SPREAD A 129 PUNTI - PIAZZA AFFARI APRE IN CALO (-0,59%) - ALITALIA ASSUME 310 DIPENDENTI DOPO L’ACCORDO COI SINDACATI - PETROLIO IN CALO A 59,6 DOLLARI, ATTESA PER IL VERTICE OPEC

SAIPEM ALGERIA SAIPEM ALGERIA

1 - SPREAD BTP/BUND STABILE A 129 PUNTI

(ANSA) - Apertura stabile per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale segna quota 129 punti, lo stesso livello della chiusura di ieri. Il rendimento espresso è pari al 2,2%.

 

2 - MILANO APRE IN CALO (-0,59%) - SCIVOLONE SAIPEM (-5,4%), TENGONO WDF E ANSALDO

(ANSA) - Avvio di seduta negativo per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib segna un calo dello 0,59% a 23.469 punti. Scivolone di Saipem (-5,4%), tengono invece Wdf (+0,1%) e Ansaldo (+0,05%).

 

3 - ALITALIA: ASSUME 310 DIPENDENTI, ACCORDO COI SINDACATI

ANSALDO STS
ANSALDO STS

(ANSA) - Alitalia e i sindacati hanno raggiunto l'accordo per l'assunzione di 310 dipendenti nei settori manutenzione e ground. Lo si apprende da fonti sindacali, che precisano che le assunzioni sono in parte stabilizzazioni da contratti a tempo determinato ad indeterminato e in parte interessano ex dipendenti in mobilità. In cambio sono previsti strumenti di maggior flessibilità per l'ottenimento di una maggiore efficienza del servizio.

 

4 - BORSA: TOKYO CHIUDE A +0,07%, INVERTE ROTTA IN FINALE

alitalia logo passeggeroalitalia logo passeggero

(ANSA) - La Borsa di Tokyo termina gli scambi in rialzo, a +0,07%, con un allungo nel finale che ha invertito la rotta negativa: gran parte della seduta, infatti, e' stata positiva in scia alle decisioni della Bce, che ha confermato il quantitative easing, alla possibile schiarita sulla crisi della Grecia e all'indebolimento dello yen sul dollaro, tornato oltre quota 124. L'indice Nikkei guadagna 14,68 punti, a 20.488,19.

 

5 - PETROLIO: IN CALO A 59,6 DLR, ATTESA PER VERTICE OPEC

borsa Tokyoborsa Tokyo

(ANSA) - Petrolio in calo sui mercati, in attesa dell'apertura domani del vertice Opec dal quale si attende un mantenimento delle quote di produzione. Il greggio Wti del Texas scende così di 1 centesimo a 59,6 mentre il Brent arretra di 7 centesimi a 63,73 dollari.

 

6 - MORNING NOTE

Radiocor

 

Mercati: intesa piu' vicina sulla Grecia, anche Berlino vuole l'accordo. Tsipras tratta sul piano-ponte dei creditori. Merkel al fianco di Hollande per chiudere rapidamente. Draghi, ripresa incerta, piu' forza al Qe se necessario. L'inflazione fa volare i tassi dei Bund. I rendimenti dei titoli tedeschi a 10 anni risalgono a livelli di sette mesi fa. Lo spread col BTp sotto quota 130 (il Sole 24 Ore pag.1-2-3). Ocse: la ripresa e' iniziata (La Stampa pag.2).

petrolio war04 lappetrolio war04 lap

 

Bankitalia: meno derivati nei bilanci della banche italiane (Il Sole 24 Ore pag.27).

 

Banche: piano di Padoan per rilanciare il credito (La Stampa pag.17). Una superfondazione Verona-Treviso per rilanciare le banche del Nordest (Il Corriere della Sera pag.33).

 

Carige: per l'aumento e' il giorno della Consob. Atteso per oggi il verdetto dell'Authority (Il Corriere della Sera pag.33). Lo sconto si avvicina al 36% (Il Messaggero pag.17).

