mission impossible dead reckoning

CIAK, MI GIRA – “MISSION: IMPOSSIBLE – DEAD RECKONING PART ONE” INCASSA A LIVELLO GLOBALE LA BELLEZZA DI 235 MILIONI DI DOLLARI. NON BASTSANO, SE NE COSTA 290. IN ITALIA HA INCASSATO 1,6 MILIONI DI EURO IN CINQUE GIORNI, MA NON RIESCE A PARTIRE DAVVERO. DICIAMO CHE CI SI ASPETTAVA DI PIÙ. MA DICIAMO ANCHE CHE ERA IMPOSSIBILE CHE POTESSE FARE TANTO DI PIÙ UN FILM COSÌ VECCHIOTTO, UN PERSONAGGIO CHE HA ESAURITO OGNI SUO POSSIBILE FASCINO, LA MANCANZA DI OGNI INTERESSE SESSUALE – VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

MISSION IMPOSSIBLE Dead Reckoning PARTE 1.

Diciamo che ci si aspettava di più. Ma diciamo anche che era impossibile che potesse fare tanto di più un film così vecchiotto, un personaggio che ha esaurito ogni suo possibile fascino, la mancanza di ogni interesse sessuale.

 

“Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One” di Christopher MacQuarrie con Tom Cruise incassa 56 milioni di dollari nel weekend, che diventano 80 con i primi due giorni, ma non si può dire certo che abbia rispettato il suo compito di salvare il cinema americano. Globalmente ha incassato la bellezza di 235 milioni di dollari. Non bastano, se ne costa 290 di milioni.

 

 

Sound of Freedom

In Italia ne ha incassati in cinque giorni 1, 6 milioni di euro, ma non riesce a partire davvero. Anche ieri, domenica, era primo con 401 mila euro e 50 mila spettatori. IN America il trumpiano “Sound of Freedom” con Jim Cavaziel a caccia di pedofili francesi è secondo con 27 milioni di dollari e un totale, incredibile, di 85 milioni di dollari.

 

INSIDIOUS - LA PORTA ROSSA

Terzo in America è l’horror “Insidious – La porta rossa” di Patrick Wilson con 13 milioni di dollari per un totale di 58 e di 122 globali. “Indiana Jones e il quadrante della morte” è quarto con 3,8 milioni di dollari e un totale americano di 145 milioni e di 302 globali.

 

Anche in questo caso il budget da 300 milioni di dollari non è facilmente digeribile.

 

 

 

 

 

 

elemental disney pixar

Da noi “Indiana Jones” è secondo ieri con 481 mila euro di incasso e un totale di 4, 8 milioni di euro. Terzo, nel weekend, è “Elemental” della Disney/Pixar con 365 mila euro, quarto “Insidious – La porta rossa” con 267 mila euro, quinto “Ruby Gillman la ragazza con i tentacoli” della Dreamworks con 185 mila euro. Il solo film italiano tra i primi dieci incassi è la commedia di Luca Lucini “Le mie ragazze di carta” con Alvise Marascalchi, Roberto Alfano, Alessandro Bressanello, Cristiano Caccamo, decimo con 23 mila euro. Non è il massimo….

MISSION IMPOSSIBLE Dead Reckoning PARTE 1. Sound of Freedom Sound of Freedom MISSION IMPOSSIBLE Dead Reckoning PARTE 1.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA