SAN RAFFAELE AIUTACI TU! - CHI SARÀ IL NUOVO RETTORE DELL’UNIVERSITÀ DI DON VERZÉ? IN POLE C’È ALBERTO ZANGRILLO, EX MEDICO DEL POMPETTA (DOCENTE, NON A CASO, DI RIANIMAZIONE), VINCITORE ALLE PRIMARIE GRAZIE ALLA PROMESSA DI PORTARE IN DOTE 1 MLD $ DELLA “MARCUS VITRUVIUS FOUNDATION” - MA LA FONDAZIONE È “IRREPERIBILE”! - IL NEOPROPRIETARIO ROTELLI POTREBBE ENTRARE NEL CDA CON UN SUO CANDIDATO ALLA GUIDA DELL’ATENEO…

Simona Ravizza per il "Corriere della Sera"

L'ateneo sorge sotto la Cupola, in cima svetta l'Arcangelo San Raffaele: ma nelle aule dedicate da don Luigi Verzé a santi e sapienti, filosofi, medici e scienziati, adesso è tempo di faide. Una lotta che emerge chiaramente da email, lettere e raccomandate rimaste finora riservate. In palio c'è la guida della prestigiosa Università Vita Salute del San Raffaele.

Il candidato in pole position è Alberto Zangrillo, docente di Rianimazione, nonché medico dell'ex premier Silvio Berlusconi, che - come anticipato dal Corriere lo scorso 24 maggio - è uscito vittorioso dalle primarie, istituite con lo scopo di individuare il rettore più gradito al corpo accademico. Ma la sua ascesa fa storcere il naso a chi - come la filosofa Roberta De Monticelli - vuol farsi promotore di una battaglia per l'etica e la trasparenza, tra filantropi annunciati e mai arrivati e ambizioni di potere. Ma non solo.

Già un mese fa, nel mezzo della lotta per la successione a don Luigi Verzé alla guida dell'ateneo, il professor Antonio Emilio Scala va all'attacco: «La raccomandata inviata in via Favre 6, a Chiasso, è ritornata indietro con l'indicazione: "Il destinatario è irreperibile all'indirizzo indicato". Resto tuttora in attesa di precisazioni».

Lì, a Chiasso, doveva esserci la sede legale della Marcus Vitruvius Foundation (MVF), la pluriannunciata charity internazionale che avrebbe dovuto investire nell'ateneo un miliardo di dollari in cinque anni. E, invece, niente. Così proprio a quell'Alberto Zangrillo ora candidato a diventare rettore - e tra i principali sostenitori della MVF - la fantomatica sponsorizzazione inizia a costare le prime grane. Un nuovo colpo al medico del Cavaliere arriva, poi, dalle pagine del Corriere, con una lettera della stessa De Monticelli dove - anche se senza far nomi - la filosofa solleva la questione della charity e ricorda i dubbi sollevati sulla sua esistenza da inchieste giornalistiche.

Altra lettera di Scala il 13 giugno, nuova dose di veleno: «Le risorse di cui l'Università ha assoluto bisogno sono la competenza, la qualità e lo spirito di appartenenza dei suoi docenti, l'entusiasmo, l'applicazione allo studio e alla ricerca dei suoi studenti, l'opera intelligente e la disponibilità di tutto il personale non docente e non i miracolistici quanto improbabili interventi di fantomatici finanziatori».

Così Zangrillo, ieri sera al telefono, s'innervosisce: «Per favore basta con la charity - dice -. Era nostro dovere, come va ripetendo anche Clementi (Massimo, preside di Medicina, ndr), vagliare l'opportunità di ricevere fondi di origine filantropica. L'operazione, almeno per il momento, è andata male? Pazienza, ma ciò non ha nulla a che vedere con la mia candidatura a rettore. Io mi sono messo semplicemente al servizio di un'istituzione, la mia storia e il mio curriculum scientifico parlano per me».

Tutti contro tutti? L'Università Vita Salute, che conta quasi duemila iscritti tra Medicina, Psicologia e Filosofia, è stata l'ultima roccaforte del potere di don Luigi Verzé e dei suoi fedelissimi (i Sigilli). Due di loro, Raffaella Voltolini e Gianna Zoppei, da sempre le più vicine al prete manager, siedono nel consiglio di amministrazione dell'ateneo che dovrà scegliere il rettore verosimilmente entro l'autunno. Le altre cinque poltrone sono occupate dai presidi Massimo Clementi e Michele Di Francesco (in rappresentanza del senato accademico), dagli uomini di legge Ruggero Pesce (magistrato) e Emanuele Rimini (avvocato) entrati con l'accordo dei commissari del Tribunale fallimentare, infine c'è il presidente del cda, Antonio E. Scala (ex preside di Medicina, considerato vicino alle Sigille e in stretti rapporti con l'ex ministro Ferruccio Fazio). Numerose cordate, con un unico obiettivo: comandare l'Università del San Raffaele.

Non mancano le incognite legate all'ingresso di Giuseppe Rotelli al San Raffaele: il neoproprietario entrerà con suoi rappresentanti anche nel cda dell'ateneo, modificando magari gli equilibri di potere? Lo farà prima o dopo l'elezione del nuovo rettore? Una cosa è certa: «Il recupero organico dell'attività didattica universitaria - dice l'imprenditore nel suo discorso d'insediamento, lo scorso 16 maggio - sarà obiettivo prioritario della mia gestione».

 

Alberto Zangrillo il medico di BerlusconiAlberto Zangrillo e Paolo BonaiutiUNIVERSITA SAN RAFFAELEBerlusconi in auto con il medico Zangrillo arriva al tribunale ROBERTA DE MONTICELLIGIUSEPPE ROTELLI

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