1- QUELLO DI DELLA VALLE SU SKY NON È STATO UN EXPLOIT NARCISISTICO, MA UN AUTENTICO GRIDO DI DOLORE: OLTRE AI TRENINI NTV CHE DEVONO AFFRONTARE OSTACOLI CONTINUI (DALL’OMOLOGAZIONE AGLI SLOT CHE MORETTI VUOLE CONCEDERE AD ORARI IMPERVI), BRUCIANO ALTRI PROBLEMI. IN BORSA DOVE IL TITOLO TOD’S È CALATO IN SEI MESI DI QUASI IL 27%. ALTRA L’IRRITAZIONE NASCE DALLE PORTE CHIUSE IN RCS DOVE LO SCARPARO PENSAVA CHE LA CACCIATA DI GERONZI GLI SPALANCASSE ORIZZONTI MERAVIGLIOSI. E BASTA VEDERE LO SPAZIO RISICATO CHE OGGI GLI DEDICA IL SUO “CORRIERE” SULL'ATTACCO A MORETTI PER CAPIRE CHE L’ASSE BAZOLI-DE BORTOLI-PASSERA LO DETESTA 2- IERI SERA NEL SALOTTINO SLURPEVOLE DI FAZIO, NON È STATA FATTA ALCUNA DOMANDA A PASSERA SULLA SEMPRE PIU’ INCERTA FUSIONE ALITALIA-AIR FRANCE, MA NON C’È DUBBIO CHE PRIMA O POI CORRADINO DOVRÀ AFFONDARE LE MANI PER SALVARE, DA UN ATTERRAGGIO CATASTROFICO, LA CORDATA DEI “PATRIOTI” MESSA SU DA AIRONE & CAINANO 3- IL SALVATAGGIO DI MPS AVRÀ UN COSTO POLITICO STORICO POICHÉ DAL DOMINIO “ROSSO” DEI TEMPI DI D’ALEMA E DEI DS, SI PASSERÀ A QUELLO DELLA FINANZA BIANCA DEL DEMOCRISTO GUZZETTI CHE HA SEMPRE VISTO LE ROCCAFORTI FINANZIARIE DI SIENA COME UN’ANOMALIA

1 - DOVE VOLA L'AIRONE PASSERA (ALI-CRAC)
C'è molta attesa per il consiglio di amministrazione dell'Alitalia che si terrà domani per valutare i risultati dell'anno e per capire che cosa succederà prima del 2013 quando i patrioti italiani saranno sciolti dal vincolo di cedere le loro quote.

I 19 consiglieri della Compagnia sanno già che Rocco Sabelli non regalerà il panettone del pareggio operativo, ma vogliono capire se le perdite dovute soprattutto al calo del traffico business andranno oltre i 60-70 milioni previsti dagli analisti. A loro e ai patrioti che nel 2008 hanno messo soldi per salvare la Compagnia interessa soprattutto tenere bene aperte le orecchie su ciò che potrà dire Cyril Spinetta, il 68enne presidente di AirFrance e antico giocatore di rugb, che oltre a guidare la società di Parigi è anche presidente del consiglio di sorveglianza di Areva, il colosso francese dell'energia.

Da lui dovrebbe arrivare una parola di chiarimento sulle voci rilanciate con grande evidenza sabato scorso sul "Messaggero" dove il giornalista Rosario Dimito, solitamente preciso e informato, ha parlato di un incontro che sarebbe avvenuto a Parigi con Colaninno, Sabelli e Gaetano Miccichè di IntesaSanPaolo per accelerare i tempi della fusione tra le due società.

Quando i 20 patrioti italiani hanno letto l'articolo si sono buttati sul pavimento per fare le capriole. Personaggi come Tronchetti Provera, Angelucci, Bellavista Caltagirone ed Edoarda Crociani non vedono l'ora di ritirarsi dalla partita salvando il gruzzoletto che per volontà del Cavaliere Patonza e di Corradino Passera hanno dovuto impegnare nell'operazione del 2008 quando anche AirFrance acquistò il 25% di Alitalia.

