1- LO SCORSO ANNO è ANDATO A RUBA IL “BURATTINAIO” BISIGNANI, L’ESTATE 2012 LANCIA UN NUOVO (PER I COMUNI MORTALI) STILE “GRANDE VECCHIO” CAPACE DI DI TUTTO, DI Più: DA UN’INTERCETTAZIONE DEI PIACENTINI GOTTI TEDESCHI E GIUSEPPE ORSI SI AFFACCIA SULLE SCENE UN INEDITO MANAGER DI FINMECCANICA: IGNAZIO MONCADA 2- COSÌ GOTTI TEDESCHI RASSICURAVA ORSI: “TRANQUILLO, IL SISTEMA TI PROTEGGERÀ” 3- INSOMMA: UN DIPENDENTE DI FINMECCANICA (MONCADA) “PROTEGGE” IL SUO PRESIDENTE! 4- DAGOSPIA DEL 7 GIUGNO 2012: “COME MAI ORSI SI SENTE FORTISSIMO E IPERPROTETTO (NON SI SA DA CHI) FINO AL PUNTO DI FAR PROBABILMENTE INCAZZARE I PM DI NAPOLI?”

1- COSÌ GOTTI TEDESCHI RASSICURAVA ORSI "TRANQUILLO, IL SISTEMA TI PROTEGGERÀ"
Conchita Sannino per "la Repubblica"

Missione Moncada. Una nuova perquisizione eccellente nell'ambito del caso Finmeccanica, disposta dalla procura di Napoli in casa e negli uffici del potente manager Ignazio Moncada, amministratore delegato della controllata Fata, torna a scuotere i piani alti di Finmeccanica, e della politica e della finanza che contano. E svela una clamorosa intercettazione tra l'attuale presidente della holding Giuseppe Orsi, già indagato per corruzione e riciclaggio, e l'ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi.

«Il sistema è in tuo favore e ti difenderà », lo rassicura l'ex banchiere del Vaticano. E ancora, sempre rivolto a Orsi: «Tu sei l'unico che può restare lì». Ma l'intera conversazione, oltre a toccare i conflitti interni, come la «sberla bestiale che ha preso Pansa», attuale direttore generale di Finmeccanica, verte soprattutto sulle relazioni «anche con persone importantissime » di Moncada, manager che, come anticipato ieri da Repubblica, rischiava di intrecciare la fase calda dell'inchiesta dei pm Vincenzo Piscitelli, Henry John Woodcock e Francesco Curcio. Moncada è l'uomo di cerniera tra politica, finanza e business, non a caso definito da Orsi "il gobbo".

Torinese d'adozione, ma di romane e altolocate frequentazioni, già superconsulente per banche e holding, in gioventù agente segreto, per altri ancora massone, in ogni caso capace di cambiar pelle a ogni nuova stagione politica: dai forti legami craxiani della Prima Repubblica alla liason con l'attuale viceministro all'Economia del governo Monti, Vittorio Grilli. In poche parole: un altro "grande vecchio". Proprio a Grilli, Moncada avrebbe fatto un favore di famiglia: una consulenza della società Fata affidata alla ex moglie del viceministro. Anche se fonti vicino a Fata negano questa consulenza.

Riparte tutto, dunque, dal decreto di perquisizione con cui i carabinieri del Noe hanno bussato a casa Moncada, e in cui è riportato il dialogo fitto tra Orsi e Gotti. I quali, per inciso, pur riconoscendo una rispettosa amicizia, avevano finora sempre negato di coltivare confidenze così profonde. E invece quell'incontro ripropone, per i pm, «l'esistenza di un "sistema" che condizionava le scelte».

La microspia è sistemata in un ristorante di Roma. È il 23 maggio scorso, e solo l'indomani Orsi saprà ufficialmente di essere indagato, per la vicenda della superconsulenza di 51 milioni nella commessa degli elicotteri Agusta ottenuta in India. Orsi è inquieto: troppe incognite all'orizzonte, rischi e nemici in agguato. Ma Gotti Tedeschi comincia: e svela a Orsi di aver incontrato poco prima Moncada.

«Lo conosco da molti anni ed ho un'opinione precisa di lui». E aggiunge: «Prima, gli ho detto quello che penso e poi gli ho detto cosa pensi tu! Lui ha un'enorme stima di te. Quindi sappi che Moncada... m'ha persino detto con quali persone ieri si è discusso il caso Orsi, e tutti, anche persone importantissime, hanno detto "Orsi e' una persona che va difesa e va supportata!" Sappilo. Quindi, il sistema è a tuo favore e ti difenderà! Adesso per quanto tempo, questo nessuno lo può sapere, però oggi sei l'unica persona che può stare lì! E loro lo sanno... Intanto, scherzando gli ho detto "beh, ma se gli togli la presidenza faccio io il presidente!" (E lui): "Non togliamo un cazzo resta amministratore delegato e presidente!'' ».

Orsi chiede: «A che ora hai visto tu il gobbo?», cioè Moncada, e aggiunge «Pansa ha preso una sberla bestiale!». E Gotti: «Tu hai detto... secondo te era pro-Pansa?». Orsi: « «Assolutamente», riferendosi alla cordata Moncada-Pansa. E spiega: «(Moncada) Ha sempre cincischiato con Pansa, sempre nel suo ufficio! Pansa dice che lui ha tutto il supporto di Moncada. Moncada in qualche modo è parte di una lo... di una..». Forse intende: lobby. Orsi continua: «Dai, Moncada è un.. un cagnolino? Sì dai». E Gotti lo ferma: «No, molto di più. Non semplificarlo come un agente della Cia o un massoncello qualsiasi... È veramente un grande burattinaio!»,

Orsi tentenna: «A me non è mai piaciuto», ma Gotti giustifica «è perché è fisicamente...», vuole convincere Orsi: «Ti chiedo un atto di fede». E allora Orsi pronto: «Organizza una cena». E Gotti: «Eh no...».

