DELLA VALLE SHOW, 100SIMA REPLICA - LO SCARPARO NON VUOLE UN “BACIA PANTOFOLE” COME AMMINISTRATORE DI RCS, E ANNUNCIA NUOVI ACQUISTI DI AZIONI (“IL PATTO NON ESISTE PIÙ, C’È UN MALUMORE FORTE”). LA BORSA CAPISCE CHE DIEGUITO VUOLE BUTTARE ALTRI MILIONI NEL POZZO DI VIA SOLFERINO, E IL TITOLO GUADAGNA IL 5% - SUL NOME DELL’AD, SI PENSA AL CAPO DI MICROSOFT ITALIA, PIETRO SCOTT JOVANE…


1 - RCS: DELLA VALLE, SERVONO MANAGER BRAVI NON BACIA PANTOFOLE
(ANSA) - Alla guida di Rcs servono "manager bravi, con una visione internazionale, che vogliano essere apprezzati per il lavoro fatto e non per il bacio della pantofola. Che poi si sente parlare di Mediobanca e la gente si impressiona un po'...". Lo ha detto Diego Della Valle a proposito del processo di identificazione del nuovo a.d del gruppo. Il patron della Tod's ha anche fatto un riferimento sibillino ad altre vicende per le quali si è detto "preoccupato": per "altre questioni che vediamo in giro - ha detto -, che una volta, quelli che io chiamo vecchi marpioni, erano molto più bravi a condirle".

Della Valle ha sottolineato quindi l'importanza di una scelta fatta in fretta. "Speriamo che il nuovo A.d sia bravo", ha detto spiegando che per quanto presto arrivi, con anche "un presidente che è stato appena nominato, che è una persona seria ma non conosce l'azienda", "ci impiegherà un anno a capire qualcosa". Ma "forse - ha aggiunto - si tratta di fare ragionamenti un po' più articolati, però tipici di chi investe denaro nelle aziende ed è abituato a farle funzionare e non di piccolo cabotaggio" come quando si va "a vedere dove si può mettere il cappello, in questo caso sul Corriere della Sera".

"Un'azienda perché sia veramente libera, non basta la libertà di chi ci lavora, ci vuole anche la libertà e l'indipendenza dei propri bilanci". Con la scelta dell'a.d di Rcs "é stata fatta una brutta frittata che non ha soddisfatto nessuno e anche chi l'ha messa in piedi se potesse tornare indietro lo farebbe immediatamente". "Speriamo che arrivi qualcuno e che soprattutto operi nell'interesse degli azionisti", ha aggiunto Della Valle augurandosi quindi che nel nuovo Cda - "composto da persone di qualità, ma ci sono pochi indipendenti" -, i consiglieri "dimostrino di essere indipendenti nel lavoro che faranno".

Il nuovo A.d di Rcs MediaGroup, ha dichiarato poi Della Valle, non dovrà interferire con la gestione editoriale del Corriere della Sera, dove comunque i giornalisti "non sono mai stati liberi come ora". "Auguriamoci - ha detto l'imprenditore marchigiano - che nessuno cerchi di dare fastidio alla gestione editoriale della Rizzoli, soprattutto al Corriere della Sera, perché sarebbe un fatto grave. Io ritengo che i giornalisti e il direttore del Corriere non siano mai stati liberi come ora. Lo sono stati anche in passato, per quanto mi riguarda, ma credo che oggi abbiano la sicurezza di poter fare il loro mestiere perché gli interlocutori sono vari e non più compattabili in un sistema come una volta".


2 - RCS: DELLA VALLE, HO IMPRESSIONE CHE PATTO NON ESISTA PROPRIO PIU'
Radiocor - 'La mia precisa impressione e' che il Patto non esista proprio piu'. Ho assistito all'ultima riunione ad un malumore forte, anche da parte di persone che per quieto vivere non lo dicono ed eviteranno di dirlo per un po'. Pero' di fatto non c'e' piu''. Cosi' Diego Della Valle, socio di Rcs al 5,4%, in merito al destino del sindacato di Rcs. Sulla possibilita' che altri soci escano dal capitale, l'imprenditore ha detto: 'Ho sentito dire questa cosa da Perissinotto ma l'ho sentita anche da molte altre persone, anche se oggi, ovviamente per correttezza, si espongono il meno possibile'.

