“ELKANN È UN PAVIDO. HA COMPRATO ‘REPUBBLICA’ PERCHÉ AVEVA PAURA LA COMPRASSE MONTEZEMOLO” – CARLO DE BENEDETTI SPARA A PALLETTONI CONTRO JAKI: “DOPO LA MIA INTERVISTA AL ‘FOGLIO’ MI HA CHIAMATO E MI HA DETTO CHE AVREI DOVUTO SENTIRMI PARTE DELLA STORIA DELLA FIAT. E IO GLI HO DETTO GUARDA, NON C'ENTRA NIENTE. HO DETTO CHE HAI DISTRUTTO 'REPUBBLICA', CHE È LA VERITÀ” – “COME HO CONOSCIUTO GIANNI AGNELLI? A TORINO ARRIVA CON ANITA EKBERG E IO, RAGAZZINO, RIMANGO LÌ. E LUI MI DICE: ‘VAI A FARTI UNA SEGA…’” - VIDEO
1. CARLO DE BENEDETTI A "100 MINUTI"
Trascrizione da “100 minuti – La7”
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A fine 2019, mentre fa l'alleanza con Peugeot, Ekann si compra direttamente i giornali. I figli di De Benedetti cedono a Exor per 102 milioni di euro, la maggioranza del gruppo Gedi che vuol dire prendersi insieme alla Stampa, storico giornale torinese della Fiat e il secolo XIX, il gruppo espresso con Repubblica. A dicembre scorso De Benedetti padre in un'intervista sul foglio dice: “Elkann ha distrutto Repubblica.
CDB: John Elkann, mi ha chiamato al telefono e senza menzionare intervista., perché lui è un pavido, mi dice: “Ma sai, tu dovresti sentirti più parte della Fiat, perché tu sei parte della storia della Fiat. La Fiat non potrà mai esserti abbastanza riconoscente per aver fatto la Panda. E io gli ho detto guarda, non c'entra niente. ho detto che hai distrutto Repubblica, che è la verità. Io non ho parlato di Fiat, ho parlato di Repubblica.
JOHN ELKANN CARLO DE BENEDETTI
Perché si è comprato Repubblica?
Perché ha avuto paura che la comprasse Montezemolo. Questo non lo sa nessuno e lo dico per la prima volta.
[…] CDB: Beh Gianni Agnelli non è mai stato un imprenditore, non ha mai neanche voluto dirigere la Fiat, intesa se non come rappresentanza. È chiaro che la Fiat non poteva avere nel mondo un miglior rappresentante di Agnelli, ma lui mi ricordo che chiacchierando e prendendosi un po’ in giro diceva, ma guardi, io se mi avessero dato da gestire una edicola sarei stato capace di farla fallire.
Lei quando l'ha conosciuto l'avvocato Agnelli?
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CDB: Ma devo dirle una cosa che la farà sorridere. Noi stavamo già prima della guerra su Matteotti 26, che era la casa Agnelli. Avevano due inquilini che non si capisce perché le avessero. Io mi ricordo che la prima volta che ho incrociato Gianni Agnelli saranno state le 11 di sera e io tornavo a casa dopo aver studiato con un amico. E arriva lui con Anita Ekberg e io rimango, come a dire, sei un ragazzino a Torino ti trovi Anita Ekberg, è una roba impensabile. Lui mi ha detto: vai a farti una sega. Me lo ricorderò per tutta la vita. E in quell'occasione, se si può dire, l’ho conosciuto ma ha scambiato due parole con me e mi ha dato un suggerimento, diciamo.
2. CARLO DE BENEDETTI, BORDATE A JOHN ELKANN: "UN PAVIDO. LA FIAT NON ESISTE PIÙ"
Estratto da www.liberoquotidiano.it
Carlo De Benedetti non risparmia bordate a John Elkann nella quarta puntata di 100 minuti, il programma di La7 condotto e scritto da Corrado Formigli e Alberto Nerazzini. La puntata di ieri sera 29 aprile è intitolata "Autostop" e ripercorre la storia della Fiat, che oggi "non esiste più", come sottolinea l'Ingegnere, e di Stellantis.
La storica industria automobilistica italiana e le vicende che ruotano intorno agli Agnelli-Elkann viene sviscerata nell'inchiesta di Giovanna Boursier. Si parte dalla battaglia sulla eredità dell'Avvocato Gianni Agnelli e si arriva a John Elkann […]. Ma Agnelli e John Elkann, come spiega molto bene Carlo De Benedetti, sono due persone molto diverse, con caratteristiche differenti.
Agnelli viene descritto da De Benedetti […] come una persona "intuitiva", "geniale", "autoironica" magari anche "non adatto per il ruolo che aveva" ma attaccato alla sua azienda, all'auto, alla bellezza, ai suoi lavoratori. "Non è mai stato un imprenditore Agnelli. Mi disse 'se mi avessero dato da gestire un’edicola sarei stato capace di farla fallire'", rivela l'Ingegnere.
Il ritratto che invece fa De Benedetti fa di John Elkann è negativo. L'Ingegnere lo definisce un "pavido". Ad un certo punto dell'Intervista l'Ingegnere parla dell’acquisizione della maggioranza del gruppo Gedi - ovvero La Stampa, Il secolo XIX, e il gruppo Espresso - da parte di John Elkann e i retroscena dell’operazione. "John Elkann ha distrutto La Repubblica. Ed è la verità. Se l'è comprata solo perché aveva paura che se la comprasse Montezemolo, questo non lo sa nessuno, lo dico qui per la prima volta". Lo ha fatto "per vanità" […]
IL FOGLIO INTERVISTA A CARLO DE BENEDETTI
RODOLFO DE BENEDETTI MONICA MONDARDINI JOHN ELKANN
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