alberto nagel carlo messina

LA BOCCIATURA DEI SOCI DELL'ISTITUTO ONCOLOGICO EUROPEO ALLA PROPOSTA DI FUSIONE AVANZATA DA GIANFELICE ROCCA (HUMANITAS) E PAOLO ROTELLI (POLICLINICO SAN DONATO) SEGNA IN REALTÀ, DOPO LA PARTITA SULLE GENERALI, LA SECONDA CLAMOROSA SCONFITTA DI CARLO MESSINA, CEO DI INTESA SANPAOLO, AD OPERA DI ALBERTO NAGEL, CEO DI MEDIOBANCA

1. MAIL

alberto nagel carlo messinaalberto nagel carlo messina

Caro Dago, la bocciatura dei soci dell'Istituto Oncologico Europeo alla proposta di fusione avanzata da Gianfelice Rocca (Humanitas) e Paolo Rotelli (Policlinico San Donato) segna in realtà, dopo la partita sulle Generali, la seconda clamorosa sconfitta di Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo, ad opera di Alberto Nagel, ceo di Mediobanca.

Con simpatia.

Andrea Giacobino

 

2. MEDIOBANCA BATTE UNICREDIT NELLA BATTAGLIA SULLA SANITÀ

Camilla Conti per il Giornale

nagel e moglie nagel e moglie

 

 Il matrimonio fra Ieo, Humanitas e Policlinico San Donato non s' ha da fare. Ma quello consumato ieri fra big del credito è stato uno scontro più sul ring della finanza che su quello della sanità lombarda.

Qui la linea Maginot alzata da Mediobanca ha retto: l' assemblea dei 19 soci dello Ieo, l' Istituto Europeo di Oncologia, ha infatti deciso di respingere le offerte, quella non vincolante del 19 gennaio e l' ultima del 3 marzo dei gruppi Humanitas e Policlinico San Donato per l' acquisto dell' istituto fondato da Umberto Veronesi e della controllata Centro Cardiologico Monzino.

 

Gli azionisti riuniti ieri nella sede di Piazzetta Cuccia hanno invitato il cda «a svolgere in piena autonomia, con l' ausilio di primari consulenti internazionali nel campo della medicina oncologica e cardiologica, un' analisi circa il posizionamento dello Ieo e del Monzino rispetto ai principali cancer e cardiovascular center internazionali», si legge in una nota dello Ieo.

ROTELLI MARONI SAN DONATOROTELLI MARONI SAN DONATO

 

marco alloisio, presidente lilt e primario di oncologia toracica humanitas, canta con un gruppo di biondemarco alloisio, presidente lilt e primario di oncologia toracica humanitas, canta con un gruppo di bionde

Risultato: l' assemblea ha deciso di «non dare seguito» all' offerta non vincolante di acquisto dei gruppi Humanitas e San Donato rispettivamente presieduti da Gianfelice Rocca e Paolo Rotelli sia alla loro successiva comunicazione del 3 marzo, con cui avevano rinunciato ad acquisire la totalità dello Ieo e promesso di investire l' 80% degli utili in ricerca per i prossimi dieci anni. Il verdetto per Mediobanca, contraria alla vendita fin dall' inizio, non era scontato. Tanto che alla fine della settimana scorsa, in vista della sfida di ieri, l' istituto guidato da Alberto Nagel ha consolidato la sua posizione di primo socio dello Ieo rilevando le quote di Italcementi e Edison, pari a circa il 9% del capitale, e presentandosi in assemblea con una partecipazione del 24% (prima aveva il 14,7%).

Giuseppe Rotelli Giuseppe Rotelli BAZOLI GROS PIETRO  MESSINABAZOLI GROS PIETRO MESSINA

 

Mossa azzeccata. Perché ieri in assemblea oltre alla mozione presentata da Mediobanca, che poi è passata con circa il 54% del capitale presente, è arrivata anche quella più «morbida» di Unicredit (al 13,4% dello Ieo) che prevedeva di soprassedere sull' offerta del tandem Rocca-Rotelli - non più attuale, secondo gli stessi offerenti - anziché bocciarla.

 

La prima manifestazione di interesse era arrivata dai gruppi Humanitas e San Donato con l' obiettivo di dare vita a due poli di eccellenza nell' oncologia da un lato e dall' altro - in partnership con il Monzino - per le affezioni cardiovascolari. La moglie di Umberto Veronesi, Sultana Razon, aveva visto di buon grado il piano delle due aziende che avrebbe creato «uno dei maggiori centri per la lotta al cancro a livello mondiale».

GIANFELICE ROCCAGIANFELICE ROCCA

 

Ma la battaglia si è giocata soprattutto nel «salotto» dei soci finanziari: oltre Mediobanca e Unicredit, UnipolSai (al 14,3%), Intesa (7,3%) e Generali (5,8%). Con il fronte del no, capitanato da Mediobanca, si sarebbero schierate anche Unipol, Generali (5,8%), Telecom (2,08%), mentre Intesa ha sostenuto l' operazione di Rocca e Rotelli insieme a Rcs (al 5,08%), Mediolanum (4,6%), Allianz (5,8%), Pirelli (6,06%) e ieri anche a Unicredit. Che, ricordiamolo, di Mediobanca è primo azionista con l' 8,5%.

 

In una dichiarazione congiunta, i vertici di Humanitas e San Donato si definiscono «dispiaciuti» per la decisione presa dall' assemblea: «Rimaniamo convinti che in uno scenario come quello attuale sia necessario avere una visione globale, una strategia comune per favorire investimenti nella ricerca e nell' innovazione clinica, ma anche grandi dimensioni che consentano di perseguirla».

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…