Della Valle ha poi aggiunto: 'Speriamo che trovino in fretta l'amministratore delegato e che sia anche bravo. Io un nome ce l'avevo ed era quello di Perricone (attuale a.d. in uscita, ndr), ma credo che dovranno svegliarsi, l'azienda non puo' rimanere senza guida'. Della Valle anche espresso l'intenzione di volere crescere ulteriormente nel capitale della societa' che controlla il Corriere della Sera affermando: 'Sono un grande azionista e ho intenzione di crescere ancora, e' importante che il gruppo sia ben gestito'. A chi gli chiedeva i tempi dell'ulteriore crescita, Della Valle ha risposto che avverra' 'nel breve termine'.


3 - RCS: CHIUDE IN FORTE AUMENTO IN PIAZZA AFFARI, +5%
(ANSA) - Giornata molto positiva per Rcs in Borsa dopo le parole di Diego Della Valle che, tra l'altro, ha annunciato di voler crescere ancora nella quota azionaria: il titolo, dopo un passaggio in asta di volatilità, è salito del 5,59% finale a 0,699 euro, in una seduta nella quale gli indici generali di PIazza Affari hanno ceduto oltre il 2%. Poco significativi gli scambi (1,4 milioni) in rapporto al capitale sociale (si tratta dello 0,2%), in quanto il 'flottante' in Borsa del titolo è assai ridotto, ma si tratta comunque di un livello doppio rispetto alla media quotidiana dell'ultimo mese di Piazza Affari.


4 - RCS, VERSO SOLUZIONE PONTE CON STILLI
Nicola Di Molfetta per www.economiaweb.it

È il Diego furioso l'animatore dell'assemblea annuale degli azionisti Rcs Media Group, società editoriale che pubblica, fra le altre cose, il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport. Della Valle, dopo avere abbandonato il patto di sindacato lo scorso 4 aprile, non ha mancato di sfruttare la ribalta dell'assise plenaria dei soci di via Solferino per tornare a sferzare il "salotto buono" della finanza. A cominciare dall'argomento del giorno: il nuovo amministratore delegato.

Sul tema, l'assemblea non sembra in grado di sciogliere alcun nodo. E quindi, secondo quanto appreso da Economiaweb.it, si va verso l'interim a Riccardo Stilli, attuale direttore finanziario del gruppo e vicedirettore generale.

LA SOLUZIONE PONTE CON STILLI DIRETTORE GENERALE.

Secondo quanto Economiaweb.it ha appreso, la decisione presa dal nuovo vertice di Rcs è quella di conferire all'attuale direttore finanziario, Riccardo Stilli, l'incarico di direttore generale affidandogli una sorta di incarico ad interim sulla gestione della casa editrice, almeno fino a quando non sarà individuato il nome giusto per la carica di amministratore delegato.

UFFICIALIZZATI I NOMI DEL NUOVO CONSIGLIO D'AMMINISTRAZIONE.

Intanto, sono stati ufficialmente nominati nel consiglio d'amministrazione (cda) di Rcs MediaGroup i consiglieri espressione della nuova governance decisa dal patto di sindacato a inizio aprile. L'assemblea degli azionisti ha nominato un cda a 12 componenti in cui figurano Angelo Provasoli, che secondo le attese verrà nominato presidente dal board in corso. Sono stati eletti, poi, Umberto Ambrosoli, Roland Berger, Andrea Campanini Bonomi, Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti (presidente uscente), Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Angelo Provasoli e Giuseppe Vita. Per le minoranze entra Giuseppe Rotelli. Il dodicesimo consigliere secondo le attese sarà il nuovo amministratore delegato.


5 - RCS: SCOTT JOVANE IN POLE PER LA POLTRONA DI A.D. (MI.FI.)
MF-DJ)--In cima alla lista dei candidati per il ruolo di a.d. Di Rcs Mediagroup ci sarebbe Pietro Scott Jovane, attuale ad di Microsoft Italia.

