DITE A B. CHE LO SPREAD TORNA A VOLARE (394), TASSO A 5,9% - RECORD ANCHE PER LA FRANCIA A 119 PUNTI - LE DIVERGENZE SUL FONDO SALVA-STATI AFFONDANO LE BORSE - PER L’ABI EUROPEA SERVONO 70/90 MLD PER SALVARE LE BANCHE - COLLEGIO MEDIOBANCA: LA CONSOB CONTRO CARIVERONA - APPLE CRESCE “SOLO” DEL 54% E PERDE IL 5% IN BORSA - PININFARINA, TUTTI LA VOGLIONO E NESSUNO SE LA PIGLIA - VALTUR STRESSA I FONDI - CONTI (ENEL): “VENDERE LA QUOTA PUBBLICA? NON È UN AFFARE”…

1. BTP DI NUOVO SOTTO PRESSIONE,TASSO VOLA AL 5,96%. SPREAD CON BUND SALE A 394 PUNTI...
(ANSA)
- Titoli di Stato di nuovo sotto pressione con il rendimento del Btp decennale che vola al 5,96%, raggiungendo i livelli di inizio agosto, ossia prima degli acquisti della Bce. Lo spread con l'analogo Bund tedesco sfonda i 390 punti base, salendo a 394.

2. SPREAD FRANCIA SEGNA RECORD A 119 PUNTI...
(ANSA)
- Sale la pressione sui titoli di Stato francesi a dieci anni. Lo spread col bund tedesco vola al record storico di 119 punti base.

3. BORSA: EUROPA PESANTE,TIMORI DIVERGENZE SU FONDO SALVA-STATI...
(ANSA)
- Borse europee tutte giù in avvio sui timori per le divisioni tra i leader europei circa gli interventi con il fondo salva-stati per risolvere la crisi dei debiti sovrani. Pesa poi il calo di Wall Street nella notte, dopo i segnali non proprio ottimistici dati dalla Fed nel Beige Book. A livello settoriale, nel Vecchio Continente i cali colpiscono subito i titoli dell'auto (-2,16% il Dj Stoxx di comparto), quelli legati alle materie prime (-2,60%) e gli industriali (-2,36%).

4. BORSA: ASIA IN CALO; PESA CALO WALL STREET, DIVERGENZE UE...
(ANSA)
- Seduta pesante per le Borse asiatiche, dopo i decisi cali di Wall Street nella notte sulla cautela espressa dalla Federal Reserve per l'economia americana. Dopo l'ottimismo della vigilia che aveva ravvivato i mercati europei, poi, riaffiorano le forti apprensioni per una possibile divisione tra i leader europei sul fondo salva-stati. Tra le blue chip dell'area, il colosso estrattivo Bhp ha lasciato il 2,5% a Sydney, seguendo il calo delle quotazioni delle principali materie prime.

Newcrest Mining, maggior miniera d'oro australiana, ha lasciato sul terreno il 6,4%. Nella tabella l'andamento degli indici di riferimento delle principali Borse dell'area Asia-Pacifico. - Tokyo -0,71% - Hong Kong -2,79% (in corso) - Shanghai -2,90% (in corso) - Taiwan -1,48% - Seul -2,70% - Sydney -1,63% - Mumbai -1,79% (in corso) - Singapore -1,20% (in corso) - Bangkok -3,09% - Giakarta -0,99% (in corso

5. MORNING NOTE: L'AGENDA DI GIOVEDI' 20 OTTOBRE...
Radiocor
- Milano - convegno Assogestioni - IPD 'Fondi Immobiliari: meccanismi di way out e fase di liquidazione finale. Un confronto internazionale e possibili soluzioni'.

Bolzano - Business Forum Italo-Tedesco. Organizzato da Confindustria e BDI. Partecipano, tra gli altri, Emma Marcegaglia, presidente Confindustria; Giulio Tremonti, ministro Economia; Franco Frattini, ministro Affari Esteri; Wolfgang Schauble, ministro tedesco delle Finanze.

Roma - 'Fattore internet per le pmi italiane' e' il titolo del convengo al quale partecipa il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani.

Roma - convegno di Confocommercio sul terziario con il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi e i tre leader di Cgil, Cisl e Uil, Camusso, Bonanni e Angeletti.

Roma - Vincenzo Visco presenta l'ottavo rapporto Nens sulla finanza pubblica italiana.

Roma - Bnl (Bnp Parinas) e Fs presentano un accordo.

Roma - giornata italiana della statistica organizzata dall'Istat e da Bankitalia, con il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini e Ignazio Visco, vice direttore generale della Banca d'Italia.

6. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor
- CRISI: Vertice d'emergenza per l'euro. Divergenze sul fondo salva-Stati. Incontro ieri sera tra Merkel, Sarkozy, Draghi, Trichet e Fmi (dai giornali); Trichet: piu' unione per l'euro (dai giornali); Napolitano: essenziale la coesione, fare presto sulla crescita (dai giornali);

MERCATI: Domanda debole all'asta tedesca dei Bund (dai giornali); Le Borse sperano nel salva-banche (dai giornali)

BCE: Addio a Trichet. Inizia l'era Draghi (dai giornali)

BANCA D'ITALIA: Oggi il nome del Governatore. Berlusconi punta su Bini Smaghi. I dubbi del Quirinale. Voci di dimissioni di Saccomanni (dai giornali); In corsa anche Anna Maria Tarantola (dai giornali)

GRECIA: Paralizzata per 48 ore. Il Parlamento vota il piano per l'austerita' (dai giornali)

DL SVILUPPO: piani speciali per le aree di crisi. Pagelle online, ticket elettronici sugli autobus e mutui alle giovani coppie (dai giornali); Berlusconi apre al concordato (dai giornali); Spunta l'addizionale Irpef sull'aliquota piu' alta (Repubblica, pag.9)

BANCHE: Dopo Unicredit l'inchiesta sull'evasione fiscale si allarga (Il Sole 24 Ore, pag. 1-43) In Europa cartello tra banche per manipolare l'Euribor (dai giornali)

UNICREDIT: Cosi' Unicredit ha raggirato il Fisco. Il giudice: la banca ha fatto passare in maniera fraudolenta gli interessi di un deposito in dividendi (Corriere della sera, pag. 23)

TRASPORTI: La Ue salva la Tav e boccia il Ponte (dai giornali)

INDUSTRIA: Sprint estivo di ordini e fatturato (dai giornali)

BPM: Battaglia all'ultima delega. 'Bpm? La mettiamo a posto noi'. Il dg Chiesa polemizza con Arpe in vista dell'assemblea di sabato. Bonomi: 'C'e' un attacco contro la banca' (dai giornali).

MEDIOBANCA: Consob in campo: legami Unicredit-Cariverona (dai giornali)

FIAT: Marchionne: utili record nel 2011 (dai giornali)

ALITALIA: Ecco il nuovo piano. Ricavi 2012 in crescita del 12% (Messaggero, pag. 27)

LEHMAN BROTHERS: Beffa i creditori italiani. La capogruppo americana rimborsera' il 12,2% del valore entro il 2014 (Il Sole 24 Ore, pag. 46)

EDITORIA: 'Aiuti vincolati all'innovazione' intervista al presidente Fieg, Carlo Malinconico (Il Sole 24 Ore, pag. 26)

EXPO: Slitta l'acquisizione delle aree (Il Sole 24 Ore, pag. 27)

7. FT, TRA 70 E 90 MILIARDI DI EURO PER SALVARE LE BANCHE...
(ANSA)
- Per salvare le banche europee servirebbero tra i 70 e i 90 miliardi di euro, molto meno delle stime di Fmi e analisti che parlano di oltre 200 miliardi: secondo quanto riporta il Financial Times oggi, sarebbero queste le stime dell'autorità europea per le banche (Eba) incaricata di verificare con urgenza le necessità di capitale degli istituti Ue alla luce del deteriorarsi della crisi dei debiti. Secondo fonti Eba citate dal quotidiano di Londra, sarebbero quindi necessari appena meno di 100 miliardi di euro per ricapitalizzare le banche, facendo salire il loro Core Tier 1 al 9%, e metterle così al riparo dal rischio di perdite sul mercato dei bond.

Il Fmi aveva parlato invece di circa 200 miliardi di euro e diversi analisti concordavano su circa 275 miliardi. Gli ultimi stress test condotti dall'Eba, hanno rilevato una necessità di capitale pari a 2,5 miliardi di euro per 8 banche su 90 esaminate. Ma le verifiche di capitale che l'autorità conduce in questi giorni, su incarico della Ue, tengono conto dell'esposizione ai debiti di tutti i Paesi e del peggiorare della situazione.

8. L'AD FULVIO CONTI: "VENDERE LA QUOTA PUBBLICA DI ENEL? UN CATTIVO AFFARE"...
Da "la Stampa" -
Vendere la quota pubblica in Enel? L'ad Fulvio Conti fa capire che non sarebbe un affare. La decisione spetta al governo, afferma, però «noi rendiamo allo Stato più di quanto paga il capitale per finanziare il debito». Parlare di buon ritorno per una privatizzazione definitiva in questo momento sarebbe rischioso. E poi «non si capisce come mai l'Italia dovrebbe cedere partecipazioni che all'estero, ad esempio in Francia, si tengono strette».