E ieri molti di loro hanno passato la domenica a spazzolare i siti di informazione d'Oltralpe ("Le Figaro", "Le Parisien", "L'Express") che oltre a riportare il classico "no comment" di AirFrance, hanno definito i rumors del "Messaggero" come l'ennesimo capitolo di un lungo "feuilleton".

A questa si è aggiunta la smentita di Sabelli e Miccichè che hanno giurato di non essere andati venerdì a Parigi dove pare che invece si trovasse Colaninno per motivi legati alla sua Piaggio. È probabile quindi che nel consiglio di amministrazione di domani il capo di AirFrance (uno dei manager più pagati nel suo Paese) butti acqua sul fuoco anche perché sulle spalle di AirFrance pesavano a giugno perdite per 197 milioni e il bilancio dell'anno si chiuderà forse peggio di quello di Alitalia.

La delusione dei patrioti italiani ai quali il giornalista Gianni Dragoni del "Sole 24 Ore" ha dedicato il libro "Capitani coraggiosi" indicandoli come "i venti cavalieri che hanno privatizzato l'Alitalia e affondato il Paese", è grande e sotto accusa è ancora una volta il povero Sabelli che sei mesi fa aveva promesso il pareggio e le sue dimissioni per "missione compiuta".

L'ultima speranza è riposta in Corradino Passera, l'uomo che insieme a Miccichè ha partorito dopo un preciso invito di Berlusconi l'operazione di salvataggio. Non a caso il dossier è sul tavolo del ministero ed esattamente tra le mani di Stefano Firpo, il capo della Segreteria tecnica che dopo aver lavorato alla BCE è entrato in IntesaSanPaolo con il compito di scrivere i discorsi di Corradino e di guidare l'ufficio "Operazioni strategiche e Progetti speciali".

Ieri sera nel salottino di Fabio Fazio, dove il superministro dello Sviluppo economico si è presentato più che mai disinvolto e vestito in maniera raccapricciante, non è stata fatta alcuna domanda sulla vicenda Alitalia, ma non c'è dubbio che prima o poi dovrà affondare le mani per salvare la cordata dei patrioti da un atterraggio catastrofico.

2 - CHE COSA DAVVERO SPINGE LO SCARPARO A "RISORGERE" OGNI SEI MESI CON IL VESTITO DA GUERRIERO ASSETATO DI SANGUE?
Nel quartier generale di Ntv che si trova a Roma in viale del Policlinico in una moderna palazzina che apparteneva a una compagnia di assicurazione svizzera, non esultano per il calumet di guerra che ieri Dieguito Della Valle ha fumato davanti agli spettatori di Sky.

Tra gli uscieri che lavorano nel piccolo complesso a poche decine di metri dal palazzo-obitorio delle Ferrovie dello Stato, c'è molta perplessità per la violenza con cui lo scarparo marchigiano ha sparato in faccia a Mauro Moretti. C'è chi addirittura arriva a dare un'interpretazione freudiana del comportamento dell'amico e socio di Luchino che, per smentire l'equazione secondo la quale la ricchezza non è sinonimo di felicità, cerca piacere nel contrasto e negli scontri personali.

Questa tesi è sicuramente esagerata e non sembra nemmeno credibile che il nervosismo del patron di Tod's nasca dalle delusioni in Borsa dove il titolo della sua azienda è calato in sei mesi di quasi il 27%. Forse l'irritazione nasce dalle porte chiuse in Rcs dove lo scarparo pensava che la cacciata di Geronzi gli spalancasse orizzonti meravigliosi. E basta vedere lo spazio risicato che oggi gli dedica il "Corriere della Sera" per capire che a via Solferino nessuno lo ama.

