slender man ragazzine killer

KILLER PER FICTION - DUE 12ENNI DEL WISCONSIN ACCOLTELLANO UN'AMICA PER OFFRIRLA IN SACRIFICIO A "SLENDER MAN", PERSONAGGIO NATO DA UNA LEGGENDA METROPOLITANA DIFFUSA ONLINE - IL GIUDICE DECRETA: SIANO GIUDICATE COME ADULTI

Gianni Riotta per “la Stampa

 

slendermanslenderman

La Contea di Waukesha, in Wisconsin, è paciosa, punteggiata da laghi e popolata da bianchi, 95% della popolazione, tutti repubblicani, ultimo Presidente democratico a vincere da queste parti Johnson 1964. Un bastione tradizionale sconvolto il 31 maggio scorso, quando due dodicenni assestano diciannove coltellate alla loro migliore amica in un bosco, abbandonandola in agonia. La vittima, Payton Leutner, striscia al buio nella foresta, dissanguata e tremante, finché non la raccoglie un ciclista. «Chi ti ha ridotto così?», le chiedono i poliziotti. «Le mie amiche» mormora.

 

Il giudice di Waukesha County, Michael Bohren, ha ora deciso che le due bambine non debbano essere giudicate dal Tribunale per i Minori, ma da una corte normale, rischiando decenni di galera. Molti contestano Bohren, a cominciare da Dahlia Lithwick, esperta legale del sito Slate[http://goo.gl/7TvCDE]. Possiamo condannare «da adulte bambine che accoltellano una compagna per offrirla in sacrificio a Slender Man?».

slender manslender man

 

Leggenda urbana

Prima che i tribunali è la coscienza collettiva a interrogarsi. Slender Man è il personaggio fittizio, letterario si sarebbe detto nell’Ottocento, di una leggenda urbana online. Allampanato, senza volto, sempre vestito con un attillato abito nero da uomo, braccia lunghe, sproporzionate al corpo sottile e capaci di diventare tentacoli minacciosi, Slender Man vive dove la campagna cede il passo alla città. Da lì, apparendo vicino a scuole, giardini pubblici, parchi giochi, rapisce, mutila, divora le sue vittime, bambini o teen agers, a meno che non diventino «proxies», suoi adepti, offrendogli vittime sacrificali.

slender man 3slender man 3

 

È quel che le bambine di Waukesha provano a fare, uccidere una compagna in olocausto a Slender Man, per poi essere accolte alla corte del mostro che le risparmierà dai tormenti. Quando la polizia le arresta, hanno in tasca il coltello insanguinato e vagano in cerca di Slender Man «Lui ci salverà». Come è possibile che due studentesse americane tentino di uccidere per una leggenda web?

 

slender man  slender man

Come si diffondono queste mitologie, quanto sono pericolose, e che cosa dicono della nostra cultura e società? La prima risposta viene dal saggio di Shira Chess e Eric NewsomFolklore, horror stories and the Slender Man: the development of an internet mythology. Invece che attardarsi nell’anacronistico dibattito «Web Buono o Cattivo?» Chess e Newsom analizzano come i miti urbani online si propaghino, e perché tanti, adolescenti e no, finiscano per prenderli sul serio. Un libro che genitori, educatori, politici, leggono rabbrividendo.

 

FOTO TRUCCATE

slender man   slender man

Slender Man nasce nel 2009 quando il forum online Something Awful (qualcosa di orribile) lancia un concorso per la foto truccata con Photoshop che più evocherà un mondo extraumano e agghiacciante. Con lo pseudonimo da cattivo di James Bond, «Victor Surge», Eric Knudsen propone due immagini in bianco e nero, fatte benissimo. Una con dei bambini intorno a uno scivolo, che guardano verso l’obiettivo, ignari della sagoma sinistra di Slender Man alle loro spalle, l’altra con dei teen agers, che sembrano allontanarsi da qualcosa di pauroso, mentre il mostro appare lontano. Le due istantanee create in laboratorio rendono «vero» Slender Man.

 

slender  manslender man

Sul sito Creepypasta Wiki si afferma l’enciclopedia delle imprese del fantasma senza volto già dal Medio Evo e dai campi di battaglia della I guerra mondiale. Nel tono dei saggi accademici si citano autori davvero esistiti, per esempio l’antropologa Alexandra David-Néel, spiegando come i buddisti tibetani siano persuasi che un monaco in meditazione possa suscitare l’«effetto Tulpa» e creare dal proprio spirito un essere animato.

 

La David-Néel racconta come in Tibet lei stessa abbia partorito un ectoplasma rissoso, «sorta di Fra Tuc, l’amico di Robin Hood». Slender Man sarebbe dunque originato da un esperimento degenerato, e da allora vaga malvagio tra di noi. Altre «teorie», tutte false ma scritte in linguaggio scientifico, bibliografia, note a piè di pagina, assegnano Slender Man all’antica setta Novus Ordo Europa, che lo adora come il Dio Gorr-Rylaehotep nei sabba del New Jersey.

slender  man slender man

 

IL VOLTO DEL TERRORE

Tanti caricano online i video con le loro storie di Slender Man (è la serie Marble Hornets), fughe nei boschi, videocamere che si accendono la notte per incanto, sensori dei computer impazziti per la presenza di Slender Man. Protagonista la generazione precaria del dopo crisi Lehman Brothers 2008, lavoretti, università quando si può, sobborghi urbani squallidi, voli low cost, amori via Facebook. Il vuoto dell’esistenza si riempie di Slender Man e il terrore sembra meglio dell’alienazione.

 

La paura che diventa comunicazione e mito porta al tentato omicidio due bambine, perché - argomenta sulla rivista Semiotic Review Jeffrey Tolbert - rispecchia la nostra incapacità di vivere in un futuro troppo cambiato rispetto al passato recente. Cerchiamo invano di importare i totem di una sicurezza perduta, lo scivolo dei giardinetti d’infanzia, offrendoli in pegno al feroce Slender Man, dio di un presente che divora lavoro, pace, benessere, ruoli sociali, idee.

 

slender man ragazzine killerslender man ragazzine killer

In attesa del processo alle due bambine killer per Slender Man, leggere Chess, Newsom e Tolbert, e passare la notte sui video di Creepypasta, spaventa. Non per un mostro immaginario: perché la tecnica comunicativa di immagini false dal passato trasformate dalla tecnologia in realtà ha avvinto sì le scolare di Waukesha ma è identica a quella usata da Isis per reclutare allo Slender Man Califfo, impressionabili adolescenti ovunque nel mondo, anche loro killer per un mito che credono realtà.

 

www.riotta.it

 

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…