RILANCIO DEL DISCO - LE VENDITE DEI VINILI IN ITALIA SONO TORNATE A SUPERARE QUELLE DEI COMPACT DISC: DA GENNAIO A MARZO C’E’ STATO UN INCREMENTO DEL 121 PER CENTO RISPETTO ALLO STESSO PERIODO DEL 2020 - IL MERCATO È OVVIAMENTE DOMINATO DALLO STREAMING, CHE VALE CIRCA L'80 PER CENTO DEL FATTURATO, ANCHE A CAUSA DELLA PANDEMIA CHE HA COSTRETTO LA CHIUSURA DI MOLTI NEGOZI DI ARTICOLI MUSICALI - IL VINILE RAPPRESENTA OGGI L'11 PER CENTO DELLE VENDITE DI MUSICA...
Bruno Ruffilli per "la Stampa"
Nel 1991 in cima alle classifiche dei dischi più venduti in Italia c' era Antonello Venditti, nel 2021 The Dark Side Of The Moon dei Pink Floyd. Nel frattempo però tutto è cambiato nell' industria discografica, e l'ultima novità è un clamoroso ritorno al passato: nei primi tre mesi del 2021, secondo i dati Deloitte per FIMI, il vinile è tornato a superare il compact disc.
Da gennaio a marzo i 33 giri sono cresciuti del 121 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020 e hanno generato maggiori ricavi rispetto ai CD, in calo del 6 per cento. Il mercato è ovviamente dominato dallo streaming, che vale circa l' 80 per cento del fatturato, ma il vinile rappresenta oggi l' 11 per cento delle vendite di musica: nel 2020 poco più di 15 milioni di euro.
Nel Regno Unito il sorpasso risale al 2016, negli USA al 2020. In Giappone gli appassionati di dischi non sono mai veramente calati, e oggi il supporto fisico rappresenta il 43 per cento del fatturato. «Lo streaming copre il fabbisogno di musica per tutti, mentre il vinile è acquistato da chi vuole il feticcio, la rarità, che testimonia la sua vicinanza all' artista, e questa è una tendenza assai diffusa in Paesi come Giappone e Corea del Sud», commenta Enzo Mazza, Ceo della Federazione Industria Musicale Italiana.
VINILE SFERA EBBASTA EDIZIONE LIMITATA
Sono oggetti sempre più sofisticati, in tirature limitate, magari autografate, fino alle incredibili ristampe di Sony, che ha appena pubblicato una decina di grandi classici italiani registrati su nastro: non cassette, ma proprio le bobine degli studi di registrazione. Pochi potranno ascoltarli davvero, ma non importa: che un oggetto contenga la musica è un pretesto; a scatenare il desiderio di possesso è la sua esistenza materiale, la sua irriducibilità a una catena di dati.
E poi il vero fascino del vinile sta in un modo diverso di vivere la musica fatto di scelte consapevoli e ritmi lenti: venti, venticinque minuti di canzoni, poi silenzio. Ci si alza, si solleva la puntina, si sposta il braccio, si cambia facciata, si comincia di nuovo. Un rito ritrovato, o scoperto per la prima volta. Tornando alle classifiche, chi ha più di trent' anni non avrà già acquistato almeno una volta una copia di The Dark Side Of The Moon?
«Appunto: a comprarlo oggi sono i più giovani, quelli che non l' hanno mai avuto, segno che un ricambio generazionale c' è», secondo Mazza. E così si spiega la top ten del 2020, dove ci sono classici di ogni decennio: Legend di Bob Marley, Greatest Hits e Bohemian Rhapsody dei Queen, The Wall, sempre dei Pink Floyd, ma pure Nevermind dei Nirvana. I fan di Springsteen hanno spinto al quinto posto Letter To You, che invece è nuovo, e c' è spazio anche per il rap italiano, con Sfera Ebbasta (secondo con Famoso) e Ernia (Gemelli, decimo).
Quanto ha pesato la pandemia su questi dati? «Molti negozi hanno fatto di necessità virtù, cercando di sopravvivere ai decreti che hanno lasciato aperte le librerie e vietato incomprensibilmente la vendita di dischi. Abbiamo registrato una crescita del 30-40 per cento dell' e commerce di prossimità, con i negozi che si sono adattati a fare consegne ai loro clienti tradizionali».
I quali, a loro volta, hanno scoperto lo streaming, che è cresciuto del 29,5 per cento rispetto allo scorso anno. «È un mercato in evoluzione, dove si affacciano consumatori più adulti.
Questo influisce anche sul tipo di musica ascoltata sulle piattaforme di streaming: non solo nuove uscite hip hop e urban, ma anche titoli di catalogo e altri generi musicali».
Così non stupisce che nel 2020 ben 246 artisti italiani abbiano superato i dieci milioni di stream, contro i 97 che nel 2010 avevano superato la soglia delle diecimila copie vendute tra fisico e download.
C' è sempre più musica che gira intorno, insomma, e costa sempre meno per il consumatore. Spesso niente, ma non c' entra la pirateria: «È il modello Ad-supported, dove i creatori vengono retribuiti attraverso la pubblicità - commenta Mazza -. L' esempio tipico è YouTube, tuttavia oggi piattaforme come Facebook e Instagram contribuiscono in maniera anche maggiore, e cresce molto rapidamente anche TikTok».