Poi Gotti offre un suo flashback su Moncada: «Guarda, lo conosco da 15 anni forse...12-13 anni. Se io uno come me, rigoroso come sono, moralista anche un po', ti dico che con me è stato sempre di una lealtà, non mi ha mai mentito, non mi ha mai chiesto niente in cambio e poteva chiederlo mille volte! Certo fa i suoi giochi, i suoi giochi grossi, li farà anche lui, e tieni conto che lui sta nel gruppo Finmeccanica, non fa un c..., non ha mai fatto niente...». Orsi rileva: «E adesso deve vendere...». Gotti chiosa: «Farà perdere un sacco di soldi». Uno scambio tra manager. E ora l'inchiesta prenderà nuove strade.


2- PENISOLA DEI FAMOSI DEL 7 GIUGNO 2012
COME MAI ORSI SI SENTE FORTISSIMO E IPERPROTETTO (NON SI SA DA CHI) FINO AL PUNTO DI FAR PROBABILMENTE INCAZZARE I MAGISTRATI DI NAPOLI?
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/1-veleni-su-perissinotto-perch-lex-ambasciatore-usa-a-roma-mel-sembler-si-schierato-39967.htm

Gli uscieri di Finmeccanica stanno ancora rileggendo le cinque righe del secco comunicato stampa con il quale ieri mattina il comandante supremo Giuseppe Orsi ha definito "farneticante" l'idea di aver affidato alla custodia di Gotti Tedeschi documenti relativi a indagini giudiziarie e a contratti in India o Panama.

Agli uscieri ha provocato un grande effetto la difesa dell'amicizia con Gotti Tedeschi che Orsi con parole ferme ha voluto ribadire in nome di un legame di amicizia e di stima. "Ci uniscono - si legge nel sobrio comunicato - una comune visione della vita e comuni valori".

Dietro queste parole si sente pulsare il cuore di un legame solido, ma gli uscieri si chiedono che cosa abbia spinto effettivamente Orsi a scrivere una lettera così carica di significati emotivi e del tutto indifferente ai movimenti della Procura di Napoli che ha già inviato un avviso di garanzia al capo di Finmeccanica.

Secondo gli uscieri il manager piacentino ha scritto la lettera di suo pugno e di getto senza nemmeno consultare i suoi avvocati e l'ufficio legale, ma questo è un dettaglio rispetto alla motivazione di fondo che può aver ispirato la sua mossa. Su questo punto gli uscieri si dividono in due scuole di pensiero. Da un lato c'è chi pensa che sia stato un gesto irrazionale che potrebbe ritorcersi un domani come un boomerang; dall'altro c'è chi ritiene che Orsi stia vivendo un'ebbrezza di potere che gli consente di sfidare il mondo intero.

Quest'ultima versione non è infondata se si pensa a ciò che è avvenuto nell'ultima Assemblea di Finmeccanica quando si dovevano rivedere le deleghe tra Orsi e il direttore generale Alessandro Pansa. In quella sede si presentò con tanto di carte in mano il rappresentante del ministero dell'Economia e delle Finanze, Francesco Parlato, un romano 51enne che dal 2007 rappresenta il Tesoro nelle imprese pubbliche.

Secondo tutti gli osservatori e gli analisti le deleghe in mano a Parlato prevedevano un netto ridimensionamento del ruolo di Orsi in favore di quel Pansa che sembrava appoggiato a spada tratta dal viceministro Vittorio Grilli. Ebbene, non successe nulla di quanto si immaginava, e Orsi durante il consiglio di amministrazione successivo all'Assemblea e nei giorni seguenti continuò a relegare Pansa al suo ruolo di direttore generale con specifiche competenze nella finanza.

Queste cose bisogna ricordarle perché fanno bingo con la letterina di cinque righe distribuita ieri ai giornalini difesa dell'amico Gotti Tedeschi. Sono atti che dimostrano come Orsi si senta fortissimo e iperprotetto fino al punto di far probabilmente incazzare i magistrati di Napoli con quell'aggettivo "farneticante". Se poi a questi gesti si aggiungono le ultime decisioni aziendali allora il quadro diventa ancora più definito.

Dopo aver annunciato l'eliminazione di 45 manager, una settimana fa, ha spedito ai giardinetti l'amministratore delegato di Selex Elsag, Paolo Aielli, uno dei manager più conosciuti e apprezzati in Finmeccanica. E come non bastasse sta pensando di riorganizzare l'area delle relazioni esterne dove oggi operano d'amore e d'accordo Carlo Maria Fenu e il mite Marco Forlani.

Sembra infatti che sia scattata la ricerca di un direttore relazioni esterne in grado di tenere alta l'immagine di Finmeccanica e di difendere sui giornali quella del suo comandante supremo che parla di "discontinuità etica" e condivide i valori e la comune visione della vita di Gotti Tedeschi.

Così, mentre ai piani alti di piazza Monte Grappa i dirigenti dell'area finanza si stanno rompendo il capo per far quadrare i conti della semestrale, Orsi iperprotetto (non si sa da chi) difende la poltrona con le unghie e con i denti.

 

 

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