renzi padoan

RENZI TOPPA GLI INDICATORI ECONOMICI, TUTTI SOTTO LA MEDIA UE - E SE MIGLIORA IL PIL (DI DECIMALI) E’ SOLO PERCHE’ TRAINATO DALLA CRESCITA INTERNAZIONALE - DEBITO PUBBLICO IN SALITA COSTANTE, EPPURE PADOAN AVEVA PROMESSO CHE SAREBBE SCESO

 

 

Franco Bechis per “Libero Quotidiano”

 

Prima notizia che arriva dalle ultime tabelle di Eurostat, l' ufficio statistico della Unione Europea: tutti i paesi che non hanno l' euro vanno meglio dell' Italia di Matteo Renzi su tutti gli indicatori fondamentali, dal debito pubblico alla disoccupazione generale, dal lavoro ai giovani alla crescita generale dell' economia del Paese.

juncker merkeljuncker merkel

 

Nei confronti degli altri paesi che invece hanno l' euro moneta, e che insieme hanno ritmi di crescita comunque inferiori al gruppo dei paesi che conserva la propria moneta, l' Italia di Renzi spesso arranca e in qualche caso riesce a pareggiare i conti. Il confronto proposto da Libero è con i dati di partenza del governo Renzi, e consente quindi di fare anche un primo bilancio del suo esecutivo. Innanzitutto rispetto a se stesso.

 

L' attuale esecutivo ha migliorato la performance del Pil, con un avanzamento di 1,3 punti percentuali rispetto alla situazione di partenza. Ha migliorato anche di un punto e mezzo l' indicatore della disoccupazione generale, che è così passata dal 12,90% all' 11,40%. Ancora meglio il dato sulla disoccupazione giovanile, migliorato di 3,3 punti percentuali rispetto al giorno di inizio, scendendo dal 42,1 al 38,8%.

PADOAN RENZIPADOAN RENZI

 

Peggiorato invece il rapporto fra debito pubblico e Pil, e cioè l' indicatore che più mette l' Italia nei guai nei confronti della commissione europea per la evidente violazione del trattato sul fiscal compact e anche degli impegni spessi presi a questo proposito dall' attuale esecutivo. Quel numero avrebbe dovuto scendere, sia pure più lentamente di quel che imponeva il trattato, e invece è salito di 2,6 punti percentuali, passando dall' iniziale 132,90% all' attuale 135,50% del Pil.

 

Ma gli indicatori dell' economia in sé dicono poco sull' efficacia delle politiche economiche dell' esecutivo. Perché ormai ogni paese del mondo dipende dal ciclo economico almeno dell' area geografica in cui si trova. Se c' è recessione, impossibile evitare il segno meno davanti a quei numeri.

 

ISTAT OCCUPAZIONE 1ISTAT OCCUPAZIONE 1

Se invece spira aria di ripresa, quello stesso segno sarà positivo. È un po' come stare su un ascensore e farsi trasportare: fa tutto lui, tu che sei salito sopra sei ininfluente. Se arrivi prima degli altri partiti con te, significa che hai fatto le scelte giuste alleggerendo la zavorra che portavi. Se arrivi dopo, allora è meglio ripensare il tuo assetto a bordo perché per responsabilità tua sei più pesante degli altri.

 

Per capire dove il governo Renzi abbia funzionato o meno dunque bisogna salire su quell' ascensore dove sono tutti gli altri e vedere se in questi quasi tre anni tu hai fatto passi avanti, ti sei semplicemente fatto trainare dal ciclo economico o addirittura ti sei complicato le cose facendo le scelte sbagliate.

 

DISOCCUPATIDISOCCUPATI

Dal confronto il risultato è chiaro: in nessuno degli indicatori l' Italia di Renzi è riuscita ad andare meglio della media degli altri. In qualche caso ha pareggiato, quindi le scelte di politica economica del governo italiano sono state ininfluenti. E nel resto ha peggiorato la situazione, segno questo che le politiche adottate non solo non sono state virtuose, ma dannose.

 

Su tutti gli indicatori di politica economica l' Italia è andata peggio dei paesi europei che non hanno adottato l' euro. D' altra parte tutti gli indicatori dell' Eu 28, che comprende anche i paesi senza euro, sono migliori di quelli della sola area dell' euro e hanno fatto segnare in questi tre anni performance migliori. Questo spiega qual è il problema di fondo: la moneta unica, che è un evidente freno alle economie di chi l' ha adottata. Ma la distanza fra Italia e tutti gli altri paesi che hanno l' euro è il vero metro di giudizio delle politiche di Renzi.

PRIMA PAGINA DEL CORRIERE TANTI DISOCCUPATI COME NEL SETTANTASETTE PRIMA PAGINA DEL CORRIERE TANTI DISOCCUPATI COME NEL SETTANTASETTE

 

Sulla crescita il risultato in tre anni è stato invariato: l' economia italiana è salita di 1,3 punti, come quella dell' area dell' euro (ma meno dell' 1,40 della Eu a 28). Stessa invarianza sulla riduzione della disoccupazione giovanile: 3,30 punti sia in Italia che nell' area dell' euro. Però è scesa di 4,80 punti nella Eu 28.

 

Le cose vanno peggio invece sulla disoccupazione generale, dove pur migliorando, l' Italia si è allontanata in 3 anni di 0,4 punti dalla media dell' area dell' euro e di 0,70 dalla media della Ue a 28. Ha fatto peggio, nonostante le decantate virtù del Jobs act. Da mettersi le mani nei capelli invece se si guarda la performance sul rapporto fra debito/Pil: peggiorata in 3 anni di 4 punti rispetto alla media area dell' euro e di 5,10 rispetto a quella dell' Eu a 28.

 

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...