SEDUTA MOSCIA PER PIAZZA AFFARI (-0,1%) - MPS (-2,4%) ATTENDE IL CDA SULL'AUMENTO DI CAPITALE FINO A 3 MILIARDI - BALZA MEDIASET (+3,7%) MENTRE ADREANI SMENTISCE CHE COORDINERA' LA RINATA FORZA ITALIA

Carlotta Scozzari per Dagospia

Seduta poco mossa per il listino milanese, che chiude l'ultima giornata di mercato della settimana con l'indice Ftse Mib in calo dello 0,10% a 18.822,31 punti, questa volta un po' peggio delle altre piazze europee, che hanno chiuso soprattutto con segno positivo.

A spingere il paniere milanese in area appena negativa sono state in particolare le banche, con il Banco Popolare in flessione dell'1,11%, e Mps giù del 2,44 per cento. Secondo indiscrezioni, il 28 novembre dovrebbe riunirsi un consiglio di amministrazione dell'istituto di Rocca Salimbeni che potrebbe decidere sulla tempistica dell'aumento di capitale fino a 3 miliardi di euro. Tra le banche, ha terminato la giornata in controtendenza, in forte rialzo, la Popolare Emilia Romagna, in crescita del 2,56 per cento. Flessione analoga a Mps per Saipem, che ha ceduto sul campo il 2,41%, proseguendo così la fase discendente.

Oltre alla Popolare dell'Emilia Romagna, in cima al listino principale si sono posizionate la Exor della famiglia Agnelli (+2,25%) e la controllata Fiat (+1,36%), spinta dalle anticipazioni di stampa sulla valutazione di Chrysler e dall'innalzamento del rating a "buy" ("comprare") da parte degli analisti di Equita Sim.

Nel settore del lusso, continua la buona intonazione di Ferragamo (+3,77%), mentre frena la società dell'occhialeria Luxottica lasciando sul parterre di Borsa l'1,46 per cento.
Lieve calo dello 0,84% per le Generali, mentre il mercato ipotizza un interesse al 60% di Sace che dovrebbe rientrare nel piano di privatizzazioni annunciato ieri dal premier Enrico Letta.

Gli esperti di Equita Sim, ad esempio, ipotizzano che l'acquisizione della partecipazione da parte del gruppo del Leone potrebbe costare oltre 4 miliardi e perciò implicare un aumento di capitale per la compagnia guidata dall'amministratore delegato Mario Greco.

In deciso rialzo del 3,74% Mediaset, nel giorno in cui l'ad Giuliano Adreani ha smentito le indiscrezioni di stampa che lo indicavano come possibile coordinatore della rinata Forza Italia. Fuori dal paniere principale, Tiscali ha guadagnato oltre il 10%, spinta dalle indiscrezioni riferite dal quotidiano Mf che parlano di un possibile interesse da parte di Sky Italia.

 

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