chiara ferragni fedez sanremo rosa chemical

CE LI SIAMO MERITATI, CHIARA FERRAGNI E FEDEZ – FRANCESCO MERLO: “SERVIREBBE UNA SPECIE DI PARALLELO PROCESSO AL PAESE, TONTOLONE E PRESUNTUOSO, CHE LI HA INVENTATI, GONFIATI, LAUREATI, E ORA LI PRENDE A PERNACCHIE, CHE SONO IL SUONO DELLA FEROCIA ITALIANA” – “NON SI PUÒ CORREGGERE IL PASSATO DISSENNATO SE NON CON IL SENNO DI POI, MA SE TRUFFA C’È STATA LA COLPA COINVOLGE L’ITALIA DEI MIGLIORI, CHE HA RESO CHIARA FERRAGNI FOSFORESCENTE DI MORALITÀ. QUANDO, PER ESEMPIO, DIEGO DELLA VALLE LA CHIAMÒ NEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA TOD’S, COME SE FOSSE MARIO DRAGHI. E IL MARITO BACIAVA IN BOCCA UN ALTRO UOMO E SI DICHIARAVA ANTIFASCISTA, MA AVEVA LE GUARDIE DEL CORPO FASCISTE…” – L’AMBROGINO D’ORO, LILIANA SEGRE CHE CHIAMA CHIARA AL BINARIO 21 E L’APOTEOSI SANREMESE CON MATTARELLA

 

 

Estratto dell'articolo di Francesco Merlo per “la Repubblica”

 

fedez chiara ferragni

Non si può correggere il passato dissennato se non con il senno di poi, ma se truffa c’è stata la colpa coinvolge l’Italia dei migliori, che ha reso Chiara Ferragni fosforescente di moralità.

 

Quando, per esempio, Diego Della Valle la chiamò nel consiglio di amministrazione della Tod’s, come se fosse Mario Draghi, Ferragni onorava già la Nazione, non perché aveva 40 milioni di follower, ma perché la fatina bionda dei diritti civili aveva fatto i soldi, che ormai è un valore in sé, e non potevano essere soldi falsi perché è vero che vendeva pigiami, ma ci aggiungeva ecologia e diritti.

 

 

 

 

CHIARA FERRAGNI DIEGO DELLA VALLE

E il marito baciava in bocca un altro uomo e si dichiarava antifascista, ma aveva le guardie del corpo fasciste e criminali da curva, e in garage teneva la Ferrari color carta da zucchero, ma con il tettuccio in tela Lgbtq+.

 

Le indagini si sono chiuse, Chiara Ferragni va verso il processo per truffa e Fedez chissà, per ora compare in un brutto pestaggio e persino nella mafia degli stadi.

 

FERRAGNI SCHMIDT

La caduta dei Ferragnez fa molto rumore […] e […]meriterebbe, come negli stadi, uno speciale minuto di mestizia nazionalpopolare. […] In camera da letto avevano uno specchio di Sottsass.

 

I due venivano ricevuti alla Triennale da Stefano Boeri e il direttore degli Uffizi Eike Schmidt aveva fatto fotografare Chiara davanti alla Venere del Botticelli.

 

Fedez con gli ultras Christian Rosiello e Islam Hagag detto Alex Cologno

E piaceva alla gente che piace già quando Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, l’aveva ingaggiata come messaggera anticovid e certo, anche senza il senno di poi, avrebbe dovuto dargli i brividi quel piccolo Fedez che, a petto nudo segnato dai tatuaggi come lo sono i ponti e i muri d’Italia, indossava la mascherina come “il nudo con la cravatta” di Volontè e Panunzio.

 

Sarebbe grottesco immaginare un concorso esterno alla beneficenza con il trucco, a una truffa senza truffati, visto che nessuno li mai denunziati, ma certo Chiara deve molto a tutti i Lorsignori e certamente al sindaco di Milano Beppe Sala che nel 2020 diede l’Ambrogino, il premio della capitale morale d’Italia, a questa coppia di benefattori, a Fedez, che allora era il perfetto maritissimo, ma aveva già l’aria del petit voyou da rissa e da pestaggio sebbene ingentilito dalla malattia, e a Chiara che vendeva parità sessuale e lingerie, femminismo e shampoo, libertà di pensiero e fuseaux.

 

liliana segre chiara ferragni

Quando persino Liliana Segre ingenuamente la volle al Binario 21 nel nome di Anna Frank, Ferragni toccò l’apice dell’autorevolezza di venditrice di rossetti e di pandoro, ma con l’engagement supremo della Shoah.

 

Con il senno di poi, Amadeus e Gianni Morandi non l’avrebbero chiamata a presentare Sanremo e a giocare con Fedez al gioco dei baci rubati.

 

Al teatro Ariston, tra Mattarella e Benigni, nell’orgia decorativa della scenografia “maiolica da cucina”, Ferragni fu infine laureata “politica” grazie al solito Salvini che era riuscito a maltrattare persino il mite Amadeus. […]

 

 

 

fedez rosa chemical

Di quel Sanremo dove Chiara esibì (e vendette) una stola bianca con su scritto “Pensati libera” contro — ohibò — il patriarcato, rimane la foto di gruppo, che è la memoria di ogni festa: da sinistra il testone di Gianni Morandi, poi una languida Chiara, il presidente Mattarella, che sembra imprigionato in un sorriso, il fiero Amadeus, e la signora Laura Mattarella, figlia del presidente.

 

morandi ferragni sergio mattarella amadeus laura mattarella

Ecco, davvero questo è un maledetto imbroglio semiotico che al processo dove si potrebbero senza sorpresa ridimensionare le colpe e i reati, meriterebbe comunque una sfilata di testimoni eccellenti, una specie di parallelo processo al Paese, tontolone e presuntuoso, che li ha inventati, gonfiati, laureati, e ora li prende a pernacchie, che sono il suono della ferocia italiana.

fedez e gli ultras del milan 2conte e i ferragnez by carliFEDEZ CHIARA FERRAGNI E CONTE - BY EDOARDOBARALDIGIUSEPPE CONTE CHIAMA FEDEZ - BY OSHOchiara ferragni liliana segre

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...