di quelli legati più strettamente alla fabbrica. Il procuratore di Milano, Francesco Greco, ha fatto sapere di aver aperto un fascicolo senza indagati e senza reati, avendo però affidato già una delega previsa alla Guardia di Finanza.

 

Toccherà a loro per esempio mettere ordine in un sospetto che il governo ha esplicitato in queste ore. In un' intervista a Repubblica il ministro delle Autonomie, Francesco Boccia, aveva detto: «Bisogna capire se sono vere le perdite. Capire da chi sono state comprate materie prime con prezzi fuori da mercato. Se per esempio fossero state comprate da altre aziende della galassia Arcelor... ».

 

LUCIA MORSELLI

In queste ore sono partiti i primi accertamenti per capire cosa Boccia volesse dire. Qualcosa sta emergendo. È da chiarire, per esempio, il ruolo di una società olandese da cui Arcelor comprerebbe grandi quantità di materie prime. È una società del gruppo Arcelor. E qualcosa potrebbe non tornare: i prezzi sembrano essere troppo alti rispetto a quelli del mercato. Ilva quindi spenderebbe più del dovuto.

 

arcelor mittal

E Arcelor pagherebbe meno tasse, grazie alla fiscalità avvantaggiata olandese. Un problema simile potrebbe esserci anche nel sistema delle vendite. Gran parte del materiale prodotto a Taranto non finirebbe direttamente agli acquirenti. Ma la transazione sarebbe mediata da un' altra società del gruppo Arcelor, anch' essa con sede all' estero. Non un affare per Ilva. Perché i prezzi sarebbero molto più bassi rispetto a quelli di mercato.

 

Di questo si stanno occupando anche i commissari - Francesco Ardito, Alessandro Danovi e Antonio Lupo - nominati dal governo per gestire le bonifiche. Ma che sono anche i proprietari dello stabilimento dato in fitto ad Arcelor. I commissari - assistiti dall' avvocato Angelo Loreto - hanno presentato un lungo esposto al procuratore capo di Taranto Carlo Maria Capristo e all' aggiunto Maurizio Carbone, nel quale vengono denunciate condotte illecite da parte di Arcelor.

Lakshmi Niwas Mittal

 

Tanto che la procura di Taranto ha individuato già i reati sui quali indagare. I commissari nel corso di questi 12 mesi hanno fatto una serie di contestazioni all' azienda, che non avrebbe svolto tutti gli investimenti previsti nel contratto. Oggi, seppur non è stato concesso loro di entrare in fabbrica, hanno denunciato che mentre Arcelor sbaracca, il magazzino di materie prime e prodotti già lavorati che era stato affidato loro, è quasi vuoto: valore 500 milioni di euro, praticamente gli stessi soldi che la multinazionale ha investito, così come previsto, per la copertura dei parchi minerali, l' opera di ambientalizzazione più importante realizzata fino a questo momento.

 

Senza materie prime, la fabbrica non può che fermarsi. Ma gli operai hanno annunciato l' ammutinamento contrario: «Lavoreremo anche contro la volontà dell' azienda ».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?