L’ULTIMA FRONTIERA DEL SUICIDIO ASSISTITO – UNA 19ENNE AMERICANA VUOLE MORIRE, MA NON HA IL CORAGGIO DI TOGLIERSI LA VITA E INGAGGIA SUL WEB UN KILLER 23ENNE – IL RAGAZZO LA UCCIDE CON UN COLPO DI PISTOLA ALLA NUCA: LA POLIZIA TROVA LA VITTIMA IN UN PRATO E DALL’AUTOPSIA EMERGE CHE LA GIOVANE AVEVA UNA GROSSA DOSE DI EROINA NEL SANGUE – AL PROCESSO L’ASSASSINO EVITA L’ERGASTOLO: ECCO PERCHÉ
Enrico Chillè per “www.leggo.it”
La giovane Natalie Bollinger, residente in Colorado, poco meno di un anno fa, aveva anche pubblicato un annuncio sul portale Craigslist: la ragazza cercava qualcuno che la potesse uccidere, in un prato non lontano da casa, con una pistola da lei stessa fornita e con un colpo secco alla nuca, per non vedere l'arma puntata e dopo aver recitato alcune preghiere.
Il 28 dicembre 2017, lo stesso giorno in cui aveva pubblicato un annuncio, Natalie era scomparsa nel nulla: fu ritrovata cadavere il giorno seguente, non lontano da casa, con un proiettile nella nuca ma anche, come stabilito dall'autopsia, con una dose di eroina potenzialmente mortale presente nel sangue.
La polizia, dopo aver rinvenuto il cadavere, aveva pensato al suicidio, considerando anche l'iniezione dell'eroina come un chiaro gesto autolesionistico di una ragazza che negli ultimi tempi aveva mostrato una profonda insoddisfazione per la vita, anche perché da tempo era disoccupata.
La famiglia, però, si rifiutava di credere a quell'ipotesi, che oltretutto non era confortata dalle perizie balistiche. Indagini approfondite sullo smartphone di Natalie, infine, avevano rivelato ciò che era successo davvero: la ragazza era riuscita ad assoldare il proprio assassino, un 23enne di etnia ispanica della sua stessa città, Joseph Michael Lopez. L'uomo, arrestato l'8 febbraio scorso, è finito sotto processo.
Durante i lunghi e ripetuti interrogatori, Joseph Lopez aveva spiegato: «I messaggi scambiati con la ragazza lo dimostrano, all'inizio avevo tentato di dissuaderla dalle sue intenzioni, ma dopo qualche ora di trattative mi aveva convinto». Ora l'accusa è passata da omicidio di primo grado a omicidio di secondo grado: una differenza sostanziale, con l'uomo che ora rischia fino a 48 anni di carcere. La famiglia di Natalie è indignata: per lui speravano nell'ergastolo.
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