1- VOLETE UNA PROVA CHE IL TRIMALCIONESCO TRASH-PARTY DI CARLETTO DE ROMANIS APPARTIENE ALLA ROUTINE DI ROMA GODONA E STRAPPONA? BENVENUTI AL COMPLEANNO IN PIZZERIA DELL’IMMOBILIARISTA ANDREA MESCHINI CHE HA SOLLAZZATO 600 OSPITI 2- IL SOLITO MISCHIONE DE’ NOANTRI: ATTRICI PER MANCANZA DI PROVE (FLAVIA VENTO), SACERDOTI PER MANCANZA DI SPIRITO SANTO (DON SANTINO SPARTA’), ANTICHE SMUTANDATE (LILIAN RAMOS), TRA I COSTRUTTORI CLAUDIO TOTI E AMORUSO SBUCA LANDO BUZZANCA 3- ECCO ARRIVARE BALDANZOSI I PEZZI GROSSI DELLA SERATA, IGNAZIO LA RUSSA E CLAUDIO LOTITO. ORDE DI FANCIULLE IN CALORE SI SONO SUBITO RINGALLUZZITE E SON PARTITE ALL’ATTACCO ALLA VISTA DEL MEFISTOFELICO IGNAZIO. CHE, COME SEMPRE, HA CERCATO DI SCHIVARE I FLASH. E QUANDO I PAPARAZZI HANNO ABBANDONATO LA SCENA SI È MESSO A CANTARE CON MOLTA PASSIONE AL MICROFONO CANZONETTE SICILIANE

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

Gabriella Sassone per Dagospia

L'unica immagine degna di essere immortalata e ricordata è quella di Francesca Porcelli, la bambina down della Comunità La Stelletta che balla scatenata, sotto l'occhio vigile della mamma, proprio sotto la consolle dove cantano e suonano Raffello Di Pietro e Angelo Trane. Felice per una sera, se ne frega quella dolce bimba di chi, tutt'intorno, la guarda con occhi pieni di pietà, o di chi, peggio ancora, fa finta di non vederla preso com'è dai cavoli suoi, dal mettersi in mostra per i flash e dal frastuono della festa.

Perché non basta infilarsi le mani in tasca (chi se le mette poi) e fare un'offerta per mettersi il cuore in pace e sentirsi generosi, bisognerebbe essere realmente vicino a questi bambini più sfortunati, alle loro famiglie, alle strutture che cercano di aiutarli per farli sentire meno diversi.

Come fa da anni ormai, non solo nel giorno del suo compleanno, il buon Andrea Meschini. Ecco, diciamolo ancora, questa è l'unica scena che vogliamo ricordare del festone di ieri sera del buon Meschini, l'immobiliarista mondano e simpaticone, tutto il resto è noia.

La solita noia e la solita tristezza nel vedere gente ricca o benestante, gente famosa per essere famosa, politici, imprenditori, avvocati, notai, finanzieri, operatori di borsa, grandi commercianti, tirati a lucido, pronti ad azzannare il buffet manco fossero i naufraghi dell'Isola dei Famosi che non mangiano da settimane.

Vederli fare la passerella su e giù, le solite smancerie, baciarsi e abbracciarsi come grandi amici anche se si odiano da sempre, cercare di sedersi alli mejo posti, quelli più visibili, per sentirsi sempre più importanti. La mensa Meschini, dunque, alias il risto-vetrina Gusto di Piazza Augusto Imperatore, ha riaperto ieri sera e ha dato il là alla stagione autunnale della Roma magnacciona godona e prezzemolona.

Come sempre, per i suoi 48 anni, l'immobiliarista dal gessato e il sigaro perennemente in bocca, ha invitato oltre 600 persone, tutto il generone romano e dintorni. Stavolta, onde evitare di mettere all'ingresso di Gusto l'ampolla per le offerte benefiche che rimane quasi sempre mezza vuota, ha chiesto a tutti gli ospiti di fare un versamento libero su un conto corrente bancario per aiutare la Comunità La stelletta. Speriamo solo che stavolta tutti ‘sti tirchi ammazzati dal portafogli gonfi siano stati più generosi del solito, visto che alla velocità della luce si sono spazzolati i ben 4 buffet sparsi per il locale.