 

Telecom: entra nel mirino di Orange. Torna il possibile interesse del gruppo francese (dai quotidiani).

 

TELECOM ITALIA jpegTELECOM ITALIA jpeg

Inwit: per l'Ipo prezzo tra 3,25 e 3,9 euro, al via lunedi' (dai quotidiani).

 

Exor: appello ai fondi, bocciare il piano Axis-Parner Re (dai quotidiani). Finisce in tribunale l'opa americana (Il Messaggero pag.16).

 

Fca: Tesla apre al dialogo, 'Accordo possibile' (il Giornale pag.22).

 

Pirelli: hedge in manovra, il 20% dei soci cerca un rialzo dell'opa (la Repubblica pag.29).

 

Saipem: le banche al lavoro sull'aumento (Il Sole 24 Ore pag.24).

 

Zanetti-Segafredo: il debutto in Borsa si chiude a +0,2% (dai quotidiani).

 

Ilva: pronta a rinascere, 'In due anni zero perdite e tutti gli operai al lavoro'. Pronto il piano industriale dei tre commissari (la Repubblica pag.26).

 

Ex Lucchini: accordo Cevital-sindacati su Piombino, oggi le assemblee per votare il testo (dai quotidiani- sole 12).

 

Manetti Battiloro: brillano i conti, dalla corte dei Medici alla Borsa (QN-La Nazione pag.25).

 

Energia: e' scontro sulla carbon tax tra i colossi del petrolio. Descalzi (Eni): serve un prezzo per le emissioni di Co2, ma lo devono pagare tutti (Il Sole 24 Ore pag.30). Eni: la nuova sede regala 10 milioni all'immobiliarista (il Fatto quotidiano pag.8).

 

Guzzini: addio a Giovanni, signore delle lampade (dai quotidiani).

 

Lavoro: Istat, in aprile 159mila posti in piu'. La disoccupazione scende al 12,4%. Renzi, piu' facile assumere con il Jobs act. Squinzi: segnali positivi, ma senza industria non c'e' ripresa (Il Sole 24 ore pag.1-5). Licia Mattioli: 'La fiducia e' tornata. Non e' una fiammata' (La Stampa pag.3). Cambia la cassa integrazione, spunta la clausola anti-esodati. Poletti: staffetta generazionale (Il Corriere della Sera pag.3).

 

Federmeccanica: la meccanica fatica a rimettersi in moto (Il Sole 24 Ore pag.9).

 

Sud: Unioncamere, start up e nuove pmi, cosi' riparte il Mezzogiorno (Il Mattino pag.9).

 

Milano - incontro Unipol 'Calcolare il rischio non e' mai un azzardo'. Partecipa, tra gli altri, Pierluigi Stefanini, presidente Gruppo Unipol.

 

Milano - Assemblea 'Federlegnoarredo guarda al futuro. Milano capitale mondiale del design e dell'architettura' organizzata da FLA. Partecipano, tra gli altri, Giorgio Squinzi, presidente Confindustria; Paolo Gentiloni, ministro degli Affari Esteri; Roberto Snaidero, presidente FederlegnoArredo.

 

Fiumicino - Alitalia ed Etihad presentano il nuovo brand e le nuove livree degli aerei alla presenza del premier, Matteo Renzi. Intervengono il presidente e l'a.d. di Alitalia, Luca Cordero di Montezemolo e Silvano Cassano e il presidente e a.d. di Etihad Airways, James Hogan..

 

Roma - Il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Danilo Errico e l'a.d. di Finmeccanica, Mauro Moretti, partecipano alla conferenza sull'innovazione tecnologica delle Forze Armate.

 

Roma - la commissione bicamerale di controllo sugli Enti di previdenza ascolta il commissario Consob, Anna Genovese, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sui fondi pensione.

 

Parigi - Ocse, riunione Consiglio dei Ministri.

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…