generali bazoli messina bollore nagel

E’ DA SETTEMBRE CHE IL TANDEM MESSINA-BAZOLI AVEVA MESSO NEL MIRINO GENERALI – ENTRO DOMENICA DEVONO DECIDERE SE ANDARE AVANTI O MOLLARE – ULTIMO ROUND DEL MATCH NAGEL-MESSINA – GRECO (ZURICH) PUNTA AD ENTRARE NEL GIOCO – FRANCESCO PROFUMO ARRABBIATO CON MESSINA - DELVECCHIO AL FIANCO DI NAGEL: GLI HA CURATO ALLA GRANDE L'OPERAZIONE ESSILOR-LUXOTTICA

 

Dagoreport

 

messina bazolimessina bazoli

Quattro giorni per vivere o morire. Entro domenica, Carlo Messina e Giovanni Bazoli dovranno decidere se andare avanti nell’operazione Generali o tornare indietro. Un’operazione che parte a settembre.

 

E’ dalla fine dell’estate che il duo incarica lo Studio Pedersoli di studiare da un punto di vista legale e societario un’eventuale aggregazione fra Banca Intesa e Generali. L’obbiettivo non è tanto conquistare Trieste “manu militari”, quanto togliere un boccone a Mediobanca pronta a far confluire Generali nell’orbita di Axa. Così, l’idea è orchestrare una mossa uguale e contraria e spingere il Leone verso le braccia di Allianz.

Banca IntesaBanca Intesa

 

A fine novembre, Messina ingaggia Mckinsey con un mandato ben preciso: elaborare un piano industriale tenendo conto di una possibile aggregazione fra Intesa, Generali ed Allianz.

 

donnet prima e dopodonnet prima e dopo

A dicembre, le interviste di Mustier (con Unicredit principale azionista di Mediobanca che, a sua volta, lo è di Generali) fanno capire a Alberto Nagel l’aria che tira; e per lui non è affatto buona a Piazzetta Cuccia. Così, anche per conservare la poltrona, accelera i colloqui per un’aggregazione contraria a quella che ha in mente Messina. Vale a dire, con Axa: compagnia assicurativa da cui proviene Phippe Donnet.

 

Una contromossa che a Nagel sarebbe stata consigliata da Vincent Bollorè che di Mediobanca controlla pur sempre l’8%. Il bretone è cresciuto alla corte di Antoine Bernheim che del Leone di Trieste è stato presidente: quindi, ha la compagnia nel cuore. E la coppia Nagel-Bollorè è la principale responsabile della defenestrazione di Alberto Minali. Il direttore generale delle Generali era profondamente contrario ad un’alleanza con Axa.

alberto nagel bollorealberto nagel bollore

 

Così Nagel, in combutta coi francesi, ha preso la regia della difesa di Trieste contro l’offensiva di Intesa; e s’è inventato l’acquisto del 3% della banca di Messina.

 

9 vincent bollore antoine bernheim lap9 vincent bollore antoine bernheim lapMARIO GRECO ZURICHMARIO GRECO ZURICH

Ieri o l’altro ieri, l’amministratore delegato di Intesa è rimasto un’ora al telefono con Oliver Bäte, omologo dell’Allianz per mettere a punto le strategie di seguire. Una cosa è certa: Mario Greco non vuole restare fuori dall’operazione che porterà ad un riassetto del sistema assicurativo in Italia. Così il numero uno di Zurich, con un passato in Generali, si sta consultando con Goldman Sachs e con Andrea Orcel (italianissimo), presidente dell’investment banking di Ubs.

 

alberto nagel carlo messinaalberto nagel carlo messina

L’aggressività di Messina contro Nagel è determinata dall’accusa all’ad di Mediobanca di svendere il sistema finanziario nazionale ai francesi, al solo fine di difendere la poltrona in Piazzetta Cuccia. In tal modo, il numero uno di Intesa punta ad avere al suo fianco il governo; o, quantomeno, l’establishment tricolore che conta.

jean pierre mustier jean pierre mustier

 

Chi è rimasto spiazzato dal blitz di Messina è stato Jean Pierre Mustier. Impegnato com’è nel road show sull’aumento di capitale, l’ad di Unicredit sta incontrando qualche problema di comunicazione agli investitori. Soprattutto perché sta presentando una banca con importanti partecipazioni azionarie (Mediobanca ed, a cascata, Generali) che potrebbe essere precarie nel brevissimo periodo.