Conti ha parlato a Bruxelles in qualità di presidente di Eurelectric, l'associazione dei produttori di elettricità. «La direttiva risparmio energetico dice di non usare le biomasse e quella contro il cambiamento climatico predica l'opposto». Per rispondere alla sfide, ha concluso, è invece necessario un quadro legislativo stabile e coerente.

9. L'ECONOMIA VERDE MADE IN ITALY NELLA TRAPPOLA DEI TASSI...
Fr. Bas. per il "Corriere della Sera"
- In attesa della futura Strategia energetica nazionale, che era stata promessa dal governo per l'autunno, le imprese del fotovoltaico riunite in Assosolare hanno fatto "rapporto" alla commissione Industria del Senato. L'audizione è stata l'occasione per chiedere ancora una volta «una maggiore stabilità regolatoria». Tema su cui il presidente Gianni Chianetta ha richiamato l'attenzione, evidenziando la difficoltà di molte imprese nell'ottenere finanziamenti: «In alcuni casi le banche hanno aumentato lo spread dal 2,5 a oltre il 5% motivandolo con l'incremento del rischio Paese e con l'incertezza normativa. Sono stati toccati anche contratti già chiusi».

Ormai il fotovoltaico è un settore che dà lavoro a 55 mila persone (nel 2005 erano 500) e il giro d'affari per il 2011 è stimato intorno ai 30 miliardi di euro. Assosolare chiede di rafforzare la separazione della rete di distribuzione da interessi diretti e indiretti nel mercato elettrico ma anche di incentivare le «reti intelligenti» con sistemi di accumulo e di favorire l'industria agro-energetica sul territorio attraverso lo snellimento della burocrazia. Insomma, l'associazione dell'industria solare e fotovoltaica chiede una roadmap per la sostenibilità socio-economica del settore, che ha visto ridurre drasticamente gli incentivi.

10. IL PASSO INDIETRO DI OLYMPUS...
C.d.C per il "Corriere della Sera"
- Prima l'annuncio di voler intraprendere azioni legali contro il suo ex amministratore delegato, poi l'ammissione. La giapponese Olympus ha confermato ieri di aver pagato 687 milioni di dollari agli adviser per l'acquisizione di un produttore di apparecchiature mediche nel 2008, la Gyrus Group Plc. L'esborso fatto dal gruppo è stato alla fine di un terzo del costo totale dell'acquisizione. Numeri che non combaciano con quelli citati dal presidente Tsuyoshi Kikukawa, e che invece sembrano avvalorare le dichiarazioni dell'ex amministratore delegato di Olympus Michael Woodford.

Venerdì scorso il 50enne britannico, primo straniero alla guida dell'azienda giapponese, era stato licenziato. L'accusa rivolta ufficialmente contro di lui da parte del presidente Kikukawa, è stata quella di una gestione «solitaria» del potere e di una reale incapacità «a superare le barriere culturali» nell'azienda. Menzogne secondo Woodford, che subito dopo il ben servito, aveva raccontato ai giornali di tutto il mondo la sua versione dei fatti: «Sono stato licenziato - ha detto al Financial Times - per aver chiesto chiarimenti circa il prezzo di alcune acquisizioni fatte da Olympus tra il 2006 e il 2008.

Non ho mai ricevuto risposte chiare». Secondo Woodford il licenziamento era collegato alle sue domande e a un'inchiesta interna e indipendente che aveva avviato sulle scalate della Olympus e i cui risultati erano stati presentati a tutto il consiglio di amministrazione. Ieri l'azienda ha annunciato azioni legali contro di lui. «Gli azionisti della Olympus dovrebbero esigere la rimozione del board - ha detto per tutta risposta Woodford - e un esame di tutte le acquisizioni degli ultimi dieci anni».

11. CREDIT SUISSE FA I CONTI PER GLI «INDIGNATI»...
F.Mas. per il "Corriere della Sera"
- Chissà se i grandi capi del Credit Suisse saranno contenti del fatto che la banca sia stata accomunata agli Indignati. L'accostamento l'ha fatto ieri Ansa ponendo il nome del movimento contro strapotere delle banche come parola-chiave per il rapporto dell'istituto elvetico Global Wealth Report sulla distribuzione della ricchezza mondiale. La mole di dati prodotta è molto interessante, per gli Indignati e non solo.