Tanto che chi si è azzardato ad arrivare con un po' di ritardo, diciamo alle 22 come la sottoscritta, non è riuscita neanche ad avvicinarsi, causa folla inferocita in fila per la centesima volta, ai sospirati banchetti brulicanti di cibarie.

Insomma, nessuno è voluto mancare all'happening meschiniano che è un po' il termometro stagionale di quello che ci toccherà vedere tutto il corso dell'anno ai vari party svippati. Intimi dell'immobiliarista, che ha accolto tutti all'ingresso accanto alla bella moglie Domitilla, ecco arrivare baldanzosi i pezzi grossi della serata, Ignazio La Russa e Claudio Lotito. Giunti (buon per loro) già mangiati, dopo le 23. Orde di fanciulle in calore si sono subito ringalluzzite e son partite all'attacco alla vista del mefistofelico Ignazio.

Che, come sempre, ha cercato di schivare i flash. E quando i paparazzi hanno abbandonato la scena si è messo a cantare con molta passione al microfono canzoni siciliane. Chi c'era? Se proprio volete saperlo, facciamo l'appello. Il rutilante mondo dello spettacolo era rappresentato da Lando Buzzanca (una new entry, finalmente!), Flavia Vento, Lorella Landi, Roberta Beta, Chiara Giallonardo, Rosanna Cancellieri seduta in un angolo sola soletta, Roberto Ciufoli, Enrico Mutti, Lucio Caizzi, Alex Partexano, Maria Monsè col marito Salvatore Paravia, Fabrizio Rocca, Adriana Russo, la cantante Elena Bonelli col compagno costruttore Adriano Cerasi, la bella Alma Manera con la mamma e il suo staff di amici e uffici stampa, Lilian Ramos, Emanuela Tittocchia e via di questo (piccolo) calibro.

Tra il solito Don Santino Spartà seduto in pole-position, ecco i costruttori Claudio Toti e Amoruso, l'avvocato Roberto Ruggiero, il consigliere comunale Marco Siclari, Edoardo De Blasio, Segretario nazionale del Movimento Liberali Antiproibizionisti, l'armatrice Angela Grimaldi col marito Alessandro la Rocca, l'imprenditore Mario Malavolta con Francesca, l'ex proprietario de "Il Mattino" Paolo Scarfoglio con la moglie Maud.

Un tocco di nobiltà con i principi Giovanelli al quadrato, il marchese Giuseppe Ferrajoli, il principe Boni Gaetani, la dolce Olympia Dotti, le salottiere Elena Aceto di Capriglia e Silvana Augero. In un tavolo più giovanile spiccava Fabio Sabbatani Schiuma che con Alfredo Iorio e lo stesso Meschini ha colto l'occasione per battezzare il suo nuovo Movimento "Energia Plurale", Lista che si candiderà al Comune di Roma ma non appoggerà né Alemanno né Zingaretti perché fuori dai partiti.

Girovagando qua e là tra la folla, ecco Marco Lorenzoni di Latte Sano, Renata Jannuzzi e Marco Sabatini, Elena e Antonio Marini, Vincenzo Crimi, Mino De Tomassi, Claudio Nucci, il musicista Gerardo Di Lella, Amedeo Goria, Attilio Romita ormai separato dalla moglie, la pierre del Billionaire Angela Graziani sempre con belle gnocche al seguito, la psicologa Irene Bozzi, Stefania Corradetti e tanti altri che neanche abbiamo potuto intravedere nel caos.

E prima e dopo il taglio della torta con bandiera italiana, tutti a scatenarsi ballando con la musica live di Raffaello e Angelo Trane. "Con questa crisi che ci ha messo in ginocchio, al punto che sempre più persone si suicidano, ho voluto solo regalare un momento di allegria ai miei amici e cercare di non pensare sempre ala triste situazione che stiamo vivendo", ha detto Meschini alla fine. Tanti auguri!

 

 

Trio Fantastico Tre splendide Tavolata di amici Stefania e Fabrizio Rocca Stefania Corradetti e Guglielmo Giovannelli Splendida Tavolata sms in arrivo Silvana Augero don Santino e Sara Jannone Self Service

Ultimi Dagoreport

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…