trivulzio

2020, ODISSEA NELL’OSPIZIO - LE RESIDENZE PER ANZIANI IN EMERGENZA E IL "TRIVULZIO", LA STRUTTURA MILANESE DOVE NEI QUATTRO MESI DI EPIDEMIA SONO MORTI 405 PAZIENTI, È LA PRIMA A BLINDARSI - PREGLIASCO, CHE È IL SUPERVISORE SCIENTIFICO, DICE DI AVER PRESO LA DECISIONE A MALINCUORE, PERCHÉ È TRISTE IMPEDIRE AGLI ANZIANI DI INCONTRARE I LORO CARI. MA È INEVITABILE - A BERGAMO 150 DENUNCE PER LE ZONE ROSSE

CLAUDIA GUASCO per il Messaggero

 

pio albergo trivulzio

Sono i pazienti più fragili, indifesi, esposti all'aggressione del virus. Vivono insieme a stretto contatto e basta un positivo per fare una strage. Come quella avvenuta durante il primo attacco del Covid: da febbraio a giugno l'Istituto superiore di sanità ha registrato tra i nove e i diecimila decessi di anziani nelle case di riposo. Numero approssimato per difetto, considerata la scarsità di tamponi. E ora che arriva la seconda ondata, le Rsa sono in emergenza.

 

Aumentano i contagi e purtroppo anche i morti: tre decessi nella struttura di Montagnaga di Pinei, in Trentino, due in Basilicata, sei a Villa Teruzzi di Concorezzo, alle porte di Monza. «In tutti Italia ci troviamo in presenza di piccoli cluster legati al fatto che il personale, inconsapevolmente, può portare il virus. I casi di asintomatici sono in crescita e questi fanno da untori», spiega il virologo dell'Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco.

 

fabrizio pregliasco

È allarme rosso nella Rsa dell'istituto Don Orione di Avezzano, in provincia dell'Aquila: dai 13 positivi di due giorni fa, i contagiati ieri sono diventati 70 su 80 ospiti ed è scattata la chiusura, con il trasferimento dei pazienti negativi in un piano isolato. Preoccupa il focolaio esploso nella Rsa Giovanni XXIII di Alberobello, dove sono risultati positivi 59 anziani su 63 e 12 operatori su 23. L'Asl Bari ha commissariato la struttura e inviato i propri medici.

 

A Portici, in provincia di Napoli, 41 degenti del Pio XII e 16 dipendenti sono contagiati, alla San Giuseppe di Sesto Fiorentino i malati sono 45, dato in evoluzione informa la Asl Toscana Centro in attesa dei risultati dei tamponi effettuati sui restanti 38 degenti. Alle Magnolie di Firenze i contagiati sono 35, in provincia di Modena si registrano 45 casi e 16 in due residenze del ferrarese dove le visite sono state sospese.

 

commissione inchiesta sul pio albergo trivulzio

Primo a blindarsi è stato il Pio Albergo Trivulzio, struttura milanese dove nei quattro mesi di epidemia sono morti 405 pazienti. Pregliasco, che è il supervisore scientifico, dice di aver preso la decisione a malincuore, perché è triste impedire agli anziani di incontrare i loro cari. «Ma è inevitabile.

 

La chiusura ai parenti per ridurre le quote di contatto è fondamentale, le Rsa devono essere un punto di snodo per contenere i rischi», afferma. «L'esperienza, benché dolorosa, è servita, sono stati messi a punto protocolli e procedure, ci sono i dispositivi di protezione individuale e la possibilità di garantire la sicurezza». Poche regole ma ineludibili, elenca il virologo: «Chiusura ai parenti, grande attenzione all'esecuzione dei tamponi, monitoraggio del personale».

 

pio albergo trivulzio proteste dei parenti

 La ferita per le migliaia di anziani morti nei luoghi in cui dovrebbero essere al sicuro è ancora aperta, i familiari chiedono che genitori e nonni non siano dimenticati e le responsabilità messe nero su bianco. Oggi il comitato Noi denunceremo depositerà alla Procura di Bergamo altre 150 denunce nell'ambito dell'inchiesta sui decessi nelle case di riposo, sulla mancata creazione della zona rossa in bassa Val Seriana, sull'ospedale di Alzano chiuso e riaperto in tre ore nonostante i contagi.

PIO ALBERGO TRIVULZIO

 

Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di Microbiologia e virologia dell'Azienda ospedaliera di Padova, avrà tempo fino a marzo per depositare la sua consulenza, nel frattempo i magistrati hanno ascoltato testimoni e iscritto diversi indagati.

pio albergo trivulzio pio albergo trivulziotrivulzio

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…