TELECOM-MEDIA DO BRASIL – SETTIMANA DECISIVA PER L’OFFERTA DI PATUANO SULLA BRASILIANA GVT, E BOLLORE’ DIVENTEREBBE IL PRIMA AZIONISTA DI TELECOM ITALIA – GLI SPAGNOLI DI TELEFONICA POTREBBERO OFFRIRE DI PIÙ

da “La Stampa”

 

MAGGIO SARKOZY E FAMIGLIA DOPO LA VITTORIA TRASCORRONO TRE GIORNI DI VACANZA SULLO YACHT DELLAMICO BOLLORE MAGGIO SARKOZY E FAMIGLIA DOPO LA VITTORIA TRASCORRONO TRE GIORNI DI VACANZA SULLO YACHT DELLAMICO BOLLORE

Una settimana per mettere a punto la maxi-offerta da 7 miliardi di euro per Gvt, l’operatore brasiliano di telefonia fissa, internet e pay-tv controllato dal conglomerato francese dei media Vivendi, e battere così la concorrenza del socio (in uscita) Telefonica. Per Telecom Italia e i suoi advisor (Mediobanca, Citi e Bradesco) è venuto il momento di stringere sulla proposta che dovrà essere recapitata al gruppo transalpino.

 

SARKOZY E BOLLORE SARKOZY E BOLLORE

Per convincere Vivendi a conferire Gvt in Telecom Italia l’amministratore delegato Marco Patuano - secondo indiscrezioni - sarebbe disposto a offrire una quota del 20% di Telecom che farebbe dei francesi, capitanati dal presidente Vincent Bolloré, il nuovo azionista di riferimento dell’ex monopolista italiano.

Vincent BollorèVincent Bollorè


Oltre alla partecipazione, Vivendi manterrebbe una quota diretta in Gvt, che Telecom fonderà con la sua Tim Brasil, il secondo operatore mobile brasiliano, creando un gruppo integrato fisso-mobile-internet in grado di sfruttare appieno le opportunità di crescita dell’immenso mercato carioca. Per Vivendi, a cui verrà offerta una partnership strategica nella distribuzione dei contenuti, c’è inoltre l’opportunità di trovare nuovi sbocchi per i contenuti delle sue controllate Universal Music e di Canal+.

PATUANO MARTINEZ GUZMAN fbaf PATUANO MARTINEZ GUZMAN fbaf


Il 28 agosto il cda di Vivendi esaminerà la proposta arrivata da Telefonica: 6,7 miliardi per rilevare Gvt, di cui 4 in contanti e il resto rappresentato dal 12% di Telefonica Brasil (dove Gvt verrà integrata con Vivo, il primo operatore mobile del Paese). I francesi, pur riservandosi di valutare l’offerta, hanno già fatto sapere che i suoi asset non sono in vendita.


La proposta degli spagnoli, che non sembra aver scaldato i cuori a Parigi, non sarà però l’unica sul tavolo. Prima del 28 agosto si saranno riuniti anche il cda di Telecom e Tim Brasil (si parla del 25 agosto) per approvare il piano italiano, la cui base sembrerebbe essere più in sintonia con i progetti di integrazione con le tlc di Vivendi e potrebbe godere del supporto di Bolloré, storico azionista di Mediobanca.

cesar_aliertacesar_alierta


Il mercato già specula su un possibile rilancio degli spagnoli che, se riuscissero a mettere le mani su Gvt, risolverebbero i problemi antitrust in Brasile e si libererebbero della restante quota in Telecom (l’8,3%), messa a disposizione dei francesi. «Non escludiamo che Telefonica possa migliorare la sua offerta per Gvt» hanno rilevato gli analisti di Banco Sabadell. Chi gongola è Vivendi che, dopo aver rilevato Gvt nel 2009 per 7,7 miliardi di real (soffiandola proprio a Telefonica), ora si vede offrire il triplo di quanto investito con la prospettiva di una guerra al rialzo.
[r. e.]
 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)