SALOTTO MARCIO DEL CORRIERE – DE BORTOLI FA INTERVISTARE IL DIRETTORE CACCIATO DEL "MUNDO" CHE ATTACCA L'AD DI RCS JOVANE – E’ GUERRA TRA GIORNALISTI DI VIA SOLFERINO E DEI PERIODICI

1-GIALLO "MUNDO" PER IL "CORRIERE"
Da "Il Giornale"

Ferruccio de Bortoli è da sempre maestro nelle leggi dell'equilibrio, ma la scelta di ieri è di quelle che non passano inosservate. Rcs, dopo aver silurato il direttore del settimanale spagnolo El Mundo, ha visto l'ammiraglia del Corriere della Sera pubblicare una intervista-denuncia allo stesso «esodato» Pedro J. Ramírez.

Il giornalista spagnolo, lodato nello stesso articolo, rinfaccia all'ad Pietro Scott Jovane di essere stato cacciato per motivi politici, conseguenti alla scoperta di alcuni fondi neri del Partito Popolare di Rajoy. Una grana in più per il salotto dei grandi soci del Corriere, già sconquassati dalla guerra tra la Fiat di John Elkann e la Tod's di Diego Della Valle.

2- SCOPPIA LA GUERRA TRA GIORNALISTI DEL "CORRIERE" E DEI PERIODICI
DAGOREPORT

Le tensioni in Rcs si stanno trasformando in un pericoloso "tutti contro tutti". E basta dare uno sguardo all'ultimo comunicato del Comitato di redazione (Cdr) del "Corriere della Sera" per rendersene conto. Al centro della contesa c'è l'accordo che il Cdr della divisione dei periodici di Rcs ha da poco spuntato con l'azienda editoriale guidata dall'amministratore delegato Pietro Scott Jovane.

Tale accordo, tra l'altro, coinvolge il "Corriere della Sera" e prevede "l'assegnazione di un numero imprecisato di colleghi del "Mondo" (testata con pubblicazioni sospese dal 28 febbraio) per lavorare a un nuovo progetto economia", più "la formazione di "unità organizzative redazionali", Uor, previste dal Contratto, (attualità, tempi liberi, salute e benessere, economia, design e arredamento), formate dai colleghi ex cassintegrati, a disposizione di tutte le testate del gruppo".

Tutte iniziative che, a detta del Cdr del quotidiano di via Solferino, cozzano contro un altro accordo, quello del 30 aprile 2013, "approvato in modo plebiscitario dalla redazione e controfirmato dalla Fnsi", che "prevede la stabilizzazione alla fine dalla prima tranche dello stato di crisi (1 novembre 2015) di 9 colleghi "precari storici", più la stabilizzazione di 15 contratti a termine già inseriti nella pianta organica". Si tratta di 24 persone che già lavorano al "Corriere" e che il Cdr tema possano finire in secondo piano per la necessità di ricollocare e assorbire i colleghi dei Periodici, che proprio nei giorni scorsi hanno votato a favore del contratto di solidarietà.

Il Cdr del "Corriere" ritiene, insomma, "che nessun nuovo inserimento nella pianta organica del "Corriere della Sera" potrà avvenire prima che sia rispettato l'accordo del 30 aprile 2013. Quindi eventuali nuovi inserimenti nella pianta organica potranno avvenire solo dopo il 1 novembre 2015 e alle condizioni previste da tutti gli accordi del Corriere".

Inoltre, sempre secondo l'organo sindacale di via Solferino, "i nuovi ingressi dovranno essere configurati come nuove assunzioni e non potranno avvenire con "trascinamento" delle pregresse anzianità o di precedenti patti di secondo livello". Al termine del comunicato, il Cdr del "Corriere" chiede al direttore, Ferruccio de Bortoli, "un parere scritto sull'intera questione e in particolare sul progetto economia". Ma quel che è già evidente è che nel gruppo editoriale lo scontro, se prima era tra dipendenti e azienda, ora si è fatto sempre più interno, tra gli stessi giornalisti.

 

 

Ferruccio de Bortoli Paolo Mieli Scott Jovane e Laura Donnini, amministratore delegato di RCS Libri.SCOTT JOVANE CALABRESI ANDREA MONTI FERRUCCIO DE BORTOLI A BAGNAIA SEDE CORRIERE DELLA SERA pedro j ramirez il twitt di John Elkann alla fine della sua intervista da parte di de Bortoli DIEGO DELLA VALLE CON SCARPE TODS

Ultimi Dagoreport

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?