csc centro sperimentale di cinematografia sergio castellitto

AL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, CASTELLITTO NON FA IL PRESIDENTE MA IL REUCCIO - LASCIA A CASA 17 LAVORATORI, MA DÀ UNA CONSULENZA DA 4 MILA EURO ALLA MOGLIE, MARGARET MAZZANTINI - REDUCE DAGLI IMPEGNI VENEZIANI, RESI PIU' CONFORTEVOLI DALLA PERMANENZA IN UNA VILLA DI LUSSO AL LIDO AFFITTATA A SPESE DEL CENTRO SPERIMENTALE, CASTELLITTO CACCIA IL DIRIGENTE DELLA CINETECA NAZIONALE, STEFANO IACHETTI, "COLPEVOLE" DI AVER CERCATO DI DIFENDERE IL POSTO DI LAVORO DEI 17 DIPENDENTI A CONTRATTO, CHE IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE HA DECISO DI NON RINNOVARE...

Articoli correlati

CASTELLITTO AL ROGO - IL DEPUTATO DI AVS, MARCO GRIMALDI, TORNA A INFILZARE IL PRESIDENTE DEL CENTRO

CASTELLITTO, CHE DISASTRO - ANCORA BUIO PESTO SULLE CAUSE DELL'INCENDIO DIVAMPATO LA NOTTE DELL'8...

CASTELLITTO SPENDE E SPANDE, MA NON TROVA DUE SPICCI PER RINNOVARE IL CONTRATTO A UNA MANCIATA DI PR

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Thomas Mackinson per www.ilfattoquotidiano.it

 

sergio castellitto margaret mazzantini

Sergio Castellitto, lascia a casa 17 lavoratori, ma dà una consulenza alla moglie. Reduce dagli impegni veneziani, resi meno gravosi dalla permanenza in una villa di lusso al Lido affittata a spese del Centro Sperimentale, il Presidente Castellitto estrae la spada e fa cadere la testa del dirigente della Cineteca Nazionale, Stefano Iachetti, per aver cercato di difendere il posto di lavoro dei 17 dipendenti a contratto, che il Consiglio di Amministrazione ha deciso di non rinnovare.

 

Di sicuro non è una quesitone di costi, perché lo stesso Castellitto non si è fatto problemi ad avvallare spese “importanti” in consulenze varie, tra le quali spiccano anche 4mila euro di compenso per la moglie Margaret Mazzantini, scrittrice, drammaturga e attrice.

 

sergio castellitto margaret mazzantini foto di bacco

 […] L’amore trionfa, ma nel paese dove sovrano è il conflitto di interessi tocca soprattutto difendersi. Forse per questo, nonostante il CSC abbia la facoltà di avvalersi a titolo gratuito dell’Avvocatura dello Stato, sono stati attivati quattro contratti da 139.000 euro – per complessivi 570.000 – per la “esecuzione del servizio di assistenza legale stragiudiziale, a consumo”. Ma per difendersi da che cosa? Dai licenziamenti che fa lo stesso Castellitto.

 

Stefano Iachetti era entrato al Centro Sperimentale nel 1984, ne è diventato dirigente nel corso di una lunga carriera della divisione innovazione/conservazione che si occupa della parte informatica e di direttore della Cineteca nazionale. Fino a tre giorni fa, quando riceve la pec con la notifica di avvenuto licenziamento per giusta causa. E che avrà fatto mai? Aveva perorato la causa di 17 lavoratori che stavano perdendo il posto. A rivelare il caso è Marco Grimaldi, vicepresidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera che su questa vicenda interroga direttamente il ministro della Cultura Giuli (ne ha fatte quattro sul CSC, Sangiuliano non ha mai risposto).

MARCO GRIMALDI AVS

 

“Iachetti – spiega l’onorevole – aveva solo suggerito nelle opportune sedi di rinnovare i collaboratori senza mai ottenere risposta, il dirigente ha raccolto i dati necessari per procedere alla possibile proposta di contratto, incontrando la disponibilità dei lavoratori a proseguire nel rapporto di lavoro, per poter dare tempestivamente esecuzione all’eventuale delibera del CdA. In sostanza, assolvendo al ruolo di dirigente che il CSC gli aveva assegnato e che oggi, per motivi incomprensibili, gli rimprovera. Licenziandolo in tronco”. Iachetti si ritrova così senza stipendio e contratto da ottobre, a una manciata di anni dalla pensione.

 

margaret mazzantini sergio castellitto foto di bacco (2)

Anche qui i costi non c’entrano, anche perché il dirigente svolgeva altri incarichi a titolo gratuito per l’ente. […] A non venirgli perdonato infatti è proprio e solo quel gesto di essersi fatto carico dei 17 lavoratori lasciati a casa nel bel mezzo dell’estate. Erano stati reclutati per realizzare Digital Lab, un laboratorio per la conservazione dell’audiovisivo digitale che unisce elementi di alta tecnologia informatica integrati con la banca dati grazie ai finanziamenti del Ministero per i progetti speciali”.

 

[…] Ma il contratto dei lavoratori scadeva il 31 di luglio e il dirigente, confidando certo in un rinnovo, si era preso la briga di raccogliere i dati necessari a un eventuale rinnovo qualora il Cda lo avesse ritenuto opportuno. Non ha preso impegni per conto della società, non ha sbattuto i pugni sul tavolo, ma tanto è bastato per cacciarlo.

MARCO GRIMALDI AVS

 

Per l’onorevole Grimaldi così facendo “non solo si ledono i diritti del dirigente e il futuro dei lavoratori ma si fa anche un danno al Centro Sperimentale stesso e a un progetto che stava apportando risultati straordinari proprio grazie all’esperienza acquisita dai quei collaboratori che tanto poteva ancora dare”. Per contro, la nuova gestione targata destra non bada a spese. “La missione a Venezia con Villa (Villa Gallo, 4 camere da letto con sauna, giardino privato) – dice il parlamentare – è costata nel complesso 90mila euro. Cioè la metà degli stipendi complessivi di 17 lavoratrici e lavoratori. Risparmiare è urgente per Castellitto. A meno che non si tratti di seguaci fedeli o di stretti famigliari […]”

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS…

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."