A cominciare dal quadro d'insieme: l'1% della popolazione possiede il 38,7% dell'intera ricchezza mondiale. Si tratta di 29,7 milioni di individui con un patrimonio superiore a un milione di dollari. Il 37,2% si trova in Europa, che supera di poco gli Usa (37%). Il boom, anche in questo caso, è però della Cina. Per la prima volta gli individui con più di un milione di dollari hanno superato quota un milione. Nel mondo poi sono oltre 84mila gli «ultra-ricchi», con almeno 50 milioni di dollari, e ben 2.700 hanno più di 500 milioni. In Cina c'è stata un' esplosione di ultra-ricchi, 5.400 persone, più di Germania (4.135), Svizzera (3.820) o Giappone (3.400).

E crescono anche nei Paesi Bric: 1.970 in Russia, 1.840 in India, 1.520 in Brasile. La regione Asia-Pacifico dal 2000 ha prodotto il 36% della crescita della ricchezza globale (pari a 231 mila miliardi), e il 54% dal 2010. A livello di Paesi, gli Usa sono in testa con 4.600 miliardi di dollari di ricchezza generati negli ultimi 18 mesi. Seconda è la Cina, con 4072 miliardi, seguita da Giappone (3805 miliardi) e Brasile (1870). L'Italia è fuori dai primi venti, superata anche dalla Colombia (diciannovesima con 228 miliardi), sebbene in termini di ricchezza pro-capite sia ottava con 259.826 dollari.

12. LETTERA DELLA CONSOB: "LISTA DI CARIVERONA COLLEGATA A UNICREDIT"...
A. Gr. per "la Repubblica" - La Consob si schiera contro Fondazione Cariverona, nella contesa per i posti in cda e collegio sindacale di Mediobanca riservati alle minoranze. Ieri, per lettera, la Commissione si è espressa sulla contesa in corso, che oppone i veronesi e Assogestioni, entrambi con proprie liste per l´organo di controllo interno. Il fatto che Cariverona sia azionista di Unicredit (che presenta la lista di maggioranza per il rinnovo degli organi sociali della merchant, il 28 ottobre) e della stessa Mediobanca, di cui l´ente ha il 3,13%, aveva sollevato le obiezioni dei gestori.

Consob individua «elementi per ritenere sussistente il rapporto di collegamento tra Unicredit, che presenta la lista che storicamente risulta prima per numero di voti all´assemblea Mediobanca, e la Fondazione che ha presentato la lista per il sindaco delle minoranze". I commissari motivano il parere col fatto che l´ente ha da tempo «una tra le quote più elevate» in Unicredit, che storicamente concorre, «sola o con altre Fondazioni», a formarne la maggioranza di cda e sindaci. Infine, il candidato dei veronesi per Mediobanca, Candido Fois, ha rivestito diversi ruoli in banche del gruppo Unicredit, da cui s´è dimesso il 30 settembre ad hoc. Lunedì il cda di Mediobanca si riunirà per il suo parere sulle liste, che a questo punto appare scontato.

13. PININFARINA IN ATTESA DEI PROMESSI SOCI...
Mo.D. per "il Sole 24 Ore"
- Tutti la vogliono e nessuno se la piglia. Il destino della Pininfarina si potrebbe tradurre con questo adagio popolare. Il pretendente storico, Vincent Bolloré, negli ultimi anni non ha perso occasione per ribadire il proprio interesse. Un interesse mai concretizzato in una proposta formale a Banca Leonardo, advisor della società. Ad oggi, quindi, non esiste alcuna offerta formale per rilevare l'azienda torinese né di Bolloré né di altri, a tre anni dall'inizio della ristrutturazione del debito. Il primo accordo con le banche per il rifinanziamento del debito risale all'estate del 2008.

A inizio 2009 l'impegno della famiglia a fare un passo indietro cedendo la quota di maggioranza. Da lì il mandato a Banca Leonardo per la vendita e già allora Bolloré si era detto interessato. Oltre a lui, nel tempo, si sono fatti i nomi dei cinesi di Baic e più di recente di Bmw, ma a quanto pare non c'è nulla di concreto all'orizzonte. Tanto che l'unica certezza resta il licenziamento dei 127 dipendenti dello stabilimento di San Giorgio. Forse dopo la cura dimagrante, la società sarà più appetibile.

14. I FONDI IMMOBILIARI STRESSATI DA VALTUR...
C. Fe. per il "Sole 24 Ore"
- I villaggi Valtur pesano sui fondi immobiliari. Il gruppo turistico, che ha chiesto la legge Marzano affossato da 300 milioni di debiti, sta creando diversi problemi ai fondi che, anni fa, hanno comprato numerosi villaggi di proprietà di Valtur. A seguire interessati l'evoluzione della situazione sono così i manager di Prelios Sgr e di Amundi Re Italia Sgr. Entrambe le società gestiscono fondi tra i cui asset ci sono villaggi dove il gruppo turistico della famiglia Patti ha un contratto di locazione.