Di sicuro a Dieguito non mancano argomenti robusti contro l'ex-sindacalista di Rimini, quel Mauro Moretti che continua a imperversare con l'inaugurazione delle stazioni, la cancellazione dell'Orient Express e il taglio delle linee ai miserabili pendolari. Ma questo non giustifica ancora la violenza con cui Dieguito ha accusato Moretti di essere il frutto di una pseudopolitica che provoca guai e "fa viaggiare malissimo". "Dentro Ntv ho una partecipazione non troppo grande - ha detto ieri lo scarparo - ma so cose che mi fanno saltare sulla sedia...Moretti è stipendiato dagli italiani e deve andare a casa come tutti i manager che non funzionano".

Adesso gli uscieri e gli amici del suo cerchio magico si chiedono che cosa davvero spinga quest'uomo a "risorgere" ogni sei mesi con il vestito da guerriero assetato di sangue che si placa soltanto quando i suoi avversari (come è avvenuto per Geronzi) rotolano dalle poltrone.

Questa domanda è circolata con insistenza durante le cene natalizie che si sono svolte venerdì a casa di Innocenzo Cipolletta e ieri sera ai Parioli nell'abitazione di un noto giornalista che ha raccolto per gli auguri, oltre al solito Cipolletta, anche Stefano Micossi e altri simpatizzanti di Luchino.

La risposta è rimasta appesa nell'aria, ma la tesi prevalente è che dentro i compagni di merenda di Ntv ci sia una grande fibrillazione per gli ostacoli che impediscono la partenza del treno "Italo" presentato martedì scorso a Nola con grandi squilli di tromba. Oltre al ritardo nell'omologazione del convoglio, pare sia in atto un forte braccio di ferro sugli slot che Rete ferroviaria italiana dovrà concedere a Ntv.

Addirittura c'è chi dice che il perfido Moretti avrebbe ipotizzato la partenza del primo treno da Milano alle 4 del mattino, ma questa è una sciocchezza poiché il servizio sulla Rete per l'Alta Velocità inizia due ore dopo.

Comunque si era già capito a Nola che dietro l'immagine gioiosa di Luchino, Gianni Letta, Sciarrone, Punzo e Bombassei, impegnati a tagliare il nastro di "Italo", serpeggia un certo malessere. I ritardi e la scarsità dei treni "Italo" rischiano di provocare a Ntv un danno economico di ingenti proporzioni. E la mestizia mostrata venerdì sera in un'altra cena che si è svolta nel ristorante romano "Nino" di via Borgognona tra Luchino e alcuni amici come Carlo Perrone, Megalò-Malagò e Carlo Vanzina, suona come la conferma che quello di Della Valle ai microfoni di Sky non è stato un exploit narcisistico, ma un autentico grido di dolore per i problemi che la società deve affrontare.

3 - MPS, DAL DOMINIO "ROSSO" DEI TEMPI DI D'ALEMA E DEI DS, SI PASSERÀ A QUELLO DELLA FINANZA BIANCA
I contradaioli di Siena sono stati svegli tutta la notte per capire se i grossi problemi di MontePaschi e della Fondazione che dal 1995 controlla la banca di Rocca Salimbeni si sarebbero risolti.

Questa mattina nei bar della piazza del Palio hanno letto con avidità il lancio delle 9,15 dell'agenzia Radiocor in cui si annuncia che la Fondazione guidata dal ragioniere Gabriello Mancini ha concluso due accordi con le 11 banche che dal 2008 hanno concesso linee di credito per oltre 1 miliardo. Questa boccata d'ossigeno servirà alla Fondazione per alleggerire il fiato sul collo di istituti come JP Morgan e Mediobanca che fino a marzo prossimo metteranno in atto una moratoria in modo da consentire all'Ente di Palazzo Sansedoni di difendere il 48,4% del capitale di MontePaschi.

