google

SE SEI L’UNICO MOTORE DI RICERCA, SEI PER FORZA IL MIGLIORE – GOOGLE HA ELIMINATO LA CONCORRENZA…PAGANDO – “BIG G” PERDE LA CAUSA ANTITRUST NEGLI USA SULLE RICERCHE ONLINE: “HA AGITO ILLEGALMENTE PER MANTENERE UN MONOPOLIO” – SECONDO LA SENTENZA, L’AZIENDA HA PAGATO MILIARDI DI DOLLARI L’ANNO AD APPLE, SAMSUNG E VERIZON PER DIVENTARE AUTOMATICAMENTE IL PROVIDER DI RICERCA SUI LORO SMARTPHONE E BROWSER E CONQUISTARE IL 90% DEL MERCATO…

GOOGLE PERDE LA CAUSA ANTITRUST SULLE RICERCHE ONLINE

Claudio Salvalaggio per l’ANSA

 

google

"Google ha agito illegalmente per mantenere un monopolio nella ricerca online": prima, storica sentenza antitrust dell'era moderna di internet contro un gigante tecnologico. La decisione del giudice federale della capitale Usa Amit P. Mehta da' ragione al dipartimento di Giustizia e agli stati americani che nel 2020 avevano citato in tribunale Google, accusandolo di aver consolidato illegalmente il suo predominio, in parte, pagando ad altre aziende, come Apple e Samsung e Verizon, miliardi di dollari all'anno per diventare automaticamente il provider di ricerca sui loro smartphone e browser web.

 

In una sentenza di 286 pagine, il giudice ha stabilito che il colosso di Menlo Park ha bloccato circa il 90% del mercato della ricerca su Internet tramite una partnership con Apple (18 miliardi di dollari nel 2021 secondo il New York Times) e gli altri operatori di tlc.

 

google

E ha sentenziato che Google ha penalizzato Microsoft nel mercato degli annunci pubblicitari visualizzati accanto ai risultati di ricerca, consentendole di dominare illegalmente anche quel mercato. La decisione arriva dopo un processo di 10 settimane celebrato lo scorso anno.

 

Il governo federale e vari stati sostenevano che pagando miliardi di dollari per essere il motore di ricerca automatico sui dispositivi dei consumatori, Google aveva negato ai suoi concorrenti l'opportunità di costruire la scala richiesta per competere con il suo motore di ricerca. Nella sua testimonianza, il ceo di Microsoft Satya Nadella si era detto preoccupato che il dominio del suo rivale avesse creato un "Google web" e che il suo rapporto con Apple fosse "oligopolistico".

 

google

E aveva ammonito che se avesse continuato imperterrito, probabilmente Google sarebbe diventato dominante anche nella corsa allo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Google dal canto suo si era difesa affermando che stava vincendo la sfida "perché era migliore".

 

Il provvedimento non include rimedi per il comportamento della societa' di Menlo Park ma ora il giudice Mehta dovra' decidere in merito, costringendo potenzialmente l'azienda a cambiare il suo modo di operare o a vendere parte della sua attività.

 

La sentenza quindi potrebbe alterare radicalmente il modo di Big Tech di muoversi nel mercato. Secondo il New York Times, la decisione è la vittoria più significativa fino ad oggi per le autorita' regolatorie americane che stanno cercando di frenare il potere dei colossi della tecnologia e probabilmente influenzera' altre cause antitrust governative contro Google, Apple, Amazon e Meta (proprietario di Facebook, Instagram e WhatsApp).

google

 

Google preannuncia appello in caso antitrust

(ANSA) - Google fara' appello contro la sentenza di un giudice federale secondo cui il colosso di Manl Park ha agito illegalmente per mantenere un monopolio nella ricerca online. Lo ha reso noto l'azienda.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...