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IL CORONAVIRUS È IL NOSTRO "CIGNO NERO"? – I RISCHI REALI PER L’ECONOMIA ITALIANA SCATENATI DAL PANICO PER L’EPIDEMIA SONO INCALCOLABILI. LA LOMBARDIA DA SOLA VALE IL 22% DEL PIL E NON È PENSABILE DI TENERLA BLOCCATA A LUNGO – SENZA CONSIDERARE LA MANIFATTURA, IL TURISMO E IL LUSSO, DOVE L’APPORTO CINESE È FONDAMENTALE - GLI ECONOMISTI DANNO PER SCONTATO CHE ANCHE IL PRIMO TRIMESTRE DEL 2020 SARÀ NEGATIVO, IL CHE SIGNIFICA RECESSIONE TECNICA E UNA PROIEZIONE DEL -1% PER TUTTO L’ANNO...

1 – CORONAVIRUS, GLI ECONOMISTI: "ITALIA VERSO LA RECESSIONE"

milano al tempo del coronavirus

Da www.tgcom24.mediaset.it

 

Recessione tecnica data quasi per scontata dopo il -0,3% del quarto trimestre e un 2020 che va verso la crescita negativa, con stime fra -0,5% e -1%. Sono i primi dati forniti dagli economisti sull'impatto dei contagi di coronavirus in Italia. Se la situazione non si risolve rapidamente, una contrazione dell'1% del Pil quest'anno è "plausibile".

 

il centro di milano durante l'emergenza coronavirus 3

2 – COSÌ L’ECONOMIA PAGA GIÀ IL PREZZO D’INCERTEZZE E PSICOSI SANITARIA

Carlo Marroni e Sara Monaci per “il Sole 24 Ore”

 

Per avere qualche delucidazione su quello che potrebbe accadere in Italia “a valle” dell’epidemia da Covid-19, cioè sui rischi reali per l’economia scatenati da un panico irrazionale, forse servirebbe consultare Richard Thaler, uno dei maestri dell’economia comportamentale. Ma senza arrivare ad un premio Nobel forse (per ora) basta ricordare la teoria del “Cigno Nero”, l’evento non previsto che scombussola tutto, dalla produzione alla Borsa.

RICHARD THALER 1

 

Cosa accade nel nord d’Italia che traina un Pil già fiacco? Bisogna guardare il comportamento, appunto, delle persone. Ieri mattina Milano non era più Milano. Strade più vuote, ovviamente a causa della chiusura delle scuole e delle università. Ma anche perché le persone hanno evitato i luoghi di aggregazione, ma non i supermercati. Tra sabato e domenica frotte di cittadini si sono riversate nei grandi market, presi d’assalto e continuamente riforniti.

meme sul coronavirus 10

 

Risultato: scaffali vuoti, soprattutto quelli dello scatolame, come se si immaginasse di dover rimanere a casa a lungo (tra l’altro sul web girano video-fake su false chiusure per un mese). Queste immagini hanno fatto il giro d’Italia, non senza effetti, anche a Roma: gli scaffali sono pieni ma fuori dei centri le auto erano parcheggiate una sull’altra, mai di lunedì mattina.

 

Questo è solo l’ultimo miglio di un comportamento collettivo che già da un mese ha riguardato le mascherine e il disinfettante per le mani, giù giù fino agli integratori, il tutto cacciato prima nelle farmacie poi sulla rete. Effetto a catena di un accavallarsi di eventi e di una slavina di commenti, che si sono rincorsi con le decisioni delle autorità, innescano un circuito mediatico-politico che all’inizio e per un po’ è stato fonte di grave confusione.

milano al tempo del coronavirus

 

Non si capiva chi doveva prendere le decisioni, e soprattutto quali decisioni. In gennaio per lo spazio di due giorni la sala di comando è stata di fatto lo Spallanzani di Roma, poi il Coi delle Forze armate – che ha gestito i rientri dalla Cina – e di colpo tutto si è traferito tra Milano e Venezia. Poi finalmente una sintesi è stata trovata con una catena di comando certa, che troverà momento per momento delle strade concrete.

 

il centro di milano durante l'emergenza coronavirus 1

Ma intanto l'effetto psicologico è partito e piano piano Milano si è svuotata e spenta dal pomeriggio di ieri: tutto chiuso o quasi. Non solo uffici, scuole e università. Non ci sono gli studenti nelle zone della movida vicino a Cadorna o vicino ai Navigli, mancano i cinema, i punti di incontro dei consueti aperitivi, i bar per il dopo lavoro, e su tutti un grande assente, il Teatro alla Scala (nei prossimi giorni sarebbe stato in scena Il Trovatore di Verdi), serrato per tutta la settimana.

 

giuseppe conte roberto gualtieri mes

Si susseguono le comunicazioni di annullamento di fiere e eventi: da Mido a Milano (occhialeria) a Cosmoprof a Bologna. La procura di Milano ha chiuso gli uffici al pubblico mentre va avanti l'attività del Comune di Milano: ieri consiglio comunale, anche se a porte chiuse. Le persone commentano nei pochi punti di ritrovo la difficoltà di andare a lavoro senza scuole e asili dove lasciare i bambini.

