WIND OF CHANGE – CAMBIA IL VENTO E IL MANCATO ACCORDO SUL PREZZO FA SALTARE LE NOZZE DELLE TELECOMUNICAZIONI TRA WIND E 3 ITALIA…

Luca Fornovo per "la Stampa"

La vendita di Wind non rappresenta al momento un'opzione per VimpelCom. A proposito delle ipotesi di fusioni e aggregazioni per l'Italia VimpelCom non ritiene necessario prendere ora una decisione». Con queste parole Jo Lunder, amministratore delegato del gruppo russo Vimpelcom, socio di maggioranza di Wind, lascia chiaramente intendere che le trattative con 3 Italia non sono andate a buon fine e le nozze - se non sono tramontate - sono perlomeno rinviate. Probabilmente non se ne parlerà più quest'anno.

Lunder, che ha parlato agli analisti nel corso della presentazione dei conti 2013 di VimpelCom, non ha voluto fornire altri dettagli. Ma secondo fonti finanziarie, a impedire il via libera alla fusione è stato un problema di prezzo e valutazione degli asset di Wind e di 3, il gruppo controllato da Hutchison Whampoa, la conglomerata del magnate cinese Li Ka Shing. Per mesi al tavolo dei negoziati con Li Ka Shing si erano seduti il miliardario russo Mikhail Fridmann, che possiede Alpha Bank, e il Fondo sovrano norvegese, azionista di Telenor, che insieme a Fridmann controlla VimpelCom. La notizia di trattative per unire Wind a 3 era circolata già alla fine del novembre scorso. Rilanciata da un report della casa d'affari Bernstein, che dava come probabile un accordo in tempi brevi e citava come fonte della notizia l'ad di Telecom Italia, Marco Patuano.

Non è la prima volta che il fidanzamento tra Wind e 3 viene rotto: circa quattro anni fa ci aveva provato il Faraone, il tycoon egiziano Naguib Sawiris, allora socio principale di Wind, a portare all'altare 3. Ma anche in quell'occasione fu un problema di prezzo a far naufragare la loro relazione.

La strategia di Wind, che ieri insieme a VimpelCom, ha diffuso i conti 2013, resta al momento «stand alone» e punta sulla crescita nella telefonia mobile residenziale, dove è a un passo dal raggiungere la quota di mercato di Telecom. I ricavi sono scesi a 4.893 milioni di euro, in calo dell'8,2% rispetto al 2012, come conseguenza della forte pressione dei prezzi, ma sono stabili (-0,9%) al netto dei tagli della terminazione mobile. L'Ebitda è di 1.944 milioni in diminuzione del 5,8%, in seguito alla contrazione dei ricavi compensata da una marginalità in crescita di un punto a 39%.

 

 

imode logo wind3 VimpelcomLI KA SHINGVincenzo Novari e Mauro Masi MARCO PATUANO

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