LA LEGA (CALCIO) SE NE FREGA – SILURO A SKY E MEDIASET: LA CONFINDUSTRIA DEL PALLONE È PRONTA (IN CASO DI OFFERTE NON SODDISFACENTI) A LANCIARE LA SUA TV “SERIE A”

Marco Bellinazzo per "Il Sole 24 Ore"

Oggi in Lega, secondo round della trattativa sul nuovo contratto per la commercializzazione dei diritti tv della Serie A per il triennio 2015/2018. In via Rosellini a Milano, saranno ascoltati i dirigenti di Sky, Mediaset, Rai e di M&p Silva (la società che vende all'estero le partite del massimo campionato di calcio), per fare il punto sulle criticità degli attuali contratti e soprattutto sulle prospettive del mercato.

Si tratterà di una ricognizione fondamentale per capire se l'intreccio fra crisi economica, rallentamento dei ricavi pubblicitari e delle entrate delle pay-tv, metterà a rischio gli incassi dei 20 club di serie A, pari a tre miliardi di euro nel triennio 2012/2015 (il 65% del loro fatturato complessivo).

Il convitato di pietra della riunione di oggi sarà il "Canale Serie A". Come anticipato sul Sole 24 Ore dello scorso 13 settembre, l'advisor della Lega di serie A, Infront, sta discutendo con i presidenti delle 20 società di A delle concreta possibilità che la Lega, in presenza di offerte non soddisfacenti dagli operatori (Sky e Mediaset che finora da soli hanno assicurato mediamente 829 milioni a stagione,) opti per la creazione di un proprio canale televisivo in modo da trasmettere direttamente i match e da rivolgersi, senza più intermediari, ai 4/5 milioni di tifosi abbonati alle pay-tv.

È indispensabile, infatti, per Marco Bogarelli, presidente di Infront, creare un'alternativa nel mercato televisivo italiano capace di aumentare la concorrenza, dato che lo sbarco di Al Jazeera più volte paventato non sembra essere all'orizzonte, e tenere alto il valore del prodotto calcio.

Quella concorrenza che altrove è stata garantita dalle battaglie fra broadcaster e aziende tlc (Bt contro BSkyb in Gran Bretagna e Sky contro Duetsche Telekom in Germania) da cui sono derivati aumenti dei fatturati da diritti tv del 69% in Premier (dai 786 a 1.328 milioni del triennio 2013/16) e del 52% in Bundesliga (da 412 a 628 milioni per il periodo 2013/17).

Per quanto il percorso per far nascere il Canale Serie A non sia semplice, la Lega di serie A fa sul serio e non parte da zero. Tant'è che ha già ottenuto il via libera amministrativo necessario a fondare una propria tv.

Già nel settembre del 2011 l'Agenzia per le Comunicazioni ha concesso l'ok alle trasmissioni via satellite, mentre nel novembre del 2012 è arrivata l'autorizzazione del ministero dello Sviluppo economico per quelle relative al digitale terrestre. Peraltro, la Lega di Serie A già produce autonomamente le immagini delle partite (con proprie telecamere che poi vengono integrate da quelle di Sky e Mediaset).

L'assemblea della Lega perciò dovrà solo decidere sul piano strategico se e come, avvalendosi dell'advisor Infront, utilizzare questi asset che dovranno essere implementati sul piano infrastrutturale con l'acquisto/affitto delle frequenze necessarie a trasmettere, con la predisposizione di decoder e schede e sul piano commerciale da un'adeguata rete di customer service.

Per questo occorrerà una decisione in uno dei prossimi incontri nel quale Bogarelli ha intenzione di ufficializzare la sua proposta. È vero, infatti, che il contratto in corso d'esecuzione scade il 30 giugno 2015, ma per farsi trovare pronti, si ragiona in Lega, serviranno almeno 18/20 mesi.

 

SkyMediasetRaiMARCO BOGARELLI INFRONT calcio pallone ARTEFATTI calcio tramontopaolo MALDINI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…