TELECOM-MEDIA INFINITA - I SOCI PREPARANO LO SCIOGLIMENTO DI TELCO, SAWIRIS PIANGE: “VORREI INVESTIRE, MA PREFERISCONO GLI SPAGNOLI”

Francesco Spini per "La Stampa"

Senza essere ancora entrato nella partita Telecom, Naguib Sawiris medita già l'uscita di scena. Colpa del governo, dice lui, che favorirebbe Telefonica. In una nota il magnate egiziano conferma di «essere tuttora potenzialmente interessato in un potenziale investimento in Telecom Italia».

Finora però l'ex patron di Wind non ha presentato una nuova offerta dopo quella bocciata pochi mesi fa dal cda. Ma «sta considerando di non avanzare alcuna proposta. Motivo? Una «presunta preferenza» da parte del governo per Telefonica. Presunzione desunta da alcune indiscrezioni di stampa. E peraltro lontane dai toni usati dal ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, secondo cui, ha detto all'agenzia Reuters, «non c'è alcuna strategia per impedire» gli investimenti esteri.

Ma la partita, per Sawiris, potrebbe finire prima di iniziare. Anche ieri sono proseguiti i contatti tra i soci di Telco dopo le riunioni a vari livelli di venerdì, presso Mediobanca. Tutti i grandi soci concordano sulla necessità di cambiare lo status quo. «Non c'è una situazione ottimale per una gestione tranquilla della società», ha confermato a margine del Workshop Ambrosetti a Cernobbio, il presidente di Generali, Gabriele Galateri, secondo cui «il mercato europeo ha bisogno di concentrazione, se sia possibile o no dipende da tanti fattori...».

E a Cernobbio c'era anche il commissario Ue alla Concorrenza, Joaquin Almunia il quale, informalmente, ha «parlato di Telecom» con il presidente Franco Bernabè, ha riferito lo stesso commissario, «ma non con Letta».

Il tempo stringe. Telefonica sta studiando il dossier, e considererebbe una difficile fusione. At&t e la America Movil di Carlos Slim sono alla finestra. Anche per questo nelle ultime ore gli azionisti della holding che controlla il 22,3% di Telecom, stanno studiando lo scioglimento di Telco. Il che eviterebbe lo scoglio di fine novembre, e cioè il rifinanziamento del debito da un miliardo della scatola, operazione che incontrerebbe non poche difficoltà. Diverso sarebbe se il debito venisse accollato pro quota dai soci, divenuti nel frattempo azionisti diretti di Telecom.

Ieri sempre a Cernobbio, l'ad di Telecom, Marco Patuano, ha detto che nel cda cruciale del 19 «si arriverà con un progetto industriale che non presenterà molte opzioni». Indiscrezioni riportate da Bloomberg parlano di una riorganizzazione dell'Italia, che comporterebbe la societarizzazione delle sue divisioni retail e business, da riunire sotto la holding Telecom Italia Services.

 

 

 

Bernabe e marco patuano MARCO TRONCHETTI PROVERA E ALBERTO NAGEL FOTO BARILLARI sawiris naguib 02almuniaLETTA, ALFANO, SACCOMANNIcesar alierta telefonica

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