E' quanto ha appreso da MF-Milano Finanza. Gli altri candidati che hanno superato le diverse fasi della selezione sarebbero Andrea Zappia (al vertice della pay tv satellitare Sky Italia), Stefano Sala (ceo del centro media GroupM, gruppo Wpp), Giulio Lattanzi (attuale direttore generale di Rcs Quotidiani) e Giuseppe Cerbone (attuale ad e dg dell'Ansa). Ma e' proprio sul nome di Jovane che si sarebbe trovata la quadratura del cerchio a cavallo della settimana. Il manager della Microsoft, nato a Cambridge (Massachusetts, Usa) il 27 settembre 1968, per le competenze maturate e la vocazione internazionale avrebbe messo d'accordo sia i grandi elettori del patto Rcs sia alcuni importanti azionisti.

A partire dal presidente di Mediobanca Renato Pagliaro che ha condiviso la candidatura di Jovane con il presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, e il presidente della Fiat, John Elkann. Inoltre, il nome dell'amministratore delegato di Microsoft Italia avrebbe trovato la piena condivisione di Giuseppe Rotelli, principale azionista singolo del gruppo di Via Rizzoli con il 16,55% ancorche' fuori dal patto di sindacato.

A pochi giorni dalla scadenza di mercoledi' 2 maggio, giorno di convocazione dell'assemblea per l'approvazione del bilancio 2011 (chiuso con una perdita di 322 milioni) e della nomina del nuovo consiglio d'amministrazione, pare che i dubbi sul futuro top manager dell'azienda siano stati fugati. Dopo un mese di intense ricerche e di valutazioni di curricula di manager di mezza Italia, sarebbe stata stilata una short list di cinque nomi nella quale compaiono manager dal consolidato backround professionale.


6 - RCS: PAOLO MERLONI;OGGI NO NUOVO A.D,VOGLIAMO SCEGLIERE BENE
(ANSA) - "Oggi non c'é. Vogliamo scegliere bene" il nuovo amministratore delegato di Rcs MediaGroup. Lo ha detto Paolo Merloni, consigliere del gruppo del Corriere della Sera, tra i pochi componenti del vecchio board riproposti nella lista di maggioranza per una conferma in Cda. Merloni è stato avvicinato all'ingresso dell'assemblea degli azionisti Rcs.

7 - RCS: MARCHETTI, CORRETTO A.D SIA IDENTIFICATO DA NUOVO CDA
(ANSA) - "Mi sembra corretto che venga identificato dal nuovo Cda": Lo ha detto il presidente uscente di Rcs MediaGroup Piergaetano Marchetti parlando del processo di individuazione del nuovo amministratore delegato della società. "E' più facile che ci sia una rosa di nomi su cui il Cda scegliera". Secondo la lista presentata dal patto di sindacato é atteso che Marchetti venga confermato oggi dall'assemblea dei soci in Cda.

8 - RCS: PERRICONE, IN 3 MESI PUBBLICITA' ITALIA MEGLIO MERCATO
(ANSA) - Rcs MediaGroup ha visto nel primo trimestre una raccolta pubblicitaria in Italia "decisamente migliore rispetto alla concorrenza" con un margine operativo lordo che, nonostante il difficile quadro congiunturale, sarà non troppo dissimile sia dai propri obiettivi, sia dal Mol del primo trimestre dello scorso anno. Lo ha detto l'a.d uscente Antonello Perricone nel corso dell'assemblea degli azionisti.

"Non è ancora il tempo di parlare di trimestrale, che sarà esaminata a metà maggio dal Cda - ha detto Perricone -. Quello che oggi possiamo dire è, che in base ai dati in nostro possesso per quel che riguarda la pubblicità, credo che i dati Rcs in Italia siano decisamente migliori rispetto alla concorrenza e questo dovrebbe consentirci, pur in presenza di un calo dei ricavi pubblicitari, di avvicinare il risultato di ebitda non solo rispetto a quello previsto ma anche a quello dell'anno precedente, grazie alla continua azione sui costi, che in Spagna si è dovuto ulteriormente portare avanti con dei nuovi piani di interventi".

 

 

DELLA VALLE FERRUCCCIO DE BORTOLI ANTONELLO PERRICONE AD RCS ANTONELLO PERRICONE AD RCS PIERGAETANO MARCHETTI PAOLO MIELI Angelo ProvasoliPIETRO SCOTT JOVANELUCA CALLEGARI E PIETRO SCOTT JOVANEint06 giovanni bazolialberto nagel renato pagliaro LaStampaJohn Elkann Umberto Ambrosoli carlo pesenti

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…