GOOGLE, MASTER OF WORLD - CON IL NUOVO SERVIZIO DI SPEDIZIONE “GOOGLE SHOPPING EXPRESS”, L’AZIENDA DI MOUNTAIN VIEW SFIDA AMAZON- IL SERVIZIO COSTA MENO DEL CONCORRENTE E GARANTISCE LA SPEDIZIONE DI UN OGGETTO IN GIORNATA - GOOGLE NON HA UN MAGAZZINO COME AMAZON, MA SI LIMITA A FARE DA TRAMITE FRA LE GRANDI CATENE E I CLIENTI, OFFRENDO ANCHE METODI DI PAGAMENTO E CONSEGNA MOLTO COMODI...
Alessio Lana per "Corriere.it"
Picasso diceva che "i bravi artisti copiano, i grandi artisti rubano" e questo spirito sembra guidare Google Shopping Express, il nuovo servizio di acquisti online che Big G starebbe sviluppando per sfidare Amazon. Ancora non è chiaro se e quando verrà lanciato ma tutto fa pensare che non manchi molto.
SFIDA A AMAZON PRIME - Il duello tra i due titani si svolge soprattutto sulla rapidità della consegna e l'abbattimento dei costi di spedizione, i due storici talloni d'Achille dell'e-commerce nei confronti dei negozi fisici. Il furto in questo caso riguarda Amazon Prime, l'abbonamento annuale che in Italia costa 9,99 euro e consente di avere spedizioni in due o tre giorni lavorativi senza ulteriori sovrapprezzi mentre negli Stati Uniti permette di ricevere i prodotti il giorno stesso per un costo di 69 dollari annui. Google starebbe pensando di rubare l'idea di Amazon e di abbassare il prezzo di dieci dollari, un primo passo per battere la compagnia di Jeff Bezos sul suo stesso terreno.
UGUALE MA PIà ECONOMICO - Quest'ultimo infatti è il fronte più interessante e non a caso è ciò su cui Google sta puntando. La spedizione in giornata è ciò che può far pendere l'ago della bilancia a favore dello shopping online rispetto a quello tradizionale e soprattutto risponde all'acquisto d'impulso: la volontà di acquistare e di avere subito ciò che si desidera.
SOLO UN INTERMEDIARIO - Scomodando un altro genio, il chimico settecentesco Antoine-Laurent de Lavoisier, possiamo dire che la filosofia di Google nello shopping rimane la stessa adottata finora, ovvero "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma". Google non crea contenuti, li diffonde, e allo stesso modo non acquisterà merce né la riporrà in enormi magazzini come fa Amazon ma fungerà solamente da intermediario, mettendo in comunicazione le grandi catene come Target, Walmart, Walgreens e Safeway con gli eventuali acquirenti.
RICERCA E ACQUISTI - Queste catene infatti hanno la forza di essere diffuse sul territorio e quindi di raggiungere in giornata anche luoghi remoti dell'enorme continente americano. Ci si potrebbe chiedere per quale motivo giganti del commercio come questi dovrebbero aderire all'iniziativa e il motivo è presto detto: Google ha la capacità di analizzare le nostre ricerche, sapere cosa ci interessa e di metterci in contatto con l'oggetto dei desideri come nessun altro.
IL CONTATTO CON L'UTENTE - A lato poi ci sono altri servizi di Big G che fanno da ponte tra il commercio online e la realtà . Il primo è sicuramente Google Shopping, finestra online presente nel motore di ricerca che aiuta l'utente a cercare il miglior prezzo per ogni tipo di prodotto, dalle casette da giardino ai computer passando per gli abiti. In Italia è ancora poco interessante, le imprese che fanno e-commerce sono di meno e meno avanzate rispetto agli States, dove il servizio è molto più efficiente, come se fosse una sorta di Postalmarket online.
SI PAGA CON WALLET - C'è poi Google Wallet, portafoglio elettronico che consente di registrare numeri di carta di credito o di conto corrente e di fare acquisti in sicurezza senza inserire ogni volta le classiche sedici cifre. Il pagamento così diventa istantaneo e da' all'acquirente l'impressione di essere sicuro, spingendo anche i più reticenti all'acquisto.
SI RICEVE CON BUFFERBOX - Altro classico problema del commercio online è ricevere i prodotti. Non tutti hanno una portineria e gli orari di consegna coincidono con quelli lavorativi. La risposta di Google è stata l'acquisizione in novembre di BufferBox, una piccola compagnia canadese che offre degli armadietti temporanei dove farsi spedire pacchi e lettere. Basta iscriversi online per ricevere un indirizzo di consegna e un pin e una volta che la merce è stata consegnata ci si reca nel centro di raccolta, si inserisce il codice personale e si ritira la merce.
LE AZIENDE PRIMA DI TUTTO - Quarto elemento è Channel Intelligence, che fornisce ai rivenditori tecnologie e consulenze per il commercio online. Acquisito da Google il mese scorso per 125 milioni di dollari, opera già in 31 Paesi con 850 tra negozi e catene, e in questa strategia globale sarebbe l'anello mancante per un servizio totale. Se Shopping Express andrà in porto, e non c'è motivo per ritenere il contrario, Google sarà in grado di aiutare le aziende a vendere online, di far conoscere all'utente l'esistenza di un certo prodotto, di farlo pagare in sicurezza e di riceverlo senza pensieri.
IL DILEMMA EUROPEO - Come dicevamo, ancora non si conosce la data di lancio ma è probabile che non sia troppo lontana. Terreno d'elezione saranno come sempre gli Stati Uniti, regno mondiale del commercio elettronico, mentre qui nella vecchia Europa dovremmo aspettare di più. Molto di più.
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