1- A CORTINA! A CORTINA! IL CINEPANETTONE CUCINATO DA DE SICA & FERILLI SI AVVICINA 2- UNA “PRIMA” CHE ANDAVA DAVVERO TUTTA FILMATA DALL’ELEGANTE PRODUTTORE DI MAMMOZZI CINE-NATALIZI AURELIO DE LAURENTIIS PERCHÉ GLI INVITATI, DA PATRIZIA DE BLANC A MARIO D’URSO, DA MARISELA FEDERICI A GILETTI DI BACCALA’, COMPRESO IL PROPRIETARIO DEL CINEMA ADRIANO IL MITOLOGICO E COATTO INCAZZOSO “VIPERETTA”, ERANO TUTTI GIA’ BELLI E VESTITI PER GIRARE UN GRANDE FILM: “VACANZE DI NATALE A ZAGAROLO”! 3- E PER FORTUNA CHE DOVEVA ESSERE IL FILM DEL RINNOVAMENTO! L'UNICA VERA NOVITÀ SONO LE BATTUTINE DI DE SICA SULLA PROSTATA. UN SEGNO DEI TEMPI, PER ATTORI, PRODUTTORE, AUTORI, REGISTA, CRITICI E PUBBLICO, TUTTI SULLA SESSANTINA

Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

1- A CORTINA! A CORTINA! IL CINEPANETTONE CUCINATO DA DE SICA & FERILLI SI AVVICINA
Claudia Alì per "Il Messaggero"

Col caldo di Roma e il film Vacanze di Natale a Cortina, ecco servito il Natale 2011. Primo assaggio di neve, anche se solo in celluloide, con l'attesa anteprima del film. Stesso cinema in Piazza Cavour, un po' per scaramanzia, un po' per vezzo dei produttori Luigi ed Aurelio De Laurentiis, mitragliate di flash, pioggia di attori e una grande festa col dj Bob Sinclar per tutta la notte.

Si torna alle origini, in tutti i sensi. Gli ingredienti del glorioso primo film del 1983 ci sono quasi tutti: il titolo Vacanze di Natale, gli sceneggiatori Carlo ed Enrico Vanzina, la location Cortina d'Ampezzo ed anche qualche accenno a quella famosissima colonna sonora.

Ecco uscire da un hotel in Via Visconti, tutto il cast. Esce per primo Luigi De Laurentiis, soddisfatto ed emozionato più che mai, in questo fortunato 2011, per l' apprezzamento del film da parte della stampa - all'unisono si ride senza volgarità - e soprattutto per la nascita della sua primogenita Isabel Grace Maria venuta alla luce lo scorso 13 novembre, stesso giorno di nascita della nonna paterna.

Con il regista Neri Parenti ed i fratelli Vanzina, ecco la fantastica coppia comica formata da Christian De Sica e Sabrina Ferilli in smoking nero. Arriva anche Ricky Memphis, Valeria Graci, Katia Follesa e Giuseppe Giacobazzi. Poi Ivano Marescotti, Dario Bandiera e la bella scoperta, Olga Kent. Tutti insieme calcano il tappeto rosso, e giù con i flash.

Si unisce al gruppo anche il compositore e musicista, principe delle consolle di tutto il mondo, Bob Sinclair, che nel film ha anche un piccolissimo cameo, nel ruolo di se stesso, arrivato nel pomeriggio a Roma inseparabile dalla sua agente. Sarà proprio lui ad animare più tardi un party strepitoso, in un locale di Monteverde, con quasi cinquecento invitati, tra i quali Carlo Verdone, arrivato con i figli Paolo e Giulia arrivata con Elisabetta Pocaterra, sua sorella Silvia, moglie di Christian De Sica, con i figli Maria Rosa e Brando.

C'erano anche i De Laurentiis al completo, ovvero Jaqueline, e gli altri due figli Edoardo e Valentina. Ed ancora Francesca Loschiavo, Giancarlo Abete, Mario D'Urso, Paolo Conticini, Emanuele Propizio, Fausto Brizzi con Marco Martani, Flavio Cattaneo, Carla Fendi, Massimo Giletti, Guido Lombardo, Paolo Genovesi, Gigi Marzullo, Ugo e Ferdinando Braghetti Peretti, Guendalina Ponti, il Presidente del Coni Giovanni Petrucci e Giovanni Malagò.

