donald trump parmiggiano reggiano

MAGNATE FINCHÉ POTETE – VINO, OLIO, FORMAGGI: TRA GLI IMPORTATORI AMERICANI NEGLI ULTIMI DUE MESI È SCATTATA LA CORSA AD ACCAPARRARSI I PRODOTTI MADE IN ITALY, PER ANTICIPARE I NUOVI DAZI ANNUNCIATI DA DONALD TRUMP – MA L’EFFETTO DELLE POSSIBILI “IMPOSTE” È STATO DI FATTO GIA’ NEUTRALIZZATO DAL CAMBIO: L’EURO HA PERSO L’8% SUL DOLLARO E DI CONSEGUENZA I PRODOTTI EUROPEI SONO DIVENUTI MENO CARI NEGLI STATI UNITI...

Estratto dell'articolo di Federico Fubini per www.corriere.it

 

donald trump

I vini Gaja, fra i marchi più apprezzati nell’altissima qualità italiana, hanno avuto un 2024 positivo negli Stati Uniti. Ma anche Rossana Gaja, che guida l’attività di famiglia dalle Langhe con il padre e i fratelli, è rimasta sorpresa dalla richiesta ricevuta di un importatore americano dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni: voleva anticipare i rifornimenti di quanto fosse già imbottigliato dei vini in uscita nel 2025. Aveva bisogno del prodotto entro questi giorni, gli stessi nei quali il prossimo presidente rientra alla Casa Bianca.

 

DAZI E NAZI - TRUMP E MUSK VISTI DA ELLEKAPPA

Rossana Gaja ha pensato […] «La possibilità di nuovi dazi» […] gli importatori americani, non solo di vino, si sono lanciati in un fenomeno internazionale di cui la richiesta ai Gaja e il made in Italy in genere è una parte: il «frontloading», l’anticipo delle importazioni da parte degli operatori americani per prevenire che nuovi possibili dazi della nuova amministrazione alzino i costi. Bloomberg, riferisce che in novembre il traffico di container in entrata al porto di Los Angeles è salito del 19% su un anno prima e i voli commerciali in uscita dalla Cina in dicembre hanno raggiunto frequenze da record per il 2024.

 

I Gaja […] hanno accelerato il confezionamento di Barbaresco già in bottiglia ed entro questo mese hanno coperto già il 50% dell’allocazione annua per il mercato americano.

 

made in italy

Non si è trattato di un caso isolato, nel made in Italy dell’eccellenza enogastronomica. Matteo Lunelli, amministratore delegato del gruppo vinicolo che porta lo stesso nome e presidente dell’associazione del lusso Altagamma, negli ultimi due mesi ha la stessa richiesta dall’importatore del Prosecco superiore Conegliano Valdobbiadene Bisol.  «Subito dopo l’elezione di Trump si era scatenato un po’ di panico, il timore di nuovi dazi era molto forte — dice Lunelli —. Oggi invece c’è la sensazione che nuovi sviluppi non siano così imminenti, anche se nessuno può fare previsioni».

 

made in italy agroalimentare 2

[…] l’effetto dei dazi è già stato anticipato e, in parte, neutralizzato dal mercato dei cambi. Dal 29 settembre scorso, quando i sondaggi hanno iniziato a mostrare le sue crescenti probabilità di vittoria, l’euro ha già perso l’8% sul dollaro e di conseguenza i prodotti europei sono divenuti meno cari di altrettanto negli Stati Uniti. Di fatto l’impatto di dazi al 10% sarebbe già quasi del tutto annullato prima che Trump entri alla Casa Bianca.

 

Eppure il tema è sentito. Le ricerche su Google della parola «dazi» in Italia negli ultimi due mesi e mezzo è ai massimi di sempre.  […]

 

LA FOTO UFFICIALE DI DONALD TRUMP PER L INAUGURATION DAY 2025donald trumpmade in italy

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