Adesso i contradaioli aspettano che scatti la seconda fase dell'operazione che prevede di alienare alcune partecipazioni (tra le quali F2i, Sator di Matteuccio Arpe e Mediobanca) per portare nelle casse altri 250 milioni, poi sarà la volta degli immobili e infine toccherà mettere sul mercato anche una quota delle azioni. Secondo il "Sole 24 Ore" per azzerare il debito da 1 miliardo bisogna cercare 4-500 milioni tra i due grandi azionisti del Gruppo senese: Caltagirone e la Compagnia di assicurazione francese Axa.

Secondo i contradaioli Caltariccone non ha alcuna intenzione di versare altro sangue per MontePaschi poiché dopo l'operazione di venerdì a Trieste che ha visto le Generali creare un maxipolo immobiliare da 28 miliardi, il costruttore romano desidera riscoprire il valore del mattone e del cemento rispetto a quello della finanza.

Se le cose stanno così allora non resta che immaginare un intervento della Cassa Depositi e Prestiti dove si trova alla presidenza Franco Bassanini, un uomo che viene dalla sinistra ed è già stato di casa a Siena. Ma agli occhi del ragionier Mancini e del boccoluto Mussari, che si è preso una randellata in fronte venerdì mattina dall'Eba (l'autorità europea di controllo delle banche), per mettere a posto i conti della Fondazione e della banca serve qualcosa di più.

Tra i bar di piazza del Palio corre con insistenza la voce che il salvataggio della Fondazione e di Mps passerà attraverso un inevitabile intervento (magari in pool) delle altre fondazioni. Nei giorni scorsi Giuseppe Guzzetti, l'anziano presidente dell'Acri e della fondazione Cariplo, ha già detto che "altre volte e per altri casi le fondazioni sono intervenute su richiesta" e che nel caso di quella senese "se vorrà cedere delle quote, sicuramente verranno collocate".

Tanta sicurezza fa sperare al ragionier Gabriello Mancini che la sua Fondazione potrà uscire dalla stretta micidiale dei debiti. Ma l'esito ipotizzato dal vecchio democristiano Guzzetti fa capire che il salvataggio avrà un costo politico storico poiché dal dominio "rosso" dei tempi di D'Alema e dei Ds, si passerà a quello della finanza bianca che ha sempre visto le roccaforti finanziarie di Siena come un'anomalia.

4 - ROUBINI FLASH
Avviso ai naviganti: "Si avvisano i signori naviganti che anche gli economisti più avveduti come Nouriel Roubini, il professore di origini turche che insegna alla New York University e ha previsto le crisi finanziarie degli ultimi quattro anni, sono letteralmente stremati.

La gravità della crisi è andata oltre qualsiasi profezia e Roubini che è riuscito a trasformare le sue previsioni in una vita piena di quattrini e di belle donne, appare schiantato. È quanto si può vedere in un'immagine pubblicata sul sito americano www.porfolio.com che fa presagire terribili sventure".

 

CORRADO PASSERA CON FABIO FAZIO A _CHE TEMPO CHE FA_Rocco Sabelli e Roberto ColaninnoBazoli e PasseraFRANCESCO CALTAGIRONE BELLAVISTA GAETANO MICCICHE'SPINETTAEDOARDA CROCIANI Della Valle - BraccialettiDELLA VALLEde bortoliChe e Castro MONTEZEMOLO E DELLA VALLE DELLA VALLE LETTA SCIARRONE MONTEZEMOLO BOMBASSEI TAGLIANO IL NASTRO DI ITALO DELLA VALLE E MONTEZEMOLO ITALO IL TRENO DI NTV MAURO MORETTI DELLA VALLE monte dei paschi di sienaMONTE DEI PASCHI DI SIENA QUASI AL COMPLETO FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PIERFERDINANDO CASINI MARIO ORFEO ManciniGIOVANNI BAZOLI E GIUSEPPE GUZZETTINouriel Roubini in un ristorante di New York

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