
TRUMP, UN PRESIDENTE CHE FA PIÙ DANNI DELLA GRANDINE – I DAZI IMPOSTI DAL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO, SEGUITI DAI CONTRODAZI CINESI, HANNO FATTO COLARE A PICCO LE BORSE DI TUTTO IL MONDO COME DOPO L’11 SETTEMBRE – MA IL PEGGIO NON È ANCORA PASSATO: DOMANI RIAPRONO LE BORSE E I MERCATI VIVONO L’INCUBO DI UN NUOVO CROLLO – IN EUROPA, MILANO È STATA LA PIÙ PENALIZZATA: -10% - A WALL STREET LE AZIONI TESLA, DEL MILIARDARIO KETAMINICO MUSK, SONO CROLLATE DEL 15%...
Estratto dell'articolo di Sara Bennewitz, Emma Bonotti per "La Repubblica"
Come un uragano, i dazi di Trump si sono abbattuti sulle Borse globali. I mercati hanno sofferto tutta la settimana, penalizzati dall’incertezza per il futuro dell’economia.
L’annuncio del presidente Usa di mercoledì sera ha inferto un colpo sordo al mondo finanziario, provocando un crollo dei listini simile a quello dell’11 settembre. In Europa tra giovedì e venerdì sono stati bruciati 1.241 miliardi di capitalizzazione, come se si fosse volatilizzato il valore di Meta, una delle magnifiche sette della tecnologia Usa e tra le maggiori quotate al mondo.
Ad aggravare la situazione si sono aggiunti i controdazi cinesi e lo spettro di una stagflazione preannunciato dal presidente della Fed, Jerome Powell. E ora i mercati vivono l’incubo di un nuovo crollo. Domani riaprono le Borse e gli operatori guardano al vertice dei ministri del Commercio della Ue e alla possibile rappresaglia alla vigilia della partenza dei dazi bilaterali (mercoledì).
TADAZI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
Nel frattempo si contano le perdite. Milano è stata la più penalizzata del Vecchio continente, con un calo di oltre il 10%. “Piazza Affari ha perso più delle altre Borse europee anche perché il peso delle banche rappresenta oltre un terzo della composizione dell’indice Ftse Mib, e per lo stesso motivo aveva guadagnato molto nei mesi precedenti”, spiega Orlando Barucci, presidente di Vitale & co. […]
L’Italia ha pagato anche il conto di un’economia basata sull’export, dove gli Usa sono un alleato storico e un importante mercato di sbocco. Un terremoto acuito dal calo del dollaro, voluto da Trump per mitigare il deficit. “Un dollaro debole penalizza una grande fetta dell’industria italiana - aggiunge Barucci - non solo chi esporta ma anche chi produce e fattura in valuta Usa, che vedrà i ricavi e i margini tradotti in euro diminuire”. […]
MEME SUI DAZI DI TRUMP ALLE ISOLE MCDONALD E HEARD
Wall Street non è stata da meno. La Borsa di New York ha perso in due sedute quasi cinque mila miliardi di dollari, trascinata al ribasso dai titoli delle aziende tecnologiche, comprese quelle i cui manager avevano presenziato all’insediamento di Trump: dall’introduzione dei dazi, Amazon ha perso il 13%, Meta il 14%, Alphabet (Google) il 7% e Apple il 16%.
Tesla, la casa automobilistica fondata dal braccio destro del presidente Usa, Elon Musk, è crollata del 15%. La volatilità dei mercati avrebbe poi indotto anche alcune società, come Klarna e StubHub, a rimandare la loro quotazione, in attesa di tempi migliori.
Petrolio e oro, entrambi in calo
DONALD TRUMP - DAZI COMMERCIALI
La tempesta non ha risparmiato neanche il petrolio, influenzato pure dall’aumento di produzione annunciato da alcuni Paesi dell’Opec+. L’oro, storico bene rifugio, ha perso terreno, pur rimanendo vicino ai massimi di sempre. […]