CIAK, MI GIRA! - MENTRE IL CINEMA ITALIANO SI AUTOCELEBRA AGLI “INCONTRI DI SORRENTO”, FORTE DEL SUCCESSO DI UN SOLO FILM (“C’È ANCORA DOMANI”), LA TRAGEDIA IN SALA E' SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI - IL FILM DI PAOLA CORTELLESI È ANCORA PRIMO IN CLASSIFICA CON 393 MILA EURO DI INCASSO, 59 MILA SPETTATORI - SECONDO “NAPOLEON”, 318 MILA EURO, 43 MILA SPETTATORI - “HUNGER GAMES LA BALLATA DELL’USIGNOLO E DEL SERPENTE” È TERZO CON 110 MILA EURO, 14 MILA SPETTATORI...
Marco Giusti per Dagospia
Mentre il cinema italiano si autocelebra come ogni anno agli Incontri di Sorrento, forte del successo di un solo film, la tragedia del nostro cinema in sala, con la sola, forte eccezione appunto di “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi per la Vision, è ahimé sotto gli occhi di tutti. E colpisce un po’ tutti. Della decina di nuovi film italiani, solo quattro annaspano tra i primi dieci in classifica, mentre prodotti di punta, come “Cento domeniche” di Antonio Albanese non sono ancora arrivati al milione (825 mila euro) e un film come “La chimera” di Alice Rohrwacher, malgrado la spinta di Cannes e le celebrazioni all’estero, è addirittura uscito dai primi dieci in classifica con un incasso ridicolo (172 mila euro).
Diciamo che è difficile, e la situazione non fa ben sperare per i film, soprattutto comici, considerati “forti” per questo Natale. Proprio per il successo fenomenale del film della Cortellesi, ci si domanda, insomma, come verranno considerati i nuovi film di Fabio De Luigi, Ficarra e Picone, di Pio e Amedeo, perfino un prodotto diverso come “Adagio” di Stefano Sollima con le tre star maggiori del nostro cinema, Servillo-Favino-Mastandrea? Intanto, “C’è ancora domani” è ancora primo in classifica con 393 mila euro di incasso, 59 mila spettatori con 526 sale, quindi con 112 spettatori a sala, che è ancora un forte richiamo, e un totale di 25 milioni 814 mila euro. Sempre secondo, ma non così distanziato, è “Napoleon” di Ridley Scott con Joaquin Phoenix bambacione che pensa solo alla Josephine de Buauharnais di Vanessa Kirby, 318 mila euro, 43 mila spettatori con 509 sale, 84 a sala, e un totale di 4, 2 milioni.
“Hunger Games La ballata dell’usignolo e del serpente” di Francis Lawrence con Rachel Zegler è terzo con 110 mila euro, 14 mila spettatori con 225 sale, 62 a sala, e un totale di 4, 5 milioni di euro. Al quarto posto troviamo un altro film di Vision, “Cento domeniche” di e con Antonio Albanese nel ruolo di un operaio del nord pensionato che vive con la mamma, Giulia Lazzarini, e viene mazziato dalle banche locali anfami, 67 mila euro, 10 mila spettatori con ben 312 sale, quindi 32 a sala, e un totale di 825 mila euro. Pochino. E qui cominciano le novità, perché “Diabolik, chi sei?”, che prelude magari a una serie di nuovi Diabolik (Diabolik che voi?, ndo vai?, chi te credi d’esse?) sale al quinto posto con 50 mila euro, ma con 7.604 spettatori in ben 327 sale, quindi solo 23 spettatori a sala, e un totale di 83 mila euro.
L’horror anglo-calabrese “Home Education – le regole del male” scende al sesto posto con 40 mila euro, con 5.374 spettatori in (addirittura) 246 sale, 21 a sala, e un totale di 71 mila euro. “La guerra dei nonni” di Gianluca Anzanelli con la coppia Max Tortora-Vincenzo Salemme è settimo con 36 mila euro, 5.670 spettatori in 287 sale, quindi nel vuoto di 18 spettatori a sala, e un totale di 57 mila euro. E già così capiamo che non è un problema di sale e di distribuzione, perché non è vero che i primi due – tre film in classifica si mangino tutte le sale, perché se hai 18 spettatori a sala con 287 sale, vuol dire che non hai proprio un pubblico che voglia vedere il tuto film.
O no? Infatti un film con un pubblico più “motivato” come l’impegnatissimo “Palazzina LAF”, di e con Michele Riondino, sull’ILVA di Taranto è nono con 24 mila euro, 4001 spettatori in 95 sale, quindi con ben 42 spettatori a sala e un totale di 59 mila euro. Spettatori quindi che sono andati a scegliere quel film. Andiamo avanti. “La chimera” di Alice Rohrwacher con Josh O’Connor, è 11° con 15 mila euro, 2.252 spettatori in 42 sale, cioè 53 spettatori a sala con 172 mila euro.
hunger games la ballata dell’usignolo e del serpente 6
“I limoni di inverno”, buon film di Caterina Carone con Christian De Sica e Teresa Saponangelo, complice forse una storia di alzheimer che avrà scacciato anche gli spettatori più anziani non così rincoglioniti che non hanno voglia di sentir parlare di malattie, precipita al 22° posto con 2.656 euro, 411 spettatori in 24 sale, cioè 17 spettatori a sala, per un totale di 4 mila euro.
hunger games la ballata dell’usignolo e del serpente 5
E’ un piccolo caso, invece, “Il paese del melodramma”, horror parmense girato con 300 mila euro da Francesco Barilli in tre settimane con Luc Merenda come la Morte, al 23° posto con 2.272 euro, ma con 334 spettatori in 7 sale, cioè 47 spettatori a sala. E una di queste è l’Eden di Roma. Scivola invece al 34° posto “Con la grazia di un Dio”, opera prima di Alessandro Roja con Tommaso Ragno, 1.150 euro, 178 spettatori in 9 sale, 19 spettatori a sala. Purtroppo nemmeno le new entry internazionali vanno bene. “Godzilla Minus One” al 12° posto incassa solo 13 mila euro, 1550 spettatori in 97 sale, la bella commedia di Toledano e Nakache al 17° posto incasso solo 6.689 euro, 13 spettatori a sala. Vabbé.