 

E saranno proprio loro a mancare in questa settimana, quella del carnevale ambrosiano, che avrebbe colorato le strade e intrattenuto con feste in ogni piazza di Milano fino a domenica prossima. Niente mascherate quest'anno. Non mancano come sempre gli sciacalli, che si presentano alle porte delle case con camici e addirittura stemmi della Croce Rossa, come denuncia la Regione Lombardia. Bisogna ascoltare le autorità, gli esperti.

 

il centro di milano durante l'emergenza coronavirus 7

Ha un sapore amaro, in queste ore, la polemica tra i virologi più in vista, specie tra il conosciutissimo Roberto Burioni, superstar pro-vax, e Maria Rita Gismondo, responsabile di laboratorio del Sacco di Milano, cuore sanitario dell'emergenza lombarda, fiore all'occhiello della virologia europea. Due visioni diverse su come giudicare gli effetti del fenomeno – e può giudicare solo chi ne ha i titoli, sia detto sempre - che hanno comunque contribuito non poco a disorientare i cittadini, che perlopiù non si staccano dagli smartphone in presa diretta sulle notizie dal fonte del virus.

roberto burioni by lughino

 

Va ricordato l’appello della virologa Ilaria Capua, che le fake news le ha pagate sulla propria pelle, che dagli Usa tuona contro un allarmismo - a suo dire – spropositato e irresponsabile. Tutto, dice, per quanto possibile deve continuare a funzionare bene, dalla produzione ai servizi, altrimenti gli effetti saranno davvero devastanti per l’intero paese.

 

3 – CORONAVIRUS, ALLIANZ GI: ITALIA IN RECESSIONE TECNICA DA I TRIMESTRE

il centro di milano durante l'emergenza coronavirus 12

(AWE/LaPresse) - "Il quarto trimestre del 2019 si era già chiuso con un segno negativo e per quanto riguarda il primo trimestre del 2020 è presumibile ritenere che lo sarà altrettanto, portando quindi il nostro paese tecnicamente in recessione, poiché avrà fatto registrare due trimestri con crescita negativa". Lo scrive in una nota Massimiliano Maxia, senior fixed income product specialist di Allianz Global Investors, a proposito delle conseguenze del coronavirus sull'economia italiana.

 

giuseppe conte pil recessione

"L'impatto della diffusione del coronavirus in Italia, fino a questo momento limitato alle regioni settentrionali, sull’economia del nostro paese sarà senza alcun dubbio molto importante", continua l'analista. Per Maxia, "il fatto che siano state colpite le regioni più importanti nella contribuzione al prodotto interno lordo avrà un effetto ovviamente ancora più negativo su questo scenario. Ciò che attualmente non sappiamo con esattezza è la dimensione di tale impatto, sebbene le primissime stime parlino di una crescita negativa per il primo trimestre tra lo 0.5% e l’1% annualizzata".

 

4 – CORONAVIRUS, ALLIANZ GI: ITALIA IN RECESSIONE TECNICA DA I TRIMESTRE-2

il centro di milano durante l'emergenza coronavirus 10

(AWE/LaPresse) - "Di fatto oggi buona parte delle attività produttive e commerciali del nostro paese sono ferme con conseguenze sicuramente ancora molto incerte, pensiamo per esempio alle conseguenze sul turismo, e quindi il quadro sarà più chiaro solo nelle prossime settimane, quando comunque ci auguriamo che la situazione si sarà stabilizzata o sarà auspicabilmente in via di miglioramento", sottolinea l'analista.

 

il centro di milano durante l'emergenza coronavirus 9

"La reazione di ieri dei mercati azionari europei - ricorda Maxia - e di quello italiano in particolare non può ritenersi quindi una sorpresa, dato il susseguirsi delle negative notizie e la drasticità delle misure prese dal governo italiano nel tentativo di arginare la diffusione del virus. Il sentiment degli investitori nel brevissimo termine riteniamo sia destinato a rimanere negativo sui listini globali, e quindi non solo su quello domestico, data la situazione di enorme incertezza: i contagi sono aumentati anche in altri paesi, non solo in Italia, e non si può ovviamente escludere che anche altri paesi europei possano registrare un numero molto più alto di contagiati rispetto a quello attuale. La volatilità è quindi destinata a rimanere alta, e ad essere strettamente correlata alle notizie che giorno per giorno verranno comunicate".

 

il centro di milano durante l'emergenza coronavirus 14

Per quanto riguarda il mercato obbligazionario, "il contesto di risk-off ieri ha invece premiato i rendimenti dei paesi sia core che periferici, con l’eccezione del nostro Btp. Di nuovo, nella giornata particolare di ieri ciò non è una sorpresa, dato che il problema in questo momento è soprattutto italiano. Tuttavia, dopo un’apertura decisamente negativo per lo spread, nel corso della giornata anche i nostri titoli hanno recuperato, chiudendo su livelli più alti rispetto ai minimi della mattina.

il centro di milano durante l'emergenza coronavirus 23

 

Così come ci possiamo aspettare che la volatilità rimanga alta sul mercato azionario italiano, lo stesso possiamo ritenere possa succedere per i titoli governativi italiani. In un’ottica di più medio termine, però, ricordiamo che la politica monetaria decisamente accomodante della Bce (Banca Centrale Europea) può rappresentare un argine all’eccessivo allargamento dello spread, insieme al fatto che la ricerca del rendimento in un mondo a tassi negativi, specialmente nell’area euro, potrebbe essere di vantaggio per il nostro BTP nel momento in cui, augurandoci che possa essere molto presto, la situazione sarà migliorata", aggiunge Maxia.

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