FRANCESCO PROFUMO FRANCESCO PROFUMO

 

Chi è davvero incazzato con Messina è Francesco Profumo, presidente della Compagnia San Paolo: nessuno lo aveva informato dell’operazione. Insomma, Messina e Bazoli avevano ingegnato tutto senza dire nulla al principale azionista.

caltagironecaltagirone

 

Chi, infine, non ha dubbi da quale parte stare è Del Vecchio. L’altro giorno riceve una telefonata da Francesco Gaetano Caltagirone, entrambi azionisti “privati” di Generali. “Leonardo con chi stai?”, gli chiede l’editore del Messaggero. “Non ho dubbi: con Nagel”, risponde secco. Perché tanta certezza? Semplice: Nagel ha curato personalmente la cessione di Luxottica ai francesi di Essilor. 

leonardo del vecchioleonardo del vecchio

Ultimi Dagoreport

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…

fortunato ortombina barbara berlusconi diana bracco giovanni bazoli teatro alla scala

DAGOREPORT - MA CHE È, LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA SCALA SEMBRA ORMAI ESSERE QUELLO DI AVERE UNA "BARCA" DI ALMENO 40 METRI – TRA I GIÀ PRESENTI IN CDA, IL VELIERO DI FRANCESCO MICHELI È LEGGENDARIO, ARREDATO DA QUADRI E DA UN PIANOFORTE A CODA. VACANZE IN BARCA ANCHE PER BAZOLI E MAITE CARPIO CONIUGATA BULGARI - E LE NEW-ENTRY? DIANA BRACCO VELEGGIAVA SU “BEATRICE”, UN'IMBARCAZIONE IN LEGNO DI VALORE STORICO, DA LEI DONATA AL COMUNE DI IMPERIA. BARBARA BERLUSCONI, INVECE, USA IL LUSSUOSO YACHT DI PAPI SILVIO, IL “MORNING GLORY”…

michael czerny kevin joseph farrell bergoglio papa francesco vaticano pietro parolin matteo zuppi

PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15 DICEMBRE SCORSO CON UNA BRONCOPOLMONITE CHE NON GLI DA’ TREGUA: COLPI DI TOSSE, IL CONTINUO RESPIRO SPOSSATO, IN COSTANTE MANCANZA D'OSSIGENO - I MEDICI DELLA SANTA SEDE STANNO CURANDO LA BRONCOPOLMONITE CON DOSI MASSICCE DI CORTISONE. E CORRE VOCE CHE LO VOGLIONO PORTARE AL POLICLINICO GEMELLI PER RIMETTERLO IN PIEDI, MA LUI RIFIUTA (PREFERISCE IL FATEBENEFRATELLI) - I CARDINALI FEDELISSIMI DI FRANCESCO (TRA CUI MICHAEL CZERNY E KEVIN JOSEPH FARRELL) SI DANNO MOLTO DA FARE PER LA SALUTE DI BERGOGLIO. E TE CREDO: NELLA CHIESA VIGE UNO SPOIL SYSTEM RADICALE: IL GIORNO IN CUI IL PONTEFICE VOLA NELLA CASA DEL SIGNORE, TUTTE LE CARICHE DELLA CURIA ROMANA DECADONO…

daniela santanche giorgia meloni

LA “SANTA” NON MOLLA – DI FRONTE AL PRESSING SEMPRE PIÙ INSISTENTE DEI FRATELLI D’ITALIA, COMPRESO IL SUO AMICO LA RUSSA, E ALLA MOZIONE DI SFIDUCIA OGGI ALLA CAMERA, LA MINISTRA DEL TURISMO RESTA AL SUO POSTO. E OSTENTA SICUREZZA ANCHEGGIANDO CON PULCINELLA A MILANO. IMMAGINI CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA SEDIA I CAMERATI DI FRATELLI D'ITALIA, CHE CHIEDONO LA SUA TESTA ALLA MELONI. EVIDENTEMENTE, LA “PITONESSA” HA DEGLI ASSI NELLA MANICA SCONOSCIUTI AI PIU', CHE LA RENDONO SICURA DI NON POTER ESSERE FATTA FUORI…