elon musk tesla

SENTO ODORE DI MUSK D’ORIENTE - TESLA STA PER ANNUNCIARE L’APERTURA DI UNA FABBRICA A SHANGHAI. UN PASSO STORICO PER ABBATTERE I COSTI E VENDERE ANCHE NEL MERCATO IN MAGGIORE ESPANSIONE - C’È UN PROBLEMINO PERÒ: PER LAVORARE IN CINA DEVE FARE UNA PARTNERSHIP CON UN’AZIENDA LOCALE, E LE PRINCIPALI SONO GIÀ LEGATE ALLE CASE AUTOMOBILISTICHE TRADIZIONALI: L’ANALISI DI BLOOMBERG

 

1. TESLA AND CHINA: AN UNORTHODOX AFFAIR

https://www.bloomberg.com/gadfly/articles/2017-06-20/tesla-getting-hitched-in-china-may-break-the-auto-mold

 

 

2. TESLA AD UN PASSO DALLA CINA, A GIORNI LO STORICO ANNUNCIO

Andrea Senatore per https://www.investireoggi.it/

AUTO TESLAAUTO TESLA

 

Secondo quanto rivelato da Bloomberg, Tesla sarebbe ad un passo dal firmare uno storico accordo con la Cina per l’apertura di uno stabilimento nel grande paese asiatico. Esattamente, la fabbrica di Tesla in Cina verrebbe realizzata nella città di Shanghai. Prima di chiudere questo accordo, però, la casa automobilistica di Elon Musk sta cercando di trovare validi partner locali in maniera da rendere più agevole l’apertura della fabbrica in Cina.

ELON MUSK TESLAELON MUSK TESLA

 

 

Tesla, dunque, avrebbe deciso questo storico passo con la speranza di ridurre i costi di produzione. La Cina, invece, è particolarmente interessata a questa soluzione, in quanto punta a rafforzare la sua leadership nello sviluppo della tecnologia delle auto elettriche che vede il grande paese asiatico in prima linea sia a livello di investimenti che a quello degli incentivi previsti per promuovere lo sviluppo di simili tecnologie. Esattamente, il sito produttivo verrebbe realizzato nella zona del Lingang che già ospita numerose fabbriche.

TESLATESLA

 

 

Del resto la Cina è uno dei mercati più importanti per la società di Elon Musk. Basti pensare che lo scorso anno nel grande paese asiatico la casa automobilistica americana ha triplicato i suoi ricavi portandoli ad oltre 1 miliardo di dollari. Dunque produrre direttamente in Cina le auto che saranno vendute in quel mercato potrebbe portare ad un risparmio di circa il 25 per cento sulle tasse che si pagano in Cina per esportare le auto di lusso.

 

 

Questo, potrebbe anche spingere Tesla ad abbassare i prezzi delle sue auto in Cina favorendo così una crescita ulteriore nelle vendite. Cosa che interessa molto anche alla Cina, la quale punta ad essere il primo mercato al mondo come numero di auto elettriche presenti.

TESLA MUSKTESLA MUSKtesla autopilottesla autopilottesla  model stesla model s

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…