2- VACANZE DI NATALE A CORTINA DI NERI PARENTI.
Marco Giusti per Dagospia

Ci risiamo... "Me sudano l'occhi" (Ricky Memphis dopo la visione di un film visto su un plasma in 3D). "Sei simpatico come le emorroidi" (Dario Bandiera). "Se trovo chi ha inventato sto facebook gli taglio le palle" (Christian De Sica). "Un Kandinsky?" (Olga Kent di fronte a un quadro) "No, vodka russa non ne ho!" (Dario Bandiera). "La verginità è come una mollica di pane. Un giorno viene un uccello e se la porta via" (Christian De Sica, battuta paterna). "Oggi traffico. Rete Quattro detto Bollino Rosso" (la colf filippina). "Come stai? Me fai gaga-rin" (Ricky Memphis commenta un abito della cognata). "Morto un papi se ne fa un altro" (Christian De Sica, battuta politica). "Ma che c'hai il pongo nelle mutande?" (Christian De Sica, battuta riciclata).

Per fortuna che doveva essere il film del rinnovamento... Diciamo che l'unica vera novità del film di Natale di De Laurentiis, "Vacanze di Natale a Cortina", diretto da Neri Parenti e scritto dai fratelli Vanzina, dopo 27 anni di gloriosa attività, sono le battute di Christian De Sica sulla prostata.

Un segno dei tempi, per attori, produttore, autori, regista e, ovviamente, critici e pubblico, tutti sulla sessantina. Almeno sono sinceri e in questo che si profila come uno dei Natali più tristi degli ultimi vent'anni (malgrado la fine di Silvio) non ostentano una inutile felicità come Pieraccioni ("Finalmente la felicità", ma di chi?).

Insomma, col terrore della prostata, Christian, il solito avvocato romano pomicione e marito infedele di Sabrina Ferilli, decide di cambiar vita. Regala la sua agendina coi numeri caldi a un collaboratore ("Vai in Inghilterra? Guarda su Bucione United Kingdon") e pensa seriamente di a un futuro di fedeltà con la moglie di Fiano, cioè Sabrina Ferilli, così la raggiunge per passare un felice Natale in quel di Cortina. Per inciso, sinceramente chi può credere che Sabrina Ferilli sia questo campione di fedeltà? Boh.

Comunque, crederci o no, lei è fedele, ma, per vendicarsi delle corna che le ha messo Christian, dopo avergli elencato tutte le amanti dei capodanni passati ("Ma che stai affà", La Storia siamo noi di Giovanni Minoli?", ribatte lui), fa finta di tradirlo con un uomo nudo che le era entrato misteriosamente in camera da letto. Era l'amante della colf filippina, da cui la battuta politicamente scorretta ma molto vanziniana della Ferilli alla colf: "Mo' i maestri di sci ve li fate pure voi?".

Niente di nuovo si dirà, ma vedere assieme Christian e Sabrina Ferilli è sempre un piacere, anche se proprio questo, che è l'episodio più divertente del film, non riesce a svilupparsi oltre la trovata iniziale del finto tradimento e i facili qui pro quo successivi.

In un altro episodio, sulla carta il più innovativo, Dario Bandiera è l'autista dell'industriale Ivano Marescotti, preso di peso dai film di Checco Zalone con tanto di scivolate sulla neve e testa battuta su ogni spigolo come fosse James Finlayson nei film di Laurel e Hardy. Bandiera è arrivato un giorno prima del padrone a Cortina e si piazza nel suo chalet assieme a una russa, Olga Kent, bella ma un un po' sticazzi, che si chiama ovviamente Galina (indovinate la prima battuta di Bandiera...).

Ora Galina è la donna, non proprio fedele, di un potente e geloso miliardario russo, che Marescotti, proprio a Cortina, deve convincere a firmare un accordo per un gasdotto con l'Italia. Accordo che più che salvare le sorti del paese, rimpinguerà le tasche sue e quelle di un corrotto ministro (leghista?), interpretato con gran classe da Bebo Storti. Ovvio che il russo sospetti dell'infedeltà della donna e vada alla ricerca dell'amante di lei portando avanti all'esasperazione il gioco del firma-non firma.

Sembra che il ruolo di Marescotti fosse stato offerto a Lino Banfi e questo spiega un po' perché il rapporto fra padrone e autista trombatore somigli così tanto a quelli della commediaccia all'italiana con Banfi-Vitali o Montagnani-Vitali. Solo che lì era tutto più trash e scorrevole, qui è un po'macchinoso. Il terzo episodio è una simpatica variante del grande modello del burino romano in vacanza che dal primo "Vacanze di natale" all'episodio di Christian in "Fratelli d'Italia" i Vanzina hanno molto trattato.

Rosicando perché il cognato, il comico del nord Giuseppe Giacobazzi, ha vinto 250.000 euro al gioco dei pacchi (puntando su 3 Basilicata...) e può permettersi così una vacanza a Cortina coi vip assieme alla moglie, la new entry Katia Follesa, il grandissimo Ricky Memphis, che fa il giornalaio romano a Bergamo, riesce a comprare su internet una vacanza per lui e la moglie, l'altra new entry Valeria Graci, a 58 euro al giorno nello stesso albergo della coppia fortunata.

Decisi a non spendere nulla e a mangiare solo dal kebabbaro fra Natale a Capodanno, Ricky Memphis e la moglie, avranno la fortuna di essere casualmente invitati a ogni tipo di cena e festa vip di Cortina, ritrovandosi così nel magico mondo cafonal di Emanuele Filiberto, Simona Ventura, Alfredo Signorini, tra le contesse De Blank, Renato Balestra, il principe Giovannelli, Cesare Prandelli, facendo schiattare di rosichio il duo Giacobazzi-Follesa. Alla fine è l'episodio più nuovo, un po' perché Ricky Memphis come versione moderna di Mario Brega è fenomenale, un po' perché il mondo cafonal fa sempre il suo effetto dentro le nostre commedie, come insegnava già il capolavoro di Neri Parenti "Paparazzi".

Non si capisce solo perché siano stati tolto al montaggio l'episodio con Mara Venier e Edison Cavani che appaiono in fotografia e compaiono sui titoli di coda. Alla fine, De Laurentiis, non riuscendo a rinnovare come voleva il genere con l'innesto di nuovi autori-attori della generazione Zalone-Nunziante-Max Bruno- Gaudioso, è ritornato alle origini.

Cioè a Cortina, cosa che fa regolarmente e ritualmente ogni cinque anni (pensiamo a "Vacanze di Natale 90, 95, 2000", poi a "Christmas in Love") e ai Vanzina, anche se solo come sceneggiatori, lasciando ben saldo alla regia di Neri Parenti. Ha solo aggiunto come gagman e revisore alle battute uno specialista come Riccardo Cassini (da anni lavora con Fiorello e sui film di Fausto Brizzi).

I Vanzina, da grandi professionisti della commedia, hanno costruito un film molto più solido dei precedenti, dove tutto torna e non ci sono buchi narrativi e situazioni lasciate in aria. E Neri Parenti, quando lavora sui copioni dei Vanzina (pensiamo a "Fratelli d'Italia" o a "Tifosi"), gioca in casa, sapendo ben sviluppare gag e situazioni. Alla fine il film è superiore a molti degli ultimi titoli della serie, soprattutto a quello dell'anno scorso, ma certo non può essere un campione di novità.

A parte la trovata della prostata e la battuta finale su "papi" ("Morto un papi se ne fa un altro"). Se Ricky Memphis, vecchia conoscenza dei Vanzina, funziona benissimo, i nuovi arrivati di Zelig e Colorado rimangono un po' figurine di contorno. Dario Bandiera e Ivano Marescotti, buoni attori, forse non sono particolarmente adatti al genere e Christian De Sica e Sabrina Ferilli, divertentissimi nella parte iniziale del film, non sono invece sostenuti da una trama veramente originale come ci saremmo aspettati. E, come direbbe Riccardo Garrone, anche questo Natale 2011 ce lo siamo levato dalle palle.

 

VIPERETTA MASSIMO FERRERO VIPERETTA MASSIMO FERRERO TILDE CORSI E GUENDALINA PONTI SUSANNA E MARIO PESCANTE SABRINA FERILLI PATRIZIA DE BLANK ENRICO VANZINA RICKY MENPHIS NERI PARENTI CON LA TETTONA DI ZELIG PATRIZIA DE BLANK DARIO BALLANTINI GIADA DROMMI DE BLANK PAOLO FERRARI E SIGNORA RICKY MENPHIS E MOGLIE MARIO DURSO LA TETTONA DI ZELIG MARISELA FEDERICI I FRATELLI PANIMOLLE

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!

roberto tomasi – andrea valeri blackstone – gianluca ricci macquarie – scannapieco – salvini autostrade

DAGOREPORT - DUE VISIONI CONTRAPPOSTE SUL FUTURO DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA (ASPI) SI SONO CONFRONTATE AL CDA DI QUESTA MATTINA. DA UNA PARTE CDP (51%), DALL’ALTRA I FONDI BLACKSTONE (24,5%) E MACQUARIE (24,5%). IN BALLO, UN PIANO CHE HA COME PRIORITÀ LA MESSA IN SICUREZZA DELLA RETE AUTOSTRADALE. ALLA RICHIESTA DEI DUE FONDI DI VARARE UN SOSTANZIOSO AUMENTO DELLE TARIFFE, CHE PORTEREBBERO A UNA IMPENNATA DEI PREZZI SU OGNI GENERE DI MERCI E UN TRACOLLO DI CONSENSO PER IL GOVERNO MELONI, OGGI IN CDA CDP HA RISPOSTO CON UN CALCIONE DECIDENDO CHE NON SARANNO PIÙ DISTRIBUITI DIVIDENDI PARI AL 100% DELL’UTILE: PER L'ESERCIO 2024 SI LIMITERANNO AL 60% - CHE FINE FARA' IL CEO ROBERTO TOMASI?