finmeccanica profumo

PROFUMO S’ALLARGA. AUMENTANO I POSTI NEL CDA DI LEONARDO FINMECCANICA. I FONDI, CHE ANNUNCIAVANO SFRACELLI, NON BOCCIANO IL SOSTITUTO DI MORETTI – MISTER ARROGANCE ATTESO ALLA PROVA DEI FATTI – PRESENTI IN ASSEMBLEA ANCHE I RAPPRESENTANTI LIBICI E DEL GOVERNO NORVEGESE

 

Camilla Conti per “il Giornale”

 

leonardo finmeccanica leonardo finmeccanica

In Leonardo Finmeccanica finisce l' era Moretti e inizia quella di Alessandro Profumo. Con qualche mal di pancia da pare dei fondi ma senza la battaglia che si poteva immaginare alla vigilia, accompagnata dalla notizia del rinvio a giudizio chiesto dalla procura di Milano per l' ex banchiere di Mps.

 

alessandro profumoalessandro profumo

L' assemblea dei soci ha approvato con il 62,07% dei voti presenti (pari al 67,43% del capitale) l' elenco dei consiglieri presentato dalla maggioranza, ovvero dal Tesoro che controlla il 30,2% del gruppo, mentre il 37% ha scelto quella di minoranza presentata da Assogestioni. Scomponendo i dati sui votanti, si vede che i portatori di 188 milioni di azioni non sono andati a votare, tre milioni si sono presentati in assemblea ma si sono astenuti, 174 milioni di azioni in mano allo Stato hanno ovviamente votato la lista del Mef insieme a 68 milioni in tasca ad altri azionisti mentre 144,4 milioni hanno votato la seconda lista.

 

L' appuntamento ha registrato una consistente partecipazione degli investitori istituzionali in larga maggioranza esteri - presenti con circa il 35% del capitale, in crescita rispetto alla partecipazione del 31% dell' anno scorso. Dopo il Mef, fra i cinque maggiori soci presenti ieri si è piazzato l' Europe Pacific Growth Fund, che possiede circa 170 milioni di azioni (quasi il 3%). Le posizioni successive sono occupate dalla Libica Lia (2,1%), il Schroder International Selection Fund (1,6%) e il governo della Norvegia (1,2%).

 

ANTONINO TURICCHI montepaschiANTONINO TURICCHI montepaschi

«Evidentemente anche gli azionisti istituzionali hanno apprezzato la lista che il Tesoro ha presentato. È un primo passo, poi ce ne saranno tanti altri da fare», ha commentato Profumo prima della riunione del nuovo cda che in serata gli ha conferito le deleghe operative.

 

Sul fronte della governance, ad essere passato con il 99,4% dei voti presenti è anche l' aumento delle poltrone da 11 a 12 (4 vanno alle minoranze e 8 all' azionista pubblico). Il nome del «dodicesimo uomo» in campo è spuntato l' 11 aprile quando il ministero dell' Economia aveva deciso di allungare per tre esercizi il numero dei consiglieri a 12, ovvero uno in più rispetto a quelli comunicati il 18 marzo quando vennero presentate le liste ufficiali per le poltrone nelle partecipate. La new entry portata dal Tesoro è Antonino Turicchi, dirigente del Tesoro che oggi siede anche nel cda di Mps in quota Axa. Lo stesso Monte di cui era presidente Profumo.

PADOANPADOAN

 

L' assemblea ha poi approvato (al 99%) il bilancio 2016 chiuso con un utile di 504 milioni che farà incassare allo Stato una cedola di 24,45 milioni. Via libera, infine, alla modifica allo statuto «anti-ribaltone», già introdotta da altre partecipate pubbliche come Enel e Terna, che serve a blindare il controllo del Tesoro sulla società a partire dal prossimo rinnovo: anche se in assemblea dovesse spuntarla la lista delle minoranze i suoi candidati sarebbero eletti insieme a quelli della seconda lista che ha ottenuto più voti, verosimilmente quella del Mef.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?