1- ORMAI, PER ROMA, E’ UN APPUNTAMENTO FISSO COME LA FESTA DE’ NOANTRI DI TRASTEVERE: BENVENUTI AL NUOVO SHOW META-TEATRALE E META-CHOC DI RAFFAELE CURI 2- DOPO AVER INNEGGIATO CON “BLACK WHITE BLOK” AL FURTO POST-PROLETARIO (SIC!), LO SPETTACOLO, PRODOTTO AL SOLITO DAL PORTAFOGLIO DELLA DOVIZIOSA MECENATA ALDA FENDI, SI OCCUPA DI COSMOGONIE AMOROSE MA SI RIVELA LA SOLITA ACCOZZAGLIA DI TEMI PRETESTUOSI, RAGAZZI SVESTITI IN SCENA, FANCIULLE NUDE COME GAMBERONI E E FRASI ALTISONANTI MA PRIVE DI SENSO DA PROIETTARE SULLA PARETE 3- CURI PER L’OCCASIONE PROFITTA DEL SUO AMICO “BERTYNIGHTS” E GLI OFFRE IN PASTO I VERSI DI ELLIOT. IN PLATEA LA SORA LELLA, SCORTATA DAL SUO PORTABORSETTE PREFERITO MARIONE D’URSO, PIERO SANSONETTI E RITANNA ARMENI, APPLAUDIVANO FELICI
Foto di Mario Pizzi da Zagarolo
DAGOREPORT
All'antico mercato del pesce degli Ebrei a Roma fino al 22 aprile, per l' ennesima edizione di un rito ormai decennale, Raffaele Curi mette in scena la propria visione del mondo. Questa volta, dopo aver inneggiato con "Black White Blok" al furto post-proletario, il Robert Wilson di Alda Fendi esagera.
"Transiti d'amore" dovrebbe occuparsi di cosmogonie amorose ma si rivela la solita accozzaglia di temi pretestuosi, ragazzi svestiti in scena, fanciulle svolazzanti e frasi altisonanti ma prive di senso da proiettare sulla parete. Gente che ride, che sbadiglia, che aspetta solo il gong per potersi lanciare a Palazzo Fendi, godere del panorama del Foro Traiano e mangiare gratis fino alle ore piccole, godendo dell'ospitalità di Fendi Alda, la minore delle sorelle, mecenate per scelta.
Curi per l'occasione profitta del suo amico "Bertynights" e gli offre in pasto i versi di Elliot. Con la sora Lella in platea, scortata dal suo portaborsette preferito Marione D'Urdo, Berty si presta felice. Li declama con sentimento, ci crede. "Aprile è il mese più crudele" e non solo per la poesia. Il tutto dura mezz'ora scarsa. Poi il buffet. In coda, in mezzo al pubblico (pellicce, vecchie carampane, giovani modelli), giudizi irriferibili. La rappresentazione e il dietro le quinte. Tutto, naturalmente, a bassa voce.
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