Ovvio che la crisi ha creato non pochi problemi sul fronte del pagamento degli affitti. Nella semestrale di Amundi Re Italia (fondo quotato) risulta un contenzioso sul villaggio di Santo Stefano con mancati incassi per 4 milioni. Prelios gestisce invece «Hospitality & Leisure» con 4 villaggi turistici a Marilleva, Pila, Nicotera e Ostuni. Prelios ha già avviato le dovute azioni a tutela degli interessi dei quotisti e le sue attese, come quelle di Amundi, sono che il via libera alla Marzano per Valtur possa sbloccare la delicata situazione.

15. APPLE SEMPRE IN FUGA MA IL GRUPPO INSEGUE...
M. P. per il "Sole 24 Ore"
- Apple ha bruciato ieri quasi 20 miliardi di dollari in capitalizzazione. Caduta di quasi il 5% per utili al di sotto delle attese: "solo" il 54% in più contro il 58% atteso. Il conto è matematico: il mercato aveva già scontato un aumento degli utili a 7,39 dollari per azione. Invece è stato di 7,05. Circa il 5% in meno appunto. Correzione severa forse, ma in linea per colmare il gap fra aspettative scontate e risultati effettivi. Ha influito una diminuzione delle vendite di iPhone del 16% nel trimestre. Su 17 milioni di pezzi venduti parliamo di 2,72 milioni di pezzi.

Ovviamente i consumatori aspettavano il nuovo modello. E difatti ci sono già ordini per 4 milioni di pezzi per il nuovo iPhone 4s. I conti tornano di nuovo. Ma la preoccupazione di fondo riguarda la concorrenza. Fino a quando Apple riuscirà a neutralizzarla giocando d'anticipo e proponendo il suo tocco magico rispetto a Samsung, Google con il suo android e ora anche Amazon? Per ora è avanti. Se non l'avete già fatto andate a sentirvi Siri nel nuovo iPhone4s http://bit.ly/pB98s0

16. ABBOTT APRE UN'ERA DI SCISSIONI SOCIETARIE...
S. Car. per il "Sole 24 Ore"
- Non è tanto di una moda, ma capita ancora: l'M&A alla rovescia, il fenomeno per cui le aziende, invece di unirsi ad altre, si dividono. Ieri è stata Abbott Laboratories ad annunciare che si separerà in due società quotate: una focalizzata sulla farmaceutica, l'altra su servizi medicali, diagnostica, generici. Una da 18 miliardi di dollari circa di ricavi, l'altra da 22 miliardi, il che rende un po' impreciso definire l'operazione come un semplice spinoff della farmaceutica.

Abbott ha anche annunciato un calo del 66% dell'utile netto trimestrale (causato da un maxionere per chiudere un contenzioso federale). Il titolo ha reagito con un netto rialzo sulla notizia della divisione societaria, che probabilmente lascerà il ramo farma esposto a takeover. È probabile che ora su altri grandi gruppi diversificati della salute aumentino le pressioni per un break-up, dopo anni in cui la tendenza è stata piuttosto quella favorevole a compensare con altre attività i rischi connessi a una presenza esclusiva nel farma.

17. LE METAMORFOSI...
Andrea Greco per "la Repubblica"
- Il ministro Tremonti, che ha tanti crucci, sta anche sullo snodo che toglie il sonno alle banche italiane - e loro tributaristi. Da quando, dicembre 2008, la Cassazione sancì che «osta ai principi costituzionali conseguire vantaggi fiscali tramite strumenti giuridici unicamente rivolti al risparmio d´imposta», è finita la pace. Ecco l´abuso del diritto, contestato alle banche nelle operazioni di, diciamo, ottimizzazione fiscale (il caso Brontos per Unicredit è il più rumoroso).

Mancando norme specifiche, la giurisprudenza - libratasi su concetti ampi, quasi filosofici - ha gettato gli operatori nell´incertezza. E l´Agenzia delle entrate, dicono i numeri, è partita in contropiede. Servirebbe una legge, anche se dura, ma rimarrà tra il molto "non fatto" dal governo. Così il primo ex tributarista italiano si abbigliò a spauracchio degli ex clienti.

 

 

wall streetEMMA MARCEGAGLIAWolfgang SchaubleANGELA MERKELnicolas sarkozyMARIO DRAGHItrichetFulvio Conti CREDIT SUISSE h mo54 pininfarinaAPPLEocon55 profumo tremontiMICHAEL